tag:blogger.com,1999:blog-45976113762044078362024-02-19T04:21:46.264+01:00Fra(m)menti di cinema e......arte, poesia, vita... Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.comBlogger57125tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-75434919046184988472014-12-11T12:13:00.000+01:002014-12-11T12:30:21.308+01:00"MOMMY" di Xavier Dolan (2014)<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrBE6h5550gz4QGeQn-Zktw7TTIjkMQCdhBd9nN40QVMSA6Ucxz0BgjQ1s6lODNytf_9CZSyCwz9m-ZwES8fAcoWqKO2bcWLI0TutESNHNwByrz7V73MBrMqJCPHslp7setFXWFBHrcf4/s1600/Xavier-Dolan's-'Mommy'-Poster.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrBE6h5550gz4QGeQn-Zktw7TTIjkMQCdhBd9nN40QVMSA6Ucxz0BgjQ1s6lODNytf_9CZSyCwz9m-ZwES8fAcoWqKO2bcWLI0TutESNHNwByrz7V73MBrMqJCPHslp7setFXWFBHrcf4/s1600/Xavier-Dolan's-'Mommy'-Poster.jpg" height="320" width="203" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
In quella parola “Libertà” urlata a squarciagola da Steve
mentre corre in mezzo alla strada con il carrello della spesa ci sta dentro
tutto il cinema di Xavier Dolan. Un cinema giovane, ribelle, senza limiti. Che
urla continuamente, ma da l’impressione di avere ancora fiato, di non aver
urlato quanto avrebbe invece voluto fare.</div>
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L’energia che sprigiona fuori da un film come “Mommy” è un
qualcosa che di recente capita davvero di rado di vedere in sala. Esplode
davanti a noi e sentiamo l’onda d’urto che ci attraversa facendoci provare
qualsiasi tipo di emozione. Si perché a vedere Mommy si prova davvero di tutto:
si ride un sacco, si piange, poi si torna a divertirci, si rimane
scandalizzati, si prova rabbia nei confronti dei protagonisti e poi nuovamente
una quantità impressionante di affetto. Ci sono momenti in cui tra noi e la
psiche dei personaggi sembra esserci un muro, altri in
cui l’empatia si fa totale. <o:p></o:p></div>
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<br /></div>
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Il regista classe '89 si prende tutta la libertà che vuole. Continua a
giocare con la telecamera, a sperimentare, a partire dall’insolito formato 1:1
che ci accompagna per quasi tutta la durata del film. In questo senso è lo stesso
Dolan dei suoi primi due film, da quanto esordì a 20 anni con quel bellissimo
(ma ancora “acerbo”) “Ho ucciso mia madre”, però a questo giro, pur inserendoci
ancora tanti elementi autobiografici, riesce a creare un’opera molto più
completa a livello di contenuti. Il punto di vista non è più solamente quello
del figlio problematico, ma è anche quello della madre. Xavier è cresciuto e si
mette dall’altra parte della contesa. Prova ad immedesimarsi con la mamma ed a
descrivere quell’amore incondizionato che un genitore prova per un figlio,
anche e soprattutto quando non è in grado di dimostrarlo. Ecco allora che riesce a girare e montare quella che è forse
una delle scene più belle che mi sia mai capitato di vedere. Il formato si
allarga, le immagini diventano sfocate, come bagnate dalle lacrime…siamo ormai
nella mente delle mamma che si immagina un futuro normale per il figlio,
sapendo bene che non sarà mai possibile.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2E8SIDjW1iD_X6LhS4o__9tMWlHkdrsW9bODRD7BsTSQtln05LFkG4CDPdk-Zny9BI4TOVcWzdZzJ-un2aiQlonKRmY4NreG7lMF_DpsMmuIQ_6mo1SslpM4Z0bO3FgoCHNDrb3WP_8o/s1600/1888640_569772236500587_3674523871198303265_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2E8SIDjW1iD_X6LhS4o__9tMWlHkdrsW9bODRD7BsTSQtln05LFkG4CDPdk-Zny9BI4TOVcWzdZzJ-un2aiQlonKRmY4NreG7lMF_DpsMmuIQ_6mo1SslpM4Z0bO3FgoCHNDrb3WP_8o/s1600/1888640_569772236500587_3674523871198303265_n.jpg" height="208" width="320" /></a></div>
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Molto semplice, infatti, la trama di questo Mommy. Nel
Canada di un futuro vicinissimo a noi (il 2015) è stata varata una legge per
cui i genitori possono decidere (con una scelta irreversibile) di far internare
i figli problematici. In questo contesto il protagonista Steve è un ragazzo che
dire problematico è dire poco. Iperattivo, con un importante deficit di
concentrazione ed autocontrollo che sconfina nel patologico. Disinibito in
tutto e per tutto, incapace di tenere a freno le emozioni, sempre sul punto di
esplodere sprigionando fuori tutta la sua rabbia sotto forma di violenza e
parolacce a non finire.<o:p></o:p></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUm1CJEbNmJxBsgm655KqrQcmk6i859U8njLy4qL1p0uH6Af-2TOlevpFgXEjR3LK96PX4LviL5VZRKiuM2L0pgquwMnUPiy9ctHuuOLru5aEWe8VMt5gvsKfv1kt8BYFdNOUqwIZCv5c/s1600/mommy-andson.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUm1CJEbNmJxBsgm655KqrQcmk6i859U8njLy4qL1p0uH6Af-2TOlevpFgXEjR3LK96PX4LviL5VZRKiuM2L0pgquwMnUPiy9ctHuuOLru5aEWe8VMt5gvsKfv1kt8BYFdNOUqwIZCv5c/s1600/mommy-andson.jpeg" height="224" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
E la mamma, Diane, forse è la peggior madre per un figlio di
questo tipo. Vedova, senza lavoro, anch’essa immatura, incapace di badare a se
stessa, figuriamoci al figlio. Beve, fuma, dice volgarità, si veste in maniera
aggressiva, minigonne succinte, trucco pesantissimo. Insieme fanno scintille e
non potrebbe essere altrimenti. C’è spazio per le urla disperate e le botte (in
scene in cui la recitazione è spinta all’eccesso), ma anche per momenti
delicati, di un'incredibile dolcezza. Come quella scena in cui Steve dopo un’accesa
discussione tappa la bocca alla madre con la mano, la guarda negli occhi e la
bacia confessandogli il proprio amore. <o:p></o:p></div>
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E poi soprattutto c’è il terzo personaggio principale a
completare il quadro, forse il più affascinante, sicuramente quello riuscito
meglio. Kayla, la giovane vicina di casa, balbuziente ed afflitta da un passato
non noto che però l’ha palesemente annientata e continua a tormentarla. E per quello che
non riesce più a parlare bene ed ha dovuto lasciare l’insegnamento. Probabilmente
ha avuto delle responsabilità nella morte del figlio, ma non ha importanza. Quel
che conta è il legame insolito ma profondo che si crea tra i tre personaggi. Il
modo in cui tutti e tre crescono. Lui sembra mettere la testa posto, lei
riacquista sicurezza e smette di balbettare, la mamma ritrova il lavoro.
Ovviamente non finisce così il film perché i problemi non finiscono ed il
destino dei protagonisti appare già segnato. Eppure è così bello vederli
lottare insieme, per provare a cambiarlo quel destino, per raggiungere un po’ di equilibrio, per ritrovare insieme la
felicità.<o:p></o:p></div>
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Al di là della trama “esile”, però, i temi toccati da Dolan
sono molti…Anzi, ma quali temi, cosa dico?! Le EMOZIONI toccate da Dolan sono
moltissime. Anche aiutandosi con una colonna sonora capace di spaziare tra le
malinconiche melodie suonate al pianoforte da Ludovico Einaudi alle note dance
di “Blue” degli Eiffel ’65 (Quanti ricorddi!). Da “Vivo per lei” di Bocelli a “White
flag” di Dido. Dagli Oasis a Celine Dion, a Lana Del Rey. Quel che ne viene
fuori è un film pieno di creatività registica, dalla fotografia splendida, ma
allo stesso tempo denso di contenuti, spietato, capace di farti a pezzi
emotivamente parlando, che però scorre via leggerissimo con un ritmo che non
annoia mai. Un film fresco, frizzante, energico eppure poetico. Potentissimo
nel complesso. Fatto da un ragazzo che sembra aver ancora tantissimo da dire e
da dimostrare e che, in maniera stavolta decisamente palese, ci tiene a
trasmettere un messaggio positivo di speranza ed amore. A modo suo, certo.
Facendo storcere la bocca a molti, ma come fai a non amare un film del genere?<o:p></o:p></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt5NhCMs8c9wXpHHjg2i3OL8tZJqkfHb-anlGxX6VoDVBN6R2hhdhIwvIed714lzxLjz0DeNFek3jz81VyOhGqzEJnX_zdrubUQMvRieBennBkR28Jp6oemY39zBX5K3Vcaamitpzwcz0/s1600/mommy-official-us-trailer-drama-2014-world-wide-cred.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt5NhCMs8c9wXpHHjg2i3OL8tZJqkfHb-anlGxX6VoDVBN6R2hhdhIwvIed714lzxLjz0DeNFek3jz81VyOhGqzEJnX_zdrubUQMvRieBennBkR28Jp6oemY39zBX5K3Vcaamitpzwcz0/s1600/mommy-official-us-trailer-drama-2014-world-wide-cred.jpg" height="225" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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<b>“<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: white; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #141823; font-family: Helvetica, sans-serif; line-height: 115%;">"Mommy" è
cinema di pura, fragilissima potenza</span>”</b> – Samuele Sestieri, “Schermo Bianco” (schermobianco.blogspot.it)<o:p></o:p></div>
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<span style="font-size: 12.0pt;"><i><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">“</span><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ma il cinema vissuto come
lo vive Dolan, come messa in scena del cuore e dei sentimenti, come un orgasmo
che si moltiplica instancabilmente con ogni stacco di montaggio, che irrompe
sulla superficie dell’immagine con ogni canzone scelta per il suo valore
filmico, non è più cinema, assomiglia paurosamente alla vita. A quella vita che
vorremmo ci baciasse in bocca. Certo, Dolan, ancora giovanissimo, già
padroneggia alla perfezione il suo registro. La maniera parrebbe essere dietro
l’angolo. Ma è il plusvalore di gioia e di felicità che fa tutta la differenza
del mondo. Nei film di Dolan si gode. Anche quando la vita inizia a colpire
forte e cattiva. Certo, è evidente, lui la vita la ama in quanto possibilità di
cinema. Eppure, rispetto ad altri formalisti o manieristi, lui resta dalla
parte dei corpi. Non si trasforma in un feticista dell’immagine. Il feticismo
di Dolan appartiene ai corpi, ai vestiti, alle voci, ai colori, alle forme
possibili della seduzione. Tutto in funzione del </span></i></span><i style="font-size: 16px;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">godimento. Perché nel godimento c’è ancora speranza. E la speranza è bella da guardare. Non ci sono illusioni nel cinema di Dolan. La bellezza non è facile da conquistare e si trattiene anche meno. Eppure. Questo è il beau combat che vale la pena impugnare. Anche rischiando di spaccarsi la faccia. Quello di Dolan è cinema che tracima come un'officina che lavora a pieno regime. Come un corpo vivo che brucia di vita. Certo: è un metodo, che potrebbe essere maniera domani, ma nessuno guarda l’amante la mattina dopo come se domani dovesse lasciarlo. All’alba lo sguardo che posi sul corpo che giace a fianco al tuo è quello del futuro. Quello della speranza. Piace pensare che Xavier Dolan faccia cinema per una tribù di amanti impegnati a sopravvivere. E a continuare a vivere. Non è (anche) questo il cinema? Xavier Dolan Anyways.”</span></i><span style="font-size: 16px;"> (Giona A. Nazzaro, www.uzak.it)</span></div>
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<span style="font-size: 16px;"><br /></span></div>
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<o:p></o:p></div>
<!-- Blogger automated replacement: "https://images-blogger-opensocial.googleusercontent.com/gadgets/proxy?url=http%3A%2F%2F1.bp.blogspot.com%2F-9HgSzFfWPOw%2FVIl6WbCWT_I%2FAAAAAAAAQWQ%2F-3zJhwWmuJk%2Fs1600%2Fmommy-official-us-trailer-drama-2014-world-wide-cred.jpg&container=blogger&gadget=a&rewriteMime=image%2F*" with "https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt5NhCMs8c9wXpHHjg2i3OL8tZJqkfHb-anlGxX6VoDVBN6R2hhdhIwvIed714lzxLjz0DeNFek3jz81VyOhGqzEJnX_zdrubUQMvRieBennBkR28Jp6oemY39zBX5K3Vcaamitpzwcz0/s1600/mommy-official-us-trailer-drama-2014-world-wide-cred.jpg" -->Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-9889501678102746252014-11-22T14:44:00.000+01:002014-11-22T14:52:00.272+01:00"IL SALE DELLA TERRA" di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado. (2014)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO4KgbxWRWq7q3RHgW5lDlUhSn3QJ_sa_LRCptviZWLYzW64kehuY6oTuhATLYcKYO7IOR1OX5jJiM5fq5ggP3k4hykDbWPK1Vw-4IWG2T-Ml8SwmEZGZK26J1xcNrWITBktp892TS-9o/s1600/002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO4KgbxWRWq7q3RHgW5lDlUhSn3QJ_sa_LRCptviZWLYzW64kehuY6oTuhATLYcKYO7IOR1OX5jJiM5fq5ggP3k4hykDbWPK1Vw-4IWG2T-Ml8SwmEZGZK26J1xcNrWITBktp892TS-9o/s1600/002.jpg" height="260" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxBqWq6ttgfcOSaAJMgYhI0iPbfPUqwU351dIJNWxqJk6M4IM3taYNaWZNW9f0SnRwdxljS5poCAToT1A-Bc8Mh8LMMPqNNZU6cmMdDavlq8gzcY3neJO6Mx4vTcyxhsxd0-D9H4X19_Q/s1600/sale+della+terra.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxBqWq6ttgfcOSaAJMgYhI0iPbfPUqwU351dIJNWxqJk6M4IM3taYNaWZNW9f0SnRwdxljS5poCAToT1A-Bc8Mh8LMMPqNNZU6cmMdDavlq8gzcY3neJO6Mx4vTcyxhsxd0-D9H4X19_Q/s1600/sale+della+terra.jpg" height="320" width="224" /></a></div>
<span style="font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Lo sapevo che prima o poi sarebbe accaduto.
Ne ero certo. Ormai sono mesi che ho messo in pausa questo blog per motivi
personali e la voglia di ricominciare a scrivere di cinema era davvero tanta.
Ma aspettavo LUI: quel film che mi avrebbe obbligato a rimettermi a scrivere.
Quella visione che mi avrebbe impedito di rimandare. Ecco, finalmente è
arrivato… e forse nemmeno me l’aspettavo. E pensare che di bei film di recente ne ho visti tanti, ma niente mi aveva così piacevolmente fatto a pezzi come
questo:<b> “Il sale della Terra”</b>, girato di Wim Wenders e J</span><span style="background: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">uliano Ribeiro
Salgado, dedicato alla vita ed all’opera artistica del fotografo ed antropologo
Sebastiao Salgado, autore di migliaia di scatti meravigliosi, che nella sua
vita, girando per tutto il mondo ha saputo ritrarre in maniera straordinaria la
sofferenza umana, la continua lotta dell’uomo contro il proprio destino,
sapendo allo stesso tempo omaggiare e mettere in risalto la bellezza
entusiasmante della natura. Un fotografo-pittore, mosso da un potente intento
sociale, che ha immortalato il genocidio in Rwuanda, il terribile conflitto nei
Balcani, la vita dei contadini del Perù e di quelli della Siberia. Un uomo che
con i suoi scatti in bianco e nero ci ha sbattuto in faccia l’orrore della fame e della
morte con progetti come “Other Americas”, “Exodus”, “Workers”, “Sahel: the end
of the road” ed infine ha saputo omaggiare il pianeta con la raccolta
fotografica “Genesis”.</span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Data
la dovuta promessa, tuttavia, non è di Salgado che voglio parlare, ma di questo
monumentale documentario a lui dedicato da Wim Wenders e dal figlio Juliano.
Buio in sala e la voce narrante ci spiega l’etimologia della parola FOTOGRAFIA.
<b>“Disegnare con la luce”</b> … Ed a quel punto cominciano a prendere forma le
immagini in un bianco e nero stupendo. Siamo scaraventati nella più grande miniera
d’oro del mondo in Brasile, attraverso gli scatti di Salgado e lì comincia il
viaggio… di Wenders, di Salgado stesso che dopo la laurea in economia decise di
abbandonare con coraggio una promettente carriera e mettersi a girare per il
globo per poi mostrare a tutti quella parte del mondo mai vista in occidente.
Ma soprattutto comincia il viaggio di noi spettatori. Un’esperienza
totalizzante capace di toccare qualsiasi sentimento, qualsiasi emozione… SI
sorride, ci si commuove, si rimane terrorizzati. C’è lo sdegno nei confronti di
cose che non osavamo immaginare, dei volti scavati dalla fame, negli occhi
spenti di chi non riesce nemmeno più a sperare. E poi c’è l’estasi provati di
fronte ai paesaggi della Siberia, del deserto etiope. <o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Wenders
ha fatto un lavoro incredibile con l’Immagine. Mischiando fotografie di Salgado
a riprese da lui stesso fatto (con una fotografia che talvolta ha poco da
invidiare a quella di Salgado), accompagnando sapientemente il tutto con un
voice-over che non stanca mai. Talvolta Wenders riprende Salgado nell’atto di
fotografare, vediamo ciò che il fotografo ha davanti…gli elementi che
comporranno la fotografia ci sono già tutti, ma la foto arriva dopo ed è
incredibile rendersi conto di come un immagine statica riesca a racchiudere di
più di ciò che c’era prima quando la telecamera riprendeva in movimento.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">E poi ci sono i primi piano sull’uomo Salgado che
ci racconta la storia delle sue fotografie ed allo stesso tempo la sua storia.
Ci mostrano una persona fiera della propria vita, delle proprie scelte. Che non
si pente di ciò che ha fatto, di essere stato un padre assente, sempre lontano
dalla famiglia. Che non si vergogna ad ammettere di essere entrato
profondamente in crisi dopo il viaggio in Rwuanda, tanto da abbandonare la
fotografia per anni ed aver smesso poi di dedicarsi ai conflitti per cominciare
a fotografare la natura. <o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7Z3tbN0B-WZxr3bKkVrcPO9fMqgGm1QhGawsTT6DKbcRF2Tr6Y4ixci_Skt5E4sAAMfy6A3KGVyGU1JOU3cV3YJOeAslUEDUt8YbNu9od2uwo1Ae7xdn7RLVeKo6k82PIwKX9xRkPhyphenhyphenc/s1600/sebasti%C3%A3o_salgado_fotografe_uma_ideia_6+(1).jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7Z3tbN0B-WZxr3bKkVrcPO9fMqgGm1QhGawsTT6DKbcRF2Tr6Y4ixci_Skt5E4sAAMfy6A3KGVyGU1JOU3cV3YJOeAslUEDUt8YbNu9od2uwo1Ae7xdn7RLVeKo6k82PIwKX9xRkPhyphenhyphenc/s1600/sebasti%C3%A3o_salgado_fotografe_uma_ideia_6+(1).jpg" height="266" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><b>L’immagine
e l’uomo. </b>Così riassumerei questo film. L’immagine e l’uomo. Così il cinema
riesce ad esprimere tutta la sua potenza. Salgado è sempre stato interessato
all’Uomo. Il vero sale della Terra siamo noi: gli uomini con tutte le nostre
contraddizioni. Uomini diversi in ogni parte del pianeta, ognuno a combattere
la propria lotta. Questo ha sempre voluto raccontare il protagonista e come i
migliori registi, al pari di un Bergman o di un Antonioni ha deciso di farlo
attraverso quello che è uno degli strumenti più importanti per colpire
direttamente al cuore e toccare le corde più profonde dell’animo umano: l’Immagine.
Scusate se insisto, ma in un periodo in cui il cinema sembra aver perso l’interesse
per l’immagine, eclissandosi dietro la narrazione e l’azione, Wenders
attraverso Salgado riesce ad affermare nuovamente la potenza incredibile dell’immagine.
Cinema all’ennesima potenza quindi. Finalmente.</span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Si
naufraga in un calderone di emozioni. Di fronte a noi l’infinito. Che è il
mondo, che è l’uomo. <o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><o:p><b><br /></b></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background: white; font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><o:p><br /></o:p></span></div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7XqY1KUBwQzUHHCP-Wwx96Y4LF12xwfRf4ztFXPvwnQ7Z870dtUyW5737bPUy4Xr_2hKwReeARXezd6wjt4VRtSdrQY9_TkDbrZGVgbsiOjWjDMUh47Ckv6gJ3g7-OUk7vvNQQiQdUw4/s1600/teaser_su_salgado_genesis_top_1304121414_id_681884.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7XqY1KUBwQzUHHCP-Wwx96Y4LF12xwfRf4ztFXPvwnQ7Z870dtUyW5737bPUy4Xr_2hKwReeARXezd6wjt4VRtSdrQY9_TkDbrZGVgbsiOjWjDMUh47Ckv6gJ3g7-OUk7vvNQQiQdUw4/s1600/teaser_su_salgado_genesis_top_1304121414_id_681884.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.5pt; line-height: 115%;">“Quella di Salgado è
un'epopea fotografica degna del Fitzcarraldo herzoghiano, pronto a muovere le
montagne col suo sogno 'lirico'. Viaggiatore irriducibile, Sebastião Salgado ha
esplorato ventisei paesi e concentrato il mondo in immagini bianche e nere di
una semplicità sublime e una sobrietà brutale. Interrogato dallo sguardo fuori
campo di Wenders e accompagnato sul campo dal figlio, l'artista si racconta
attraverso i reportages che hanno omaggiato la bellezza del pianeta e gli
orrori che hanno oltraggiato quella dell'uomo. Fotografo umanista della miseria
e della tribolazione umana, Salgado ha raccontato l'avidità di milioni di
ricercatori d'oro brasiliani sprofondati nella più grande miniera a cielo
aperto del mondo, ha denunciato i genocidi africani, ha immortalato i pozzi di
petrolio incendiati in Medio Oriente, ha testimoniato i mestieri e il mondo industriale
dismesso, ha perso la fede per gli uomini davanti ai cadaveri accatastati in
Rwanda e 'ricomposti' nella perfezione formale e compositiva del suo lavoro. Un
lavoro scritto con la luce e da ammirare in silenzio.<span class="apple-converted-space">” –Marzia Gandolfi.<o:p></o:p></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background: white; color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 10.5pt; line-height: 115%;"><span class="apple-converted-space"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHwkmRfXGD7jrzRx88jL2ND8MJa9lWwh5Z7DF27oDFacPWlkoEPOJtuULrVAYrKbsD9PuWwmcd_rKK8dYPcMqYOd9gFFFOI26SXqnu0ZjV9KZnC6ajMJXfhMcToWz606flfdXBQFMgvko/s1600/14a_edited-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHwkmRfXGD7jrzRx88jL2ND8MJa9lWwh5Z7DF27oDFacPWlkoEPOJtuULrVAYrKbsD9PuWwmcd_rKK8dYPcMqYOd9gFFFOI26SXqnu0ZjV9KZnC6ajMJXfhMcToWz606flfdXBQFMgvko/s1600/14a_edited-2.jpg" height="263" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW8MFtCQ-5zAw9qglR-VCbLUuoJ49s134FOOmWW_1KDRuIV7cRYNCcsSTHIw7EOVGdb7rNK_XTroVQ2hoy2lQtA31rOYzy_5WxhdjLNmy59oXZWXBIRnttjlSN8OBWCS2lqWAMsqcn-2E/s1600/188-av-sebastiao-salgado-3.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW8MFtCQ-5zAw9qglR-VCbLUuoJ49s134FOOmWW_1KDRuIV7cRYNCcsSTHIw7EOVGdb7rNK_XTroVQ2hoy2lQtA31rOYzy_5WxhdjLNmy59oXZWXBIRnttjlSN8OBWCS2lqWAMsqcn-2E/s1600/188-av-sebastiao-salgado-3.jpeg" height="292" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfmP-erZ3KRidld5Zuqu_YoR1GdTrmz3kMzHG2KmrQo6ZtyZXz29OmCCi9cSCYaBdRzViwGPeHlyn8nUOf7vrmJ6bycay_A0Gfhi9Avjj7s_nHWzQt2MtRG1HXsEQmc90u2ZAmRDamxz4/s1600/530fcae557f3911-1-84.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfmP-erZ3KRidld5Zuqu_YoR1GdTrmz3kMzHG2KmrQo6ZtyZXz29OmCCi9cSCYaBdRzViwGPeHlyn8nUOf7vrmJ6bycay_A0Gfhi9Avjj7s_nHWzQt2MtRG1HXsEQmc90u2ZAmRDamxz4/s1600/530fcae557f3911-1-84.jpg" height="292" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0r29rM_xxU5cfzYeDJeW4HDAQM8LBlK4H_DTMfZH1eAZL78OvM8vEDAoUbm0V7SMlNYI6D_hSWC3OtDQkk9CP3TRffL2Y80uQ7rtPp7tgfgwnMdHnlIp1V9z6OxNRBUv17vLfuR9OoEA/s1600/765DFB15EF1549418D0FCE957C69E232.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0r29rM_xxU5cfzYeDJeW4HDAQM8LBlK4H_DTMfZH1eAZL78OvM8vEDAoUbm0V7SMlNYI6D_hSWC3OtDQkk9CP3TRffL2Y80uQ7rtPp7tgfgwnMdHnlIp1V9z6OxNRBUv17vLfuR9OoEA/s1600/765DFB15EF1549418D0FCE957C69E232.jpg" height="265" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPjDEiiPdMjRSH_9wOm3nl3Cno5zO1t6BQWhO45rTgWg-rqqs5bfoMRrySfOAFCmzwc-EsY-UPNd2GaMLT2ABIg83rtDfA_XNnmw3lAGVW0ZKJ2EiIzMBv6h_k-jxjD9nUL3cjIRKf9BU/s1600/282575452_e92cb15725.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPjDEiiPdMjRSH_9wOm3nl3Cno5zO1t6BQWhO45rTgWg-rqqs5bfoMRrySfOAFCmzwc-EsY-UPNd2GaMLT2ABIg83rtDfA_XNnmw3lAGVW0ZKJ2EiIzMBv6h_k-jxjD9nUL3cjIRKf9BU/s1600/282575452_e92cb15725.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyvvs_2Cd9u4hcowoHazM9760qMI-nBYydguj-Ben243hlOAFCU4S7EzRpZATa7dxFBx2vep56Xmfx68DHAR960qGFOQ2Yg81zWZXRFct3kbuHIP2G7j6tSjFYKX5b_9NiATg03kNDzjM/s1600/a14e14e4-be9c-490d-b4ca-f35375e6136f.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyvvs_2Cd9u4hcowoHazM9760qMI-nBYydguj-Ben243hlOAFCU4S7EzRpZATa7dxFBx2vep56Xmfx68DHAR960qGFOQ2Yg81zWZXRFct3kbuHIP2G7j6tSjFYKX5b_9NiATg03kNDzjM/s1600/a14e14e4-be9c-490d-b4ca-f35375e6136f.jpg" height="266" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyjk-f_uikRVhaYLsRZ1-VLXRlHHkNEMVsnZfNUnMdGGXcu2ViTF02f5fjdRu1LE5bNa7BhKKgl3U-XkSpsxNHCX6Pi_EL1cyGphHee4ZgUiG5Xl72FG_HsjLCQ_xd0sft6ShXT_BjXhE/s1600/foto-la-sal-de-la-tierra-2014-2-609.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyjk-f_uikRVhaYLsRZ1-VLXRlHHkNEMVsnZfNUnMdGGXcu2ViTF02f5fjdRu1LE5bNa7BhKKgl3U-XkSpsxNHCX6Pi_EL1cyGphHee4ZgUiG5Xl72FG_HsjLCQ_xd0sft6ShXT_BjXhE/s1600/foto-la-sal-de-la-tierra-2014-2-609.jpg" height="217" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioagNI22Z4n1O9faf1I7MQWha9MyOcZbLQcA9tUUYBBJTS5PzPnCL1I5AbL4ZaJuYPGaUpZOYa4OCYGy0qz8SgTJDdMYb41JrRsSQ8yJDDqzNpbUjkV-z81Vmk4ldUlOIZrCIO2nnFtdc/s1600/Image-4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioagNI22Z4n1O9faf1I7MQWha9MyOcZbLQcA9tUUYBBJTS5PzPnCL1I5AbL4ZaJuYPGaUpZOYa4OCYGy0qz8SgTJDdMYb41JrRsSQ8yJDDqzNpbUjkV-z81Vmk4ldUlOIZrCIO2nnFtdc/s1600/Image-4.jpg" height="230" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwE6ZmbPR_o3ZSTKDqBjnYq4dmLNgZb1zOnocX9d82XyvV4B2hdOw01QXrN9wk4J9V2FzHLsgF6iGb8Q1ZrxBcY5vCl3cOK0gTKit2qA6rKmT3oTjR8vWF2JTHgNHGmmtF1br4Jyo31l0/s1600/p4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwE6ZmbPR_o3ZSTKDqBjnYq4dmLNgZb1zOnocX9d82XyvV4B2hdOw01QXrN9wk4J9V2FzHLsgF6iGb8Q1ZrxBcY5vCl3cOK0gTKit2qA6rKmT3oTjR8vWF2JTHgNHGmmtF1br4Jyo31l0/s1600/p4.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOkvN5bKv3k-1Fd7br1_qmtXjnGj2FYbr6u-zoI6HBol5kLVTKiUBE2189RXIUkJc0HHTYzHmF1P9ydWWvFGFHFTjB62n3iIm28gHTfb9UrusJhijAqUvoxoMISKxoO6BE9Sy47ll7AwU/s1600/photo-by-Sebasti%C3%A3o-Salgado-Thailand-1987.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOkvN5bKv3k-1Fd7br1_qmtXjnGj2FYbr6u-zoI6HBol5kLVTKiUBE2189RXIUkJc0HHTYzHmF1P9ydWWvFGFHFTjB62n3iIm28gHTfb9UrusJhijAqUvoxoMISKxoO6BE9Sy47ll7AwU/s1600/photo-by-Sebasti%C3%A3o-Salgado-Thailand-1987.jpg" height="267" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdyHZ2FiXKkvyZA_RAytZZY7hunU-L04a-A8XOh_gp8xFTRi-Wjk5LRaYkXo9_1xsZLrtLa1xw5Q6-bi3PFjUQHtY4okC0wXbiCrTgQeusCp_nHPosVpBh5F078mrZlaW5TQoj4ptqYiQ/s1600/picSalgadoSiberia11-1-267w1050f.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdyHZ2FiXKkvyZA_RAytZZY7hunU-L04a-A8XOh_gp8xFTRi-Wjk5LRaYkXo9_1xsZLrtLa1xw5Q6-bi3PFjUQHtY4okC0wXbiCrTgQeusCp_nHPosVpBh5F078mrZlaW5TQoj4ptqYiQ/s1600/picSalgadoSiberia11-1-267w1050f.jpg" height="292" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSA6B0YW-Ml4IW6BERrhX1XNeYyx35N0l57JFjbSnWhbv_9OJZx-0tYCb2L-5jRfQWmhiVPXCXLnCyyxdl8g81Knmbvit9IAJ-mRMavGhXEBBSVHn3ORoKSUhzbFNp5_q83inf3GfCtzU/s1600/pozo-en-llamas-irak.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSA6B0YW-Ml4IW6BERrhX1XNeYyx35N0l57JFjbSnWhbv_9OJZx-0tYCb2L-5jRfQWmhiVPXCXLnCyyxdl8g81Knmbvit9IAJ-mRMavGhXEBBSVHn3ORoKSUhzbFNp5_q83inf3GfCtzU/s1600/pozo-en-llamas-irak.jpeg" height="278" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBcj3gos4P4TonHKw4_LqFmqrKYvTX4ZPYu3DHXe9bV9urcl33zzzems2CIWsO2Vgds19m-w-dUIsJrpljPcbaKQPzTFxDGgSOo52mbXmiNVHSCVQc_JQhu9DCCeOuScZAUAWYLnajtwo/s1600/salgado81.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBcj3gos4P4TonHKw4_LqFmqrKYvTX4ZPYu3DHXe9bV9urcl33zzzems2CIWsO2Vgds19m-w-dUIsJrpljPcbaKQPzTFxDGgSOo52mbXmiNVHSCVQc_JQhu9DCCeOuScZAUAWYLnajtwo/s1600/salgado81.jpg" height="280" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfd4BuugTnzEYZkt637CAiLHwuNF6wfeRG_UJOp7sEKW8TDfuR9Nw2rljGZ36NgmuZTWtqqy-pXSXRdXzf1qbO1j8yTe_2h5YaBp9wOkavJOQI6jXFhAou9BeVd-aEWQ2RfFNSf5ITgrs/s1600/salgado+genesis.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfd4BuugTnzEYZkt637CAiLHwuNF6wfeRG_UJOp7sEKW8TDfuR9Nw2rljGZ36NgmuZTWtqqy-pXSXRdXzf1qbO1j8yTe_2h5YaBp9wOkavJOQI6jXFhAou9BeVd-aEWQ2RfFNSf5ITgrs/s1600/salgado+genesis.jpg" height="195" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidBoXZaS_MR_u0ZxRtdHY7lbCiTrlvHtEizORXQ5v__kXbHFgV1sPnob5SiGTjd5c-nowSV47jRAElBZ5obNcXt3U0_jq6XfjzrzdUs5F06VoeXl3T3VoRbso56v_bPkM84rSFHWa_m04/s1600/sebastiacc83o-salgado-other-americas.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidBoXZaS_MR_u0ZxRtdHY7lbCiTrlvHtEizORXQ5v__kXbHFgV1sPnob5SiGTjd5c-nowSV47jRAElBZ5obNcXt3U0_jq6XfjzrzdUs5F06VoeXl3T3VoRbso56v_bPkM84rSFHWa_m04/s1600/sebastiacc83o-salgado-other-americas.jpg" height="255" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjwGTxLWfIYrfU3CaroGjppvltCXE_-9kuaw269T78vGWI4E9bHHTNV5jjAMCAC8wvEXIk-C1vothkSiMA_ZyZD-tG51-etN7C2UCCm2pn1uMSd1yDN58wKX79uIbO57mX5yiksI9Z1Nk/s1600/sebastiao-salgado-caceria.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjwGTxLWfIYrfU3CaroGjppvltCXE_-9kuaw269T78vGWI4E9bHHTNV5jjAMCAC8wvEXIk-C1vothkSiMA_ZyZD-tG51-etN7C2UCCm2pn1uMSd1yDN58wKX79uIbO57mX5yiksI9Z1Nk/s1600/sebastiao-salgado-caceria.jpg" height="261" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNY58kresNlvg0qI2X7ik7bG7wQkB1Hk9yCd_JYUIRaeu-fbdGfHtdKOlKnVIAVujNMVajT-J7OR0KG627zNdMe6r2uYp4Pu_CQkwhircAyPwt8jehXZIgUvkaOQdxLntJW0gRrb5wusA/s1600/sebastiao-salgadoamazonasnbpictures-the-state-of-amazonas-brazil-2009.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNY58kresNlvg0qI2X7ik7bG7wQkB1Hk9yCd_JYUIRaeu-fbdGfHtdKOlKnVIAVujNMVajT-J7OR0KG627zNdMe6r2uYp4Pu_CQkwhircAyPwt8jehXZIgUvkaOQdxLntJW0gRrb5wusA/s1600/sebastiao-salgadoamazonasnbpictures-the-state-of-amazonas-brazil-2009.jpg" height="290" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBXUPLIwZ1Z4jtvabwiT0BS-YvNi4pVWsve8P9Vft5TyfW4qxoLE50l4DmUtyk-AYJZAzrtQ19zFN3xB8oijfuT-JALeFZr5aB9opA4lnIpwSs7KwjCIQI1rRWXroxUawkl5YbErm2meQ/s1600/sebastiao_salgado_genesis_5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBXUPLIwZ1Z4jtvabwiT0BS-YvNi4pVWsve8P9Vft5TyfW4qxoLE50l4DmUtyk-AYJZAzrtQ19zFN3xB8oijfuT-JALeFZr5aB9opA4lnIpwSs7KwjCIQI1rRWXroxUawkl5YbErm2meQ/s1600/sebastiao_salgado_genesis_5.jpg" height="241" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIpPyBX9-LX7BeBeGVO8goFfPF4L3vwR1lOTowbR2i1jTSiZpNv4NbmgUOT2xXBJQMhXm9VwINyJcK3FLt4AlH8wh3BENa3lgix8nUbVlzE25iGPRC9viZLR0SEzxfHRhrqDLNro9TyDU/s1600/sebastic3a3o-salgado-sebastiao-salgado-34.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIpPyBX9-LX7BeBeGVO8goFfPF4L3vwR1lOTowbR2i1jTSiZpNv4NbmgUOT2xXBJQMhXm9VwINyJcK3FLt4AlH8wh3BENa3lgix8nUbVlzE25iGPRC9viZLR0SEzxfHRhrqDLNro9TyDU/s1600/sebastic3a3o-salgado-sebastiao-salgado-34.jpeg" height="271" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK8Rv5Rywb962adx4tiEC3T_9P0vgWIav0l47uGnvGsyVTNSk3oz4LPfNVQ8OJCtTergmCEh81RMQgbvXx53OOY76ji9WZXOm_kdumIYtsiAXTGlxofqU15l7X956d7-SKGqnpuEevRp0/s1600/Sebasti%C3%A3o-Salgado-1.png.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK8Rv5Rywb962adx4tiEC3T_9P0vgWIav0l47uGnvGsyVTNSk3oz4LPfNVQ8OJCtTergmCEh81RMQgbvXx53OOY76ji9WZXOm_kdumIYtsiAXTGlxofqU15l7X956d7-SKGqnpuEevRp0/s1600/Sebasti%C3%A3o-Salgado-1.png.jpg" height="260" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbk8tIh4GRyhHXnIr55JXeQ7xNfzqSyKEqEqrmSLdOG-eMEw54pd_A4-OA2vhg8Bf4j1Ydrh5n9KzhtOf-gsyf3IRASGQylwGflxZpmjakmwetkrd7_DaL5X2wry8GvqoMR7kdhS0zjsQ/s1600/image4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbk8tIh4GRyhHXnIr55JXeQ7xNfzqSyKEqEqrmSLdOG-eMEw54pd_A4-OA2vhg8Bf4j1Ydrh5n9KzhtOf-gsyf3IRASGQylwGflxZpmjakmwetkrd7_DaL5X2wry8GvqoMR7kdhS0zjsQ/s1600/image4.jpg" height="263" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhukyEy4LwAlvdNofgttdY_AayR1H83ogD7Tz4wvvut3WBsnpRSglfsaYwWnMr6w3rv6rcGwJCsrkjO8KkLuHUUhq0GSCK00q_F2aBXfLORYpxXKzXzaU6Dwc8EflAxe9IqsJkGOo7ZKYc/s1600/salgado-baby-hope.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhukyEy4LwAlvdNofgttdY_AayR1H83ogD7Tz4wvvut3WBsnpRSglfsaYwWnMr6w3rv6rcGwJCsrkjO8KkLuHUUhq0GSCK00q_F2aBXfLORYpxXKzXzaU6Dwc8EflAxe9IqsJkGOo7ZKYc/s1600/salgado-baby-hope.jpg" height="265" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPphkOCQcqA4AqeBoI8uIgEEiYNa32fjyg_Df5EtrGMOBrgfGoYRsqVCwNOiRH1fojuEEuFqXBuL8xdrhr0lAj7b4CnVHVKOYCv2rbrACdCOP-_W5FinI919K4BdZr8q_yuuF-ZcBk0Ps/s1600/Salt-of-the-earth300.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPphkOCQcqA4AqeBoI8uIgEEiYNa32fjyg_Df5EtrGMOBrgfGoYRsqVCwNOiRH1fojuEEuFqXBuL8xdrhr0lAj7b4CnVHVKOYCv2rbrACdCOP-_W5FinI919K4BdZr8q_yuuF-ZcBk0Ps/s1600/Salt-of-the-earth300.jpg" height="245" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYem1qiiS8_Pb_cap1xE6fWGvcmArojOLeTFxwe_p0k3xS3KYgHAYPdBHlCmvpZlJxdcvEAN2zDZ9HLEdUxKE2xIsxz_6IUOZwgRqIk2MI6R2wGEy76yBAn_Q29y2I0iPZXp-Dwh8pA0Q/s1600/Wim-Wenders-014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYem1qiiS8_Pb_cap1xE6fWGvcmArojOLeTFxwe_p0k3xS3KYgHAYPdBHlCmvpZlJxdcvEAN2zDZ9HLEdUxKE2xIsxz_6IUOZwgRqIk2MI6R2wGEy76yBAn_Q29y2I0iPZXp-Dwh8pA0Q/s1600/Wim-Wenders-014.jpg" height="240" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Cambria, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"> </span>Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-69085295059797952014-04-28T00:36:00.000+02:002014-04-28T00:36:15.695+02:00"LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER" (2012) di Davide Manuli.<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXz32hnRBk-YldsJrhPxE5-4m-TUO7y63fXy9gcIcFpVZjEFA2N0j1gqjZJUAtZroy1L1y0g04q9rxF4EwAsvnwwfQ8fBnZXKYCN-bBWZAOfV-iaONOwcFHuMQokE2RLgYvF_xfZWcDxE/s1600/391485_139599462899485_143863683_n(1).jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXz32hnRBk-YldsJrhPxE5-4m-TUO7y63fXy9gcIcFpVZjEFA2N0j1gqjZJUAtZroy1L1y0g04q9rxF4EwAsvnwwfQ8fBnZXKYCN-bBWZAOfV-iaONOwcFHuMQokE2RLgYvF_xfZWcDxE/s1600/391485_139599462899485_143863683_n(1).jpg" height="281" width="400" /></a><b></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><b>“Qual è il tuo sogno Kaspar Hauser? Non ne hai? Il mio? Tu
vuoi sapere il mio sogno? Il mio sogno è la fine di tutti i sogni. E questo gli
uomini l’hanno chiamato Dio, tranne che qui su questa isola…ma tu credi che
questa sia un’isola? Questa non è un’isola, qui non ci sono isole, qui non c’è
dentro né fuori, ma il nome Kaspar Hauser è legione strana, straniera…Ma se non
c’è dentro né fuori, da dove cazzo viene fuori lo straniero? Lo capisci perché sei
perseguitato, Kaspar Hauser…tu dormi il sonno del gusto perché il sapore del
gusto l’hai scordato, ma si scorda sempre ed allora la vita non ha né senso né gusto…
Ed allora si sono inventati un’altra vita. Ma se non c’è né dentro né fuori,
dove cazzo può stare un’altra vita? E’ tutto qui. Ed ora.”</b></b></div>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>(Forse Godot è arrivato.<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Forse Godot è arrivato, ma non sappiamo più che cazzo
farcene. A forza di aspettare ci siamo dimenticati perché aspettavamo. Era logico
che sarebbe andata così.<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Forse Godot è arrivato, ma non sappiamo cosa sia. Non lo sapevamo
nemmeno prima, dopotutto.<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Forse Godot è arrivato e sembra un idiota. <o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Forse Godot è arrivato, ma sinceramente chissenefrega…
meglio farlo fuori.<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>ed aspettarne un altro.)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNmLRf367dMCfjGbtmeEnY_owhNbFOrqUeZSOmBHmAa9gTImtnl-mfAgq_n2RGIx8LnIKjOXcAMLOFZUTs9RxZODhGBwfwfZKRi4JZUH61LtEbeQ5wzIZtgdl5Nv_La752iDmuR1wNESs/s1600/leggenda_kaspar_hauser_loc.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNmLRf367dMCfjGbtmeEnY_owhNbFOrqUeZSOmBHmAa9gTImtnl-mfAgq_n2RGIx8LnIKjOXcAMLOFZUTs9RxZODhGBwfwfZKRi4JZUH61LtEbeQ5wzIZtgdl5Nv_La752iDmuR1wNESs/s1600/leggenda_kaspar_hauser_loc.jpg" height="200" width="140" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Musica elettronica ed un bianco e nero magnifico, che non è
soltanto una scelta “radical-chic”, ma è perfetto per<b> annullare il tempo ed i
luoghi</b>. Ci troviamo scaraventati su un’ isola che non è un’isola, in mezzo a
pochi personaggi assurdi, ma da quella assurdità ci facciamo cullare.</div>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La melodia techno ci trasporta da un’altra parte. <b>Inizia un
trip sensoriale magnifico, che profuma di libertà in ogni fotogramma.</b> Le
sensazioni sono molteplici ed è difficile metterne insieme i pezzi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il bianco e nero ci acceca, la musica techno (composta da
Vitalic) ci sballa. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Davide Manuli, riprende il mito di Kaspar Hauser (<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Kaspar_Hauser">http://it.wikipedia.org/wiki/Kaspar_Hauser</a>),
lo stravolge e da vita al suo teatro dell’assurdo. Ecco che Kaspar arriva
trasportato dalle onde. Capelli rasati dalle parti, un enorme ciuffo biondo
platino e tratti androgini (interpretato non per niente dalla bravissima Silvia Calderoni). Ha
scritto sul corpo il proprio nome, indossa pantaloni adidas e soprattutto ha due
enormi cuffie che sembrano trasportarlo in un’altra dimensione, facendo vibrare
il suo corpo ad ogni battito.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
“Io sognavo l’eroina – dice il prete – quella che viene e ci
libera” Ed invece è arrivato Kaspar Hauser, che nemmeno parla. Lo sceriffo,
Vincent Gallo, che lo tira fuori dalle onde, prova a prendersene cura e cerca
di insegnargli il mestiere del dj, ma deve proteggerlo da altri strani
personaggi, tra cui la duchessa del (non)posto
ed il Pusher a suo servizio (ancora Vincent Gallo). Nel frattempo un prete
prova ad interrogarlo…<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per il resto mi sembra alquanto inutile parlare della trama,
così come sembra inutile o quantomeno arduo tentare di inserire questo splendido
film/non-film di Davide Manuli in un preciso genere. Surrealismo è la prima
cosa che viene a mente, ma non calza bene a pennello.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sul fatto che sia Cinema, però, non ne ho dubbi. Cinema coraggioso
che rifiuta una sterile e noiosa narrazione per dedicarsi esclusivamente all’immagine
ed al suono. In senso espressionistico. Immagine e suono che da soli evocano
emozioni.. Perché quella musica elettronica è parte integrante del film ed è
lei a raccontare, è lei ad emozionare ed è lei a farci viaggiare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIHhjbT8OutjWkuXB8GBEZsMP3SAmLbuiIZc0RuGhpHx3Ia4pH-9TsskfOSAWptCqvV3lUU_Ozsr6zuAR19yk3gqgme4ig15yHrwVKkkUALGlCEIvJs1fFawkwvgcKoNLptGjZvhDOGLo/s1600/vlcsnap-2014-04-22-23h56m54s181.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIHhjbT8OutjWkuXB8GBEZsMP3SAmLbuiIZc0RuGhpHx3Ia4pH-9TsskfOSAWptCqvV3lUU_Ozsr6zuAR19yk3gqgme4ig15yHrwVKkkUALGlCEIvJs1fFawkwvgcKoNLptGjZvhDOGLo/s1600/vlcsnap-2014-04-22-23h56m54s181.png" height="218" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Si resta quindi destabilizzati di fronte ad un cinema così
diverso, particolare, ma che tramette un senso incredibile di freschezza.</div>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Si, perché, dicendolo in parole povere e comprensibili, “La
Leggenda di Kaspar Hauser” è proprio una figata. Un film veramente “nuovo” e
difficilmente dimenticabile.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
P.S: Vincent Gallo, idolo indiscusso per il sottoscritto,
qui supera davvero se stesso.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
__________________________________________</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">“Manuli crea il paradosso di un vuoto ipersaturo. Una regia
che privilegia la camera fissa e dei carrelli lenti e misurati, la fotografia
levigata in bianco e nero di Tarek Ben Abdallah, le scenografie naturali della
Gallura, le sequenze senza stacchi di montaggio, il minimalismo dei quadri e
l'essenzialità dei costumi, farebbero pensare ad una struttura che si regge
interamente sulla sottrazione (alla Bresson, per farla semplice). Invece, al
contrario, ogni scena si nutre di
un'energia trasbordante, persino barocca – a condizione che, come vuole D'Ors,
lo specifico del barocco sia la vertigine – e
ribollente. È la natura musicale del film a garantirne una costruzione
simile: l'electro-house di Vitalic non è soltanto colonna sonora, ma
figurazione ritmica che impone le proprie modulazioni a tutto il film. In
questo senso, mi pare, andrebbe ricercata la ragione dell'ipnosi nel frastuono
di ripetizioni e variazioni (di dialoghi, di inquadrature, di temi formali),
nell'ossessivo ritorno del non-senso che impone una sospensione di quel
montaggio di secondo grado che è il lavoro mentale dello spettatore. E poiché
non c'è più da capire, non rimane che contemplare. Incantati.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><i>Manuli urla a gran voce le possibilità di un cinema altro,
anarcoide, sregolato, magnetico, libero. Per quel che ne so, potrebbe persino
non essere cinema.” –Giuseppe Fidotta, <a href="http://www.spietati.it/">www.spietati.it</a><o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<o:p><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><i> ________________________</i></span></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<o:p><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><i><br /></i></span></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 115%;">“L’opera di
Manuli vive di una tensione metafisica che ricorda da vicino l’ascesi artistica
di Carmelo Bene o di Eugenio Barba o di Andrej Tarkovskij. Siamo di fronte,
insomma, a un regista dal talento non comune, che ci espone a una scelta
radicale: dimenticare il film ed esperire il cinema. Cioè farci invadere dal
bombardamento di immagini sonore, un flusso che scuote il corpo e desta
un’attenzione consapevole come poteva accadere in certo Bresson (per esempio ne<span class="apple-converted-space"> </span></span><em style="box-sizing: border-box;">L’argent</em>) o in Ozu o in certo Godard (si pensi ad<span class="apple-converted-space"> </span><strong style="box-sizing: border-box;"><i>Alphaville</i></strong>). E’ avvertibile un’attivazione che sollecita
tutti i sensi e sbalza oltre i sensi stessi. Tutto diventa inquietantemente
memorabile. [...] </span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Qualcuno di antico ha descritto in anticipo quest’opera
d’arte che è La leggenda di Kaspar Hauser: “Ecco l’equivalente del suono così
come io come lo intendo. L’attore non esiste più, il sé manca, siamo
nell’abbandono, nella morte della significazione. L’interiorità ha eliminato la
comunicazione. Tra l’attore e lo spettatore non si comunica più. L’interiorità
dell’attore si precipita nell’interiorità dello spettatore. A questo stadio, la
rappresentazione, le parole come volontà, Dio, la grammatica, l’anima, lo
spirito, non esistono più. Sono il mai-detto, il non-detto, che parlano
all’interiorità. Siamo nella sensazione. E infine è il corpo che scompare”.
Questa precisa descrizione dell’opera di Manuli è stata enunciata da Carmelo
Bene, in un’intervista a Thierry Lounas, sui Cahiers du Cinéma, nel 1998,
l’anno in cui usciva il primo film di Davide Manuli, Girotondo, giro intorno al
mondo. Era un passaggio di staffetta, nemmeno ideale. Buona non-visione a
tutti.” --</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; line-height: 115%;"> GIUSEPPE GENNA | l’Unità, 30 maggio 2012</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 115%;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibgjFmMnE5IRvE1PPNAnjfqphd2lONHPzyxGSrVpdty1E8kgzrAlxIAqiDgmPC8P_mnZCiQgdXYd-GIPL_1GDbujk1m8xVIxsBKfD6LVpxog2d17PltyU1gF53ay5AgREx4xWRPoV6re4/s1600/vlcsnap-2014-04-22-23h42m29s226.png.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibgjFmMnE5IRvE1PPNAnjfqphd2lONHPzyxGSrVpdty1E8kgzrAlxIAqiDgmPC8P_mnZCiQgdXYd-GIPL_1GDbujk1m8xVIxsBKfD6LVpxog2d17PltyU1gF53ay5AgREx4xWRPoV6re4/s1600/vlcsnap-2014-04-22-23h42m29s226.png.jpg" height="220" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQitbeEvlQhNJuLZG3QFLMT29dOW-pwzO49i5JjGfe_PGvq6pw6nlZWLwqD8uIIID8QMyuklEpt4XE71qMKLn2I-0ft-b-BeU4AqE6PuPVsL3JVY4R8twclkAIdyaRf0LbjtycpGwM66U/s1600/vlcsnap-2014-04-22-23h47m17s36.png.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQitbeEvlQhNJuLZG3QFLMT29dOW-pwzO49i5JjGfe_PGvq6pw6nlZWLwqD8uIIID8QMyuklEpt4XE71qMKLn2I-0ft-b-BeU4AqE6PuPVsL3JVY4R8twclkAIdyaRf0LbjtycpGwM66U/s1600/vlcsnap-2014-04-22-23h47m17s36.png.jpg" height="220" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 115%;"><br /></span></span></div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-42151829773430583022014-04-25T11:01:00.001+02:002014-04-25T12:08:51.703+02:00"L'APOLLONIDE - SOUVENIRS DE LA MAISON CLOSE" (2011) di Bertrand Bonello<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFBPhCrwTeMJtcec4DHGLWB-JCRA1ChTw32DLHZGfU_HJ7c4gYJWorerxWcFiPegCNFQd-W3cc_MZ-L6evXs3Bml3xnCxjIvOeF2QnpNyweXd-h3Kseju6vl0FigzzJHCvIfmmDHI0J3s/s1600/apollonide+souvenirs11.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFBPhCrwTeMJtcec4DHGLWB-JCRA1ChTw32DLHZGfU_HJ7c4gYJWorerxWcFiPegCNFQd-W3cc_MZ-L6evXs3Bml3xnCxjIvOeF2QnpNyweXd-h3Kseju6vl0FigzzJHCvIfmmDHI0J3s/s1600/apollonide+souvenirs11.jpg" height="202" width="400" /></a></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: right;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Donne che sembrano <b>fantasmi</b>, ma quei fantasmi allo stesso tempo
appaiono così reali, così <b>umani</b>. Sentimenti imprigionati e nascosti sotto una <b>maschera</b>...
ne va della propria vita, della propria libertà, anzi della propria illusione
di libertà. Tutte le loro speranze sono legate proprio a quella maschera che
sono obbligate ad indossare. Ed il bello è che la riacquisizione di sé, della
propria identità, avviene esattamente quando quelle donne-fantasmi decidono di coprirsi
il volto per essere se stesse.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una tragica sinfonia, tutta al femminile, collocata in un preciso
contesto storico, eppure così “senza tempo” e “senza luogo”, forse universale.
Si, perché a guardare bene, a volgere lo sguardo un po' più in profondità, si
capisce chiaramente che non è soltanto la storia di un bordello di alta classe. Un film fatto di
sentimenti, di <b>grida silenziose</b>. Non sono le ragazze che vivono e lavorano in
quel bordello parigino di fine ottocento, ad essere protagoniste del film, ma sono
le loro emozioni, le loro paure, le loro speranze, la loro rassegnazione,
l'enorme affetto che le lega, sulla base di quel destino condiviso.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quella vita se la sono scelta loro. Guadagno facile, vitto e
alloggio...ma poi ci sono rimaste prigioniere, intrappolate dai debiti,
confidando soltanto nell'arrivo di un ricco uomo, capace di liberarle,
sposandole. C'è chi come la “piccola” che riesce a scappare prima che sia troppo
tardi, chi invece come Clothilde non vede più una via d'uscita. Chi addirittura
finirà per morirci là dentro, dopo aver contratto la sifilide.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Tante storie insignificanti di vite insignificanti.</b> Non c'è un
personaggio principale. Potrebbe sembrare “l' Ebrea” Madeleine, sfregiata nel
volto da un cliente e destinata a vivere il resto della sua vita da “mostro”.
Come il Joker, costretta a sorridere per sempre, anche in mezzo alla
disperazione. Ma la sua è soltanto una storia. Non sono le individualità ad
avere importanza nel film, è tutto l'insieme. Ecco quindi che quella Casa di
Tolleranza appare come un essere dotato di vita propria, un magma vivente fatto
da tante anime. E noi spettatori in quel magma ci troviamo immersi, in un gioco
di specchi, sbalzati in qua e la tra continui flashback, sequenze oniriche e
siparietti in cui le nostre “puttane” sono costrette a recitare una parte.
Quella della bambola, della geisha, sottoposte ad esaudire le più assurde
perversioni dei clienti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sono attrici. E la loro vita è un film. E quindi assistiamo ad un
film dentro il film. C'è persino un provino per partecipare. Tutto è così
tristemente finto, niente sembra reale. Soltanto quando le ragazze si spogliano
dei loro trucchi, si svestono e si fanno il bagno, la realtà fa capolino, con
tutta quella potente carica di umanità. Ed allora scopriamo che è anche
possibile innamorarsi dei clienti...<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per tutti questi motivi, la lunga sequenza della gita al parco,
unica girata in esterno, appare nel contesto, di una bellezza sconvolgente. E
quel tuffo nel lago trasmette un immenso senso di libertà.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Terribile invece la scena della visita ginecologica, in cui le
ragazze appaiono veramente oggetti, private completamente della dignità.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E poi c'è quel finale di una potenza incredibile, la vendetta che
finalmente si consuma, ma senza troppo pathos che avrebbe stonato con tutto il
resto. Si perché la pellicola procede lenta, pacata. Tutto è controllato. Ma
non è fredda come si potrebbe pensare, tutt'altro...<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questi sono i motivi per cui il film mi ha entusiasmato. Poi c'è
l'aspetto estetico formidabile. Ogni inquadratura sembra un dipinto, ogni
dettaglio è attentamente curato. I costumi sono eccezionali e lo stesso si può
dire per la colonna sonora, che giustamente non si limita alla musica del
tempo, ma spazia tra vari generi, da Bach al Blues ed è essa stessa parte
integrante dell'evolversi delle varie situazioni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ancora una volta, pertanto, mi rimane davvero difficile capire perché
una pellicola del genere sia stata presa così poco in considerazione e così
disprezzata dalla critica...forse non si è voluto provare a spingersi al di
sotto della superficie (come accaduto di recente con il meraviglioso
Nymphomaniac di Lars Von Trier). La valutazione su Mymovies è ridicola (ma sono
gli stessi che hanno dato uno, dico uno, a Post Tenebras Lux di Carlos
Reygadas).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Poi sono ben certo di aver colto davvero poco di ciò che il film
possiede e per questo rimando alla meravigliosa recensione di Giulio Sangiorgio
de “Gli Spietati” (<a href="http://www.spietati.it/">www.spietati.it</a>) ,
di tutt’altro spessore culturale rispetto alla mia. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Mi sento quindi un po’ impotente e sono titubante nel dirlo, ma lo
voglio dire comunque: questo è un grande film. Così difficile da afferrare, si
lascia prendere, poi ti sfugge... da vedere e rivedere. Bellissimo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDPZhgOOj1CbvanvPGJOpnY-0WWSjSO-6eRPEOrOXbWpuyvwoDhKcKo-JY5pJWcM-aWCzb4v2Wf0O872oYnBH2VmaXWuBvamWztI-kf6tn8-_Rs_mpEf7lGZWuz9XYKHDprujY_Zf5zH8/s1600/448610.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDPZhgOOj1CbvanvPGJOpnY-0WWSjSO-6eRPEOrOXbWpuyvwoDhKcKo-JY5pJWcM-aWCzb4v2Wf0O872oYnBH2VmaXWuBvamWztI-kf6tn8-_Rs_mpEf7lGZWuz9XYKHDprujY_Zf5zH8/s1600/448610.jpg" height="233" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnrA7LfYOhoLSs0FO2_rwAuIL6ZMTQEQe3ejxetZHekHu1timw7S-Rprd2HV__OAMhfi9SkFB42T2cz7THHRpu-AVp4gkcYAyKQXtBwTfttecsJCg7FKoTQ0yOAwTmgmAv4LyXgg6ZxM4/s1600/bonello-house-of-tolerance.png.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnrA7LfYOhoLSs0FO2_rwAuIL6ZMTQEQe3ejxetZHekHu1timw7S-Rprd2HV__OAMhfi9SkFB42T2cz7THHRpu-AVp4gkcYAyKQXtBwTfttecsJCg7FKoTQ0yOAwTmgmAv4LyXgg6ZxM4/s1600/bonello-house-of-tolerance.png.jpg" height="213" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_Y8LRTk_aO8C2qq-yMBa5hOQQypvC3Fmqtd0USSSKVvu1F29bO-5l38DWFQZ-7LIheH3IWIdlL4eYQuhDIEjQj9WcKyrTZhR5fyr5q7Hggt4xmptLUvr4D3xT4CCiLgfhWiwzsiBXOqs/s1600/tumblr_m755lwceg61qlrkkyo1_1280.png.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_Y8LRTk_aO8C2qq-yMBa5hOQQypvC3Fmqtd0USSSKVvu1F29bO-5l38DWFQZ-7LIheH3IWIdlL4eYQuhDIEjQj9WcKyrTZhR5fyr5q7Hggt4xmptLUvr4D3xT4CCiLgfhWiwzsiBXOqs/s1600/tumblr_m755lwceg61qlrkkyo1_1280.png.jpg" height="212" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwTF7X9p7pZ2wpafwh0bWtCqS6RcjH5jAb7vaMO2b-SYSc8G2SgOLGN8E0xks1o_jCYBJfsYjXroRt-mv8FiscBolu-nYEvdKjjHKGAsB9fvL3YyX1RQhlhONAVkED3S5IiQ6rozyfl_g/s1600/l'apollonide1.png.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwTF7X9p7pZ2wpafwh0bWtCqS6RcjH5jAb7vaMO2b-SYSc8G2SgOLGN8E0xks1o_jCYBJfsYjXroRt-mv8FiscBolu-nYEvdKjjHKGAsB9fvL3YyX1RQhlhONAVkED3S5IiQ6rozyfl_g/s1600/l'apollonide1.png.jpg" height="207" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<i style="text-align: justify;"><span style="background: white; color: #333333; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">“Eppure
la</span><span class="apple-converted-space"> </span></i><em style="text-align: justify;"><span style="background: white; color: #333333; font-family: "Calibri","sans-serif"; font-style: normal; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-style: italic; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">maison</span></em><span class="apple-converted-space" style="text-align: justify;"><i><span style="background: white; color: #333333; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"> </span></i></span><i style="text-align: justify;"><span style="background: white; color: #333333; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">rimane una prigione, un luogo di non libertà,
che Bonello fotografa con precisione: perché le abitanti non vedono la luce
dell'esterno, perché i debiti le incatenano, perché, soprattutto, il loro magro
orizzonte è socialmente coatto, cieco, aperto all'unico miraggio di un
benessere insperato, di un riscatto (letterale) da parte di un signore che le
salvi, che le compri, che (non) le liberi. Si soffoca, in<span class="apple-converted-space"> </span></span></i><strong style="text-align: justify;"><i><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Calibri, sans-serif;">L'Apollonide</span></i></strong><i style="text-align: justify;"><span style="background: white; color: #333333; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">, filmcervello che
coincide con un ambiente da cui è quasi impossibile uscire, sinapsi che sono
porte e corridoi, neuroni che sono corpi di donne in vendita. Un immaginario
chiuso, un film (dunque) circolare, che entra in loop, reitera momenti, cambia
prospettive, ricontestualizza i propri frammenti, modula solo variazioni
interne («La ripetizione – ricorda citando Brian Eno – è una forma di
cambiamento<span class="st">»</span>)."<span class="apple-converted-space"> </span>-- Giulio Sangiorgio </span></i><span class="apple-converted-space" style="text-align: justify;"><i><span style="background: white; color: #333333; mso-bidi-font-family: Calibri;">(<a href="http://www.spietati.it/">http://www.spietati.it</a>)</span></i></span><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span style="background: white; color: #333333; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">“Così<span class="apple-converted-space"> </span></span></i><strong><i><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Calibri, sans-serif;">L'Apollonide</span></i></strong><span class="apple-converted-space"><i><span style="background: white; color: #333333; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"> </span></i></span><i><span style="background: white; color: #333333; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">si
configura sfacciatamente come un'opera sul cinema: ambientata sul finire
dell'800, all'alba del cinematografo, strutturata intorno a scene (sociali) in
cui recitare, incentrata sui rapporti di potere impliciti nello sguardo,
esplicita la sua vocazione nello smaccato casting: i corpi delle donne sono
negoziati da interpreti che, nella vita, lavorano come cineasti. Così Noémie
Lvovsky è la padrona/regista dell'Apollonide (e in una scena sottopone
Pauline/Iliana Zabeth a un provino), Xavier Beauvois, Jacques Nolot, Pierre
Léon e Damien Odoul sono i clienti a cui i corpi mercificati si conformano,
Pascale Ferran è la voce over che pronuncia le sentenze del libro di Pauline
Tornowsky. Ed è un invito. Ed è una sfida. L'obiettivo: un cinema fuori dagli
schemi, che rifletta e poi si emancipi dalle strutture che ingabbiano il vedere.
Così</span> </i><strong><i><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Calibri, sans-serif;">L'Apollonide</span></i></strong><span class="apple-converted-space"><i><span style="background: white; color: #333333; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"> </span></i></span><i><span style="background: white; color: #333333; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">è
esatto nella ricostruzione e insieme capace di estraniarsene, in grado di
restituire identità ai personaggi e abbracciarli in un unico corpo sognante, in
un terribile fine collettivo. E mentre fonde le soggettive visive,
mentali, acustiche, il film s'inerpica di fronte ai nostri occhi, rizomatico e
sprezzante (musiche contemporanee tra costumi d'epoca), nello spazio e nel
tempo, nei corpi e nelle menti.</span>”</i> <i><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #333333;">-- Giulio Sangiorgio </span></i><span class="apple-converted-space"><i><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #333333;">(<a href="http://www.spietati.it/">http://www.spietati.it</a>)</span></i></span></div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-46244327240591453542014-04-09T23:17:00.000+02:002014-04-09T23:17:56.125+02:00"NYMPHOMANIAC (VOL. I & VOL. II)" di Lars Von Trier<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq4PUEebvusbzEzhtOR3-2q8q4NSkRPYIlRGJHMZbvKXj7MTTLxMETJY-4C8L6g6Yx31ZZiqQRUClQTax4ypG7SbMpaFbK97az3RO9_AqYII_sGOiNUnxpvrZ1pV5OvvJ05aYfEZ-aLwc/s1600/nymphomaniac.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq4PUEebvusbzEzhtOR3-2q8q4NSkRPYIlRGJHMZbvKXj7MTTLxMETJY-4C8L6g6Yx31ZZiqQRUClQTax4ypG7SbMpaFbK97az3RO9_AqYII_sGOiNUnxpvrZ1pV5OvvJ05aYfEZ-aLwc/s1600/nymphomaniac.jpg" height="220" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<b>“Cari tutti, non dico
che sia stato facile, ma ora ho capito che non siamo e non saremo mai, simili. Io
non sono come voi, che scopate per avere conferme e potete benissimo rinunciare
a mettere dei cazzi dentro di voi. Io non sono come voi. Quello che volete voi,
è essere riempite. E non importa se da un uomo o da tonnellate di disgustosi
cazzi mosci. Non fa alcuna differenza. E io non sono per niente come voi. L'empatia
di cui parlate è una bugia perché tutti voi fate parte della polizia morale
della società il cui compito è di cancellare la mia oscenità dalla faccia della
terra...In modo che la borghesia non si senta offesa. Non sono come voi. Sono
una ninfomane e amo ciò che sono. Ma soprattutto amo la mia fica e la mia
sporca, lurida lussuria.”<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>*presenti spoiler</b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8Val0DmmMeEGFM80PbreCoDqDuTQ5Ovfvi7T9dFimXL_5tBSNYAT1zNmDbcEXyhBZbbXdG_tSn8NVhGMbHmYu5nYg-k8omU105kf8vGYZyF0i4f0TzI-ieXGPftPY0-7ul4gxd_qBVI8/s1600/nympho.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8Val0DmmMeEGFM80PbreCoDqDuTQ5Ovfvi7T9dFimXL_5tBSNYAT1zNmDbcEXyhBZbbXdG_tSn8NVhGMbHmYu5nYg-k8omU105kf8vGYZyF0i4f0TzI-ieXGPftPY0-7ul4gxd_qBVI8/s1600/nympho.jpg" height="200" width="200" /></a></div>
<b><i>“Forget about love”</i></b> recita la locandina del film. Ecco, non ci
fate caso. Non è vero. Perché Nymphomaniac nasconde <b>amore</b> in ogni sua parte. Certo, non l’amore delle commedie
romantiche, ma un amore sincero che è quello per la libertà individuale.
L’amore per chi non si merita amore, amore per l’oscenità, amore per tutta
quella parte dell’umanità, sconfitta, emarginata, messa da parte, ripudiata,
disprezzata. Per tutti quegli sconfitti dalla vita e dalla “terra malvagia” di
melancolica memoria. Amore per l’uomo, anzi per la donna, dimostrando ancora
una volta, se mai ce ne fosse bisogno, l’assurdità di certe accuse di misoginia
che troppe volte sono state rivolte al regista.<br />
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Del resto sono sempre
stati loro i protagonisti dei suoi film, degli antieroi… gente immorale, ma Von
Trier dimostra di amarli, quei suoi personaggi, di volerli difendere.
Sorprendentemente direi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
E’ vero, c’è anche
molto odio in questo “Nymphomaniac”. <b>Odio</b>
per quella società borghese che decide cosa va bene e cosa va male, cosa è
giusto e cosa è giusto e cosa sbagliato, le parole che si possono dire e quelle
che sono impronunciabili, chi merita rispetto e comprensione e chi no. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Von Trier non fa sconti e lo sappiamo. E’ “uno stronzo”
perché ti obbliga, o quanto meno ci prova a farti vedere le cose da un
angolazione diversa. In realtà, paradossalmente (ma anche no), Von Trier “il
cattivo” appare forse più “buono” ed onesto della stragrande maggioranza di
registi in circolazione. E con questa sua ultima opera, continua con passo
deciso il suo percorso di condanna e critica della <b>società</b>, ma lo fa ponendo sempre più attenzione all’<b>umanità</b>, alla gente che in quella
società c’è immersa e sta per naufragare, mostrando una sensibilità che ha
pochi eguali.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
E bisogna essere insensibili (o prevenuti) per non rendersi
conto che non siamo di fronte soltanto alla storia di una ninfomane. Il sesso,
la ninfomania sono solo tematiche di superficie di quella che appare come una
riflessione ben più profonda…<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Qui, però urge una premessa che forse avrei dovuto fare prima:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ritengo inopportuno o quantomeno assurdo parlare dei due
Volumi in cui è diviso questo film come di due oggetti separati. E’ vero, sono
diversissimi tra loro, quasi sembrano film diversi, ma sono legati
indissolubilmente e non hanno senso l’uno senza l’altro. Specialmente il Volume
I, non ha ragione di esistere senza la parte successiva.</div>
<div class="MsoNormal">
Perché effettivamente per tutto il Volume I sembra di
assistere alla storia di una ninfomane. La nostra Joe, che viene trovata da
Seligman distesa per terra in un vicolo buio. Presenta segni di percosse sul
volto, puzza di piscio e sembra stremata. Lui la invita a casa e lei gli confessa
di essere una peccatrice, una persona riprovevole. Così inizia il racconto di
Joe che ripercorre tutta la sua vita, svelando a Seligman il suo rapporto con
la sessualità. E lui sembra disposto a difenderla sin da subito.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Da ciò scaturisce una serie di splendidi dialoghi, uno
migliore dell’altro, che altro non sono che il dialogo interiore di Von Trier
con se stesso. Seligman incarna un lato del regista, Joe un altro… O forse Joe
è quello che Von Trier è e Seligman ciò che vorrebbe essere (Seligman di fatto
significa “uomo felice”). Oppure l’esatto contrario. Chi può dirlo? Un po’ come
era per Justine e Claire in Melancholia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Il modo, però, in cui Joe racconta la sua vita sessuale è
subito spiazzante…<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Il sesso viene privato di qualsiasi connotato sensuale,
passionale… sembra tutto frutto di un calcolo matematico. Non c’è erotismo. Il
racconto è freddo come un trattato anatomico e la lunga sequenza di cazzi
rifilatici sembra voler proprio spingere verso questa prospettiva.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Discorsi filosofici, sequenze di Fibonacci durante i
rapporti sessuali… la seduzione paragonata alla pesca. Ma c’è spazio allo
stesso tempo per la dolcezza delle molte sequenze che vedono Joe assieme al
padre, figura eterea… che poi in un capitolo successivo ci viene rivomitata in
faccia con estrema spietatezza, in un clima ben diverso da quello colorato ed
idilliaco dei primi ricordi della ragazza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
In tutto questo, però, continua a non essere ben chiaro dove
il regista voglia andare a parare. Serve allora il volume successivo per
rendere tutto più chiaro.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Il sesso diventa ancora più estremo, osceno, perverso.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ma il sesso è soltanto la punta di dell’iceberg di tutta
quella massa di cose che la società provvede a giudicare e quindi fare oggetto
di censura e condanna. Von Trier non ci sta, non lo tollera.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Bisogna togliere di mezzo il sesso come lo vuole la morale
comune e creare un’apologia dell’<b>oscenità</b>
che è un’apologia di tutto ciò che è sbagliato. Per questo dico che è un film
pieno d’amore. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Esemplare in questa ottica la scena del “pedofilo” ed il
dialogo seguente.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b><i>“No, stammi a sentire – attacca Joe -
stiamo parlando di un uomo che ha avuto successo nel reprimere i suoi
stessi desideri. Che mai prima d'ora aveva avuto un'esperienza simile, almeno
finché non l'ho costretto io. Ha vissuto una vita piena di privazioni e non ha
mai ferito nessuno. Credo che sia una cosa ammirevole.”<o:p></o:p></i></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><i>“Non importa quanto ci provi, ma non ci vedo niente di ammirevole nella
pedofilia.” Le risponde Seligman<o:p></o:p></i></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><i>“Perché stai pensando a quel 5%, circa che fa del male ai bambini. Il
restante 95% non pratica al di fuori della propria fantasia. Pensa alla loro
sofferenza. La sessualità è una delle forze più grandi dell'umanità. Nascere
con una sessualità proibita deve essere un'agonia. Un pedofilo che vive tutta
la vita con la vergogna per i suoi desideri, ma che non fa niente per metterli
in pratica, si merita una cazzo di medaglia.<o:p></o:p></i></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><i>Ma c'era un altro motivo per la mia comprensione, che ti appare così
misteriosa...Ho visto un uomo che stava portando la mia stessa croce.
Solitudine. Eravamo entrambi sessualmente reietti.”<o:p></o:p></i></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><i><br /></i></b></div>
<div class="MsoNormal">
Ecco, forse è la scena più bella che mi sia capitato di
vedere al cinema di recente, che può essere presa come manifesto del cinema di
Lars Von Trier. Cosa fa Lars? Prende con coraggio un tema scabroso come quello
della pedofilia, un tema su cui siamo abituati a schierarci a prescindere,
senza se e senza ma e ce lo fa vedere da un’altra angolazione. E’ “provocazione
fine a se stessa”? Per me è ben altro… è chiaro segno di sensibilità. E forse
così potente Von Trier non lo era mai stato.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Poi si può dire di tutto e di più. Si può stare a discorrere
su quanto fosse opportuno spingersi con la telecamera a pochi passi dalle
natiche di Charlotte Gainsbourg mentre si fa frustare, oppure mostrarci in
primo piano due cazzi neri eretti. Ma mi sembrano discorsi da due soldi di
fronte all’immensità di questa opera, di fronte ad una portata simbolica di
tale grandezza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ed uso il termine “simbolica” perché il racconto di Joe è
ben lontano da un taglio documentaristico, malgrado il realismo delle scene. Lo
stesso Seligman non ci crede. Troppe coincidenze. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
E potremmo anche stare a parlare ancora della grandezza di certe
scene, della fotografia a tratti suggestiva, a tratti freddissima…o della
colonna sonora magnifica che spazia dall’Heavy metal dei Rammstein a Bach.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ma l’impressione è che non riusciremmo mai ad inquadrare a
pieno questa pellicola, che merita assolutamente di essere riguardata e
riguardata ancora.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
E’ uno dei migliori film degli ultimi anni. Basta con i
discorsi.<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Bang!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl8hDeMtmZ3u1iLKV0IWaDFX2ZFrfJrozFEyU38i0_TQ4IEDJ3vqWBYxm76tj8pMonfsFN3bt-LTESyeXvkxO2yuQPc21VUzzQlBGDg91vubQsIAT0WPL87VxR2iCBibmFTEe4EGZgq88/s1600/lars-von-trier-nymphomaniac.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl8hDeMtmZ3u1iLKV0IWaDFX2ZFrfJrozFEyU38i0_TQ4IEDJ3vqWBYxm76tj8pMonfsFN3bt-LTESyeXvkxO2yuQPc21VUzzQlBGDg91vubQsIAT0WPL87VxR2iCBibmFTEe4EGZgq88/s1600/lars-von-trier-nymphomaniac.jpg" height="221" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXGcepqSI2xY-09prPt2v4d9yFkWCdC0DVtRzwqiG8qzE2U0hyphenhyphenaBhcTAYYl4wDyo9MrtaGMu4wj6sRdtkU2JDvMxS8WBTydtPOhS0IsHgAFmLINyoMkN5yQYjlfNT0ruHzHl7jTr74_5Q/s1600/lars-von-trier-nymphomaniac-vol-i-e-ii-L-2VpWoM.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXGcepqSI2xY-09prPt2v4d9yFkWCdC0DVtRzwqiG8qzE2U0hyphenhyphenaBhcTAYYl4wDyo9MrtaGMu4wj6sRdtkU2JDvMxS8WBTydtPOhS0IsHgAFmLINyoMkN5yQYjlfNT0ruHzHl7jTr74_5Q/s1600/lars-von-trier-nymphomaniac-vol-i-e-ii-L-2VpWoM.jpeg" height="221" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFEZ-mmfD1vkUDb3nn8HKtgeVRC8wOoTABMkbzQwTuLIbj9dzlTD873Xn5A6Er-mcWZnCDhu_FBXeCwkSOy4fPP4Z2jc9BqvVnJfK8SPu72Znnjo80y-TPif2376zKijudnQvwzqSUvbU/s1600/NYMPHOMANIAC+VON+TRIER.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFEZ-mmfD1vkUDb3nn8HKtgeVRC8wOoTABMkbzQwTuLIbj9dzlTD873Xn5A6Er-mcWZnCDhu_FBXeCwkSOy4fPP4Z2jc9BqvVnJfK8SPu72Znnjo80y-TPif2376zKijudnQvwzqSUvbU/s1600/NYMPHOMANIAC+VON+TRIER.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOiROa5M8hdyyhAbKY_hePrBGFE4LbAClN4iNxPKKE8VWRpRtBfG9UeQNv21aLepvVl172Gl0JKvvG1WplzDCWN5hD6yUu3fsVB7iYyozLqYN0eBtXeb2pIO6_BEkCAK-9moSRwEoAO2E/s1600/nymphomaniac-slide.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOiROa5M8hdyyhAbKY_hePrBGFE4LbAClN4iNxPKKE8VWRpRtBfG9UeQNv21aLepvVl172Gl0JKvvG1WplzDCWN5hD6yUu3fsVB7iYyozLqYN0eBtXeb2pIO6_BEkCAK-9moSRwEoAO2E/s1600/nymphomaniac-slide.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-52293261283649763012014-03-29T14:32:00.003+01:002014-03-29T14:32:58.347+01:00"KOTOKO" (2011) di Shinya Tsukamoto.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWkvMqvit92eXy3BawKnxw4mImAxkhmEZfD80I-lN0-xATGn6ov4IXRxVi4gIVYnkLW0uHzjTlChd0XTTl_tATFSYFzVJxpr7jufAxv_U3RtwaF6brsXOmPm28coh4w_woDjyDXEMq6OU/s1600/KOTOKO+tsukamoto15.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWkvMqvit92eXy3BawKnxw4mImAxkhmEZfD80I-lN0-xATGn6ov4IXRxVi4gIVYnkLW0uHzjTlChd0XTTl_tATFSYFzVJxpr7jufAxv_U3RtwaF6brsXOmPm28coh4w_woDjyDXEMq6OU/s1600/KOTOKO+tsukamoto15.jpg" height="225" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Ancora una volta, come nel caso dello splendido <a href="http://frammenticinemavittoriomorelli.blogspot.it/2013/10/daisy-diamond-2007-di-simon-staho.html">“Daisy Diamond”</a>, è la storia di una giovane madre in difficoltà ad entusiasmarmi e
colpirmi nel profondo. Sono film simili per tematica, questo bellissimo “Kotoko”
di Shinya Tsukamoto e l’altro capolavoro firmato Simon Staho. </div>
<div class="MsoNormal">
Film fatti di
lacrime, sangue, degradazione morale e psichica.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Kotoko ama suo figlio. Forse è l’unica cosa che ama ancora
nella vita. Nonostante i pianti incessanti, le grida che non le danno pace.
Nonostante non si senta all’altezza di essere madre. Nonostante non ne abbia la
forza. Piange il figlio e così piange anche lei.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Ma Kotoko è instabile mentalmente. E’ pazza. Soffre di allucinazioni visive che la portano a vedere in maniera doppia
chiunque la circondi, perché di ognuno vede anche la controparte malvagia che
tenta di aggredirla.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Di conseguenza la sua vita è immersa nel terrore. I fantasmi
che la circondano la ossessionano, la torturano e così si mette a lottare
contro le ombre, a gridare per le strade.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Solo quando canta, non vede doppio. E solo il figlio è sempre
uno soltanto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Si taglia le braccia non per morire, ma “per vedere se le è
ancora concesso di vivere”. Sono in quei momenti, così intensi, che quelle
lacrime si mischiano al sangue e le immagini si fanno più cupe. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCfkPc_zxmZ1Nb6sAVHjPTX-F0ObygUHJlkdkwpvTOyipXgJBWVacwFS588jDPDABtuizTEN6X9eb1ys-DQ_tbQ62edjQegtfT16l1YBxOo_zbaYztLXZP9b3s8Ers0qiEcSt8CcSetNg/s1600/2lw652x.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCfkPc_zxmZ1Nb6sAVHjPTX-F0ObygUHJlkdkwpvTOyipXgJBWVacwFS588jDPDABtuizTEN6X9eb1ys-DQ_tbQ62edjQegtfT16l1YBxOo_zbaYztLXZP9b3s8Ers0qiEcSt8CcSetNg/s1600/2lw652x.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
Quella di Kotoko appare pertanto come una progressiva
discesa agli inferi, con un biglietto di sola andata. Prima le viene strappato
il figlio dagli assistenti sociali (ed affidato alla sorella), perché ritenuta
incapace di fare la madre. Poi incontra lo scrittore Tanaka (interpretato dallo
stesso Tsukamoto). Il rapporto amoroso che si crea tra i due è perverso. Lo
scrittore infatti prova a salvarla e si offre di diventare bersaglio dei suoi
istinti violenti. Così Kotoko non si taglia più le braccia, ma comincia a
massacrare di botte Tanaka.</div>
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ma appena inizia a stare meglio, lo scrittore sparisce dalla
sua vita. Per la giovane donna è il colpo del k.o…<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Un film che definire disturbante è riduttivo. Inquietante,
straziante, però sempre molto intenso ed a tratti veramente poetico. E’
straordinario il modo in cui Tsukamoto riesce a sviluppare quel mix tra
violenza e dolcezza, tratto distintivo di gran parte del cinema orientale ( e
motivo per cui lo amo così tanto). <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Riesce con una regia curatissima e mai banale, ad alternare
sequenze crudeli, amorali e di sofferenza estrema (scendendo anche nello splatter) ad
altre di assoluta dolcezza e poesia. Come i molti momenti in cui Kotoko canta,
oppure quelli in cui gioca sorridente con il figlio. Solo in quei momenti, la
telecamera digitale di Tsukamoto si calma, comincia a muoversi più lentamente,
le riprese si fanno meno frenetiche, i tono cupi lasciano spazio alla luce,
ai colori. E forse è proprio quell’attenzione agli aspetti cromatici che
colpisce di più. C’è spazio per il “bianco vuoto dell’anima”, l’azzurro della
pace, il rosso della passionalità, il blu violetto della malinconia, il verde
che da speranza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Gli incubi si fanno
più lontani, ma è questione di pochi attimi, perché poi ritornano ancora più
spietati ed opprimenti. Forse la condanna è definitiva e non basta una danza
liberatoria a cambiare il proprio destino.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Si vaga quindi tra il reale e l’onirico, tra i sogni e gli
incubi. Ci si commuove e poi ci si sente pugnalati dritti al cuore in uno
spiazzante caleidoscopio di emozioni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Fino al finale incredibilmente bello.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
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<br /></div>
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
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<br />
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<br />
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<br />
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsbaSwoIjtvYYIZb-N1RuCfB39Osuw1bNecXxXlL6EKcRiMrIAd2zzbcVewtkuQcTnb61PR0kEs8Xycwv3OuuigIJdx49Ti1afhjtstCm8rMF9e35OEIGpGvIEgJcvCXgg8jyr4Nakxrs/s1600/KOTOKO+tsukamoto20.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsbaSwoIjtvYYIZb-N1RuCfB39Osuw1bNecXxXlL6EKcRiMrIAd2zzbcVewtkuQcTnb61PR0kEs8Xycwv3OuuigIJdx49Ti1afhjtstCm8rMF9e35OEIGpGvIEgJcvCXgg8jyr4Nakxrs/s1600/KOTOKO+tsukamoto20.jpg" height="225" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-31336664808552878392014-03-29T13:49:00.000+01:002014-03-29T13:55:05.923+01:00"SHELL" (2012) di Scott Graham<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI9TWN8ov8cq9V57RgNP3KfIUNQuEYqzaC6ElH6zl5uGBfD7XNrBK5rw1z3XTP7v6wpeHcbF8-zhMejoJvYSBD1tQc1OgCZuPkKTBGOiN20Xs6y50LKtU2gXZNPOTg1HjAIT9-F0jr2Fc/s1600/shell+graham.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI9TWN8ov8cq9V57RgNP3KfIUNQuEYqzaC6ElH6zl5uGBfD7XNrBK5rw1z3XTP7v6wpeHcbF8-zhMejoJvYSBD1tQc1OgCZuPkKTBGOiN20Xs6y50LKtU2gXZNPOTg1HjAIT9-F0jr2Fc/s1600/shell+graham.jpg" height="166" width="400" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI9TWN8ov8cq9V57RgNP3KfIUNQuEYqzaC6ElH6zl5uGBfD7XNrBK5rw1z3XTP7v6wpeHcbF8-zhMejoJvYSBD1tQc1OgCZuPkKTBGOiN20Xs6y50LKtU2gXZNPOTg1HjAIT9-F0jr2Fc/s1600/shell+graham.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Solitudine soffocante. Desolazione totale. Quella delle “highlands”
scozzesi, di quella stazione di servizio Shell in mezzo al nulla, di Shell
stessa, la protagonista, che in quella stazione di servizio ci abita, così
lontana dal resto del mondo, dalla vita, dalla vitalità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il grigio dei paesaggi è il grigio dell’anima.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>“Sei bella stasera”</b>. Ogni tanto passa qualcuno. Per mettere
benzina. Poi se ne va.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>-“Shell come la stazione di servizio”?<o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>-“No, Shell come l’unica cosa bella che trovate nel mare”.</b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ed il cielo è sempre più cupo. Non è che ci sia tutta questa
differenza tra il giorno e la notte. Si sente il rumore del vento. Il tintinnio
della pioggia. Ed il silenzio che ci disturba. Il silenzio della noia, della
vita uguale. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ma in quel silenzio si riesce ad avvertire il grido di
rabbia di Shell. Un grido silenzioso, certo. Improgionato dentro il corpo,
eppure così palpabile. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>“A volte non vediamo nessuno per settimane, ma non importa”.<o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">17 anni, contatti sociali ridotti all’osso, a scuola c’è
andata soltanto nei primi anni di vita. Poi ha vissuto soltanto con il padre.
Lui l’ha istruita, lui soltanto si è preso cura di lei. La madre è morta quando
era piccola…<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Fredda, struccata, estraniata, eppure in procinto di
sbocciare finalmente come un fiore, con tutta la sua sensualità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Desiderosa di libertà. Vogliosa di vivere. Ma incapace di
muoversi, di allontanarsi dal padre epilettico che ha così bisogno di lei.
Incatenata, quindi. Ad un’esistenza che si fa fatica a chiamare vita.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBktuAXG7I2DUxmliwpw_FQ0OQWqOe0SND5h2zLW5y3DXqwWvfOjojXJDmjQcgyv4bEG66yV4K0Rt8y3-sI5KT5uDFsqlB-hTzhwKzCdxlAtu8eOJ6RSR4gUPhyphenhyphenXjSN8AjjE6t8eRFA0E/s1600/shell+graham5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBktuAXG7I2DUxmliwpw_FQ0OQWqOe0SND5h2zLW5y3DXqwWvfOjojXJDmjQcgyv4bEG66yV4K0Rt8y3-sI5KT5uDFsqlB-hTzhwKzCdxlAtu8eOJ6RSR4gUPhyphenhyphenXjSN8AjjE6t8eRFA0E/s1600/shell+graham5.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRY-kYOmRmXxv9wKK6mk5VVf0JRXFTs_QpDY-wCcL1REiwR_7GgoysQ7VvmnISaNFBSW9YNzucmFLMLXggmry5dsO94gvm_7EmXXHfLLRG3mT0UifwYX5jMGoeRRy3CEnor2qyZZNwgF4/s1600/shell+graham12.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRY-kYOmRmXxv9wKK6mk5VVf0JRXFTs_QpDY-wCcL1REiwR_7GgoysQ7VvmnISaNFBSW9YNzucmFLMLXggmry5dsO94gvm_7EmXXHfLLRG3mT0UifwYX5jMGoeRRy3CEnor2qyZZNwgF4/s1600/shell+graham12.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBEIf81g8QQDyosH_jNmctoyAno6_QS70jd5Eyg8K2x-racGxLB4tKX_kX-DcP0SVi9n4-4ZJ_qOSTzY_bE5wYXNBZ-mGPlVcGnh4alrjQconcnCB0TfrhtkeUTvGgr1eGPJrWFdkydDY/s1600/shell+graham20.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBEIf81g8QQDyosH_jNmctoyAno6_QS70jd5Eyg8K2x-racGxLB4tKX_kX-DcP0SVi9n4-4ZJ_qOSTzY_bE5wYXNBZ-mGPlVcGnh4alrjQconcnCB0TfrhtkeUTvGgr1eGPJrWFdkydDY/s1600/shell+graham20.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>“Ti amo”</b>, le dice il padre. <b>“Ti amo”</b> gli dice lei a sua
volta.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">A chi dovrebbe dirlo?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Non c’è azione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Non c’è pathos.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Solo gesti quotidiani. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">La loro lentezza. La loro pesantezza.
La loro inutilità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Basta un paio di jeans regalati, un nuovo libro lasciato per
sbaglio alla stazione di servizio da parte di uno dei tanti clienti, a scalfire
quella quotidianità così ripetitiva.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Forse la vita può cambiare. Ecco, pertanto, che quei rari
contatti con il resto del mondo, rappresentato soltanto dagli occasionali
automobilisti di passaggio, diventano per shell come ossigeno. La spingono a
confrontarsi con se stessa, con i suoi reali desideri. E così comincia il suo
viaggio di formazione, mentre continua a stare ferma nello stesso luogo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>-“Dovremmo prendere un cane”.<o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>-“Assicurati che sia zoppo, così non può fuggire”.<o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Bellissimo questo primo lungometraggio di Scott Graham,
vincitore al Torino Film Festival nel 2012.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Film difficile. E soprattutto difficile da descrivere. Quasi
impossibile trasmettere a parole ciò che ti fa provare. Un film diverso.
Minimalismo estremo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Sembra che <span style="background-color: white; line-height: 115%;">Graham</span> voglia ridurre<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #505050; line-height: 115%;"> </span><span style="background-color: white; line-height: 115%;">al minimo i sussulti eppure
riesce ad emozionare, grazie ad una fotografia splendida e perfettamente in
linea con lo stato d’animo dei protagonisti ed una sceneggiatura scarna,
essenziale, ma allo stesso tempo potente. Poche frasi, ma capaci di colpire in
profndità.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Quello
di cui ci parla è una storia sbagliata. Di un padre ossessivamente protettivo
nei confronti della figlia. Egoista nel suo voler tenersela tutta per se. Lui
ha soltanto lei. Lei soltanto lui. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Un
amore sbagliato, malato, eppure
comprensibile e quindi incondannabile. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Una
storia di falliti, di antieroi. Di gente sconfitta dalla vita. Definitivamente?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Chi
può saperlo?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ma menomale
esistono registi che trovano il coraggio di affrontare storie del genere.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Perché
diciamoci la verità, in fondo lo sappiamo tutti bene che le conchiglie non
sono, come dice Shell, le cose più belle che ci sono in mare.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Sono
in realtà piccole cose insignificanti, tutte simili tra loro, gettate in qua e
la dalle onde.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Talvolta
invisibili sulla spiaggia e quindi calpestate.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Fragili</span></span><br />
<span style="background-color: white; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">ed incapaci di andare dove vogliono.</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 8.5pt;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigxLM2pOTdmJTdP0SKGwLiVGNqNUkHO5mOSDly4Qq1sBdsRhUmtmvHKt2MJTFIPR1YYrLajygMyj5XF7ofatTG97a4CLjZ5IVcHT-Vx_ZjV3ey6rs_w0CcZYVzoIymSYaY69MKw7yI94w/s1600/shell+graham2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigxLM2pOTdmJTdP0SKGwLiVGNqNUkHO5mOSDly4Qq1sBdsRhUmtmvHKt2MJTFIPR1YYrLajygMyj5XF7ofatTG97a4CLjZ5IVcHT-Vx_ZjV3ey6rs_w0CcZYVzoIymSYaY69MKw7yI94w/s1600/shell+graham2.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<span style="text-align: center;"> </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzjy4R4YiOdrNXwhX6yj_MC98SIaFfolDZYkOGsKIWBoiNeFAIn6UW0n3w91-Qf6oJvOLxnwGde9J-8FhoIT7vAwxfyOp4pkw53tWkNZEE2yB_ST87dHM2cJUu9GHMwBs5szMs5h2ExVs/s1600/shell+graham4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzjy4R4YiOdrNXwhX6yj_MC98SIaFfolDZYkOGsKIWBoiNeFAIn6UW0n3w91-Qf6oJvOLxnwGde9J-8FhoIT7vAwxfyOp4pkw53tWkNZEE2yB_ST87dHM2cJUu9GHMwBs5szMs5h2ExVs/s1600/shell+graham4.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_lP2VOh_p7fCQx2pQTmal6dwuJJx65F9zjl3_C-tOF7DRo2NBkIvZIDjUrAu6bhzjYh_Un6qvCh1YemQXXMCkPK7pYUemEc04NBg9Y9bkcVcRBxEu82UlnwUSzxloJw_DuH9RpoGnEy4/s1600/shell+graham6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_lP2VOh_p7fCQx2pQTmal6dwuJJx65F9zjl3_C-tOF7DRo2NBkIvZIDjUrAu6bhzjYh_Un6qvCh1YemQXXMCkPK7pYUemEc04NBg9Y9bkcVcRBxEu82UlnwUSzxloJw_DuH9RpoGnEy4/s1600/shell+graham6.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVR14IKRmvJplDui-cQdrk0SW8DRKIrrVRocJEsMEDyvfRpaq6sE4hgBp3QODukSQcqT8yfrR5HCEPyc3V7MheOY_1k24HiFg6F44_jzUoztheZKDBL0Z7fbzfPJQO_3t-wu3cx9Ym-YQ/s1600/shell+graham7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVR14IKRmvJplDui-cQdrk0SW8DRKIrrVRocJEsMEDyvfRpaq6sE4hgBp3QODukSQcqT8yfrR5HCEPyc3V7MheOY_1k24HiFg6F44_jzUoztheZKDBL0Z7fbzfPJQO_3t-wu3cx9Ym-YQ/s1600/shell+graham7.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6bXmzoaq1mnViqYI-ezqaQlqcGtk6d4smX1vJ4T05cqPqE5_n2FD2BCXs_1XOaSPe9x5OaaMmTwd0k2s0-H_zYXMdXLshMS4iSqKcSX2IPKKDBsroMiLKeNUIdI-CvBhfx4vd_laeT_o/s1600/shell+graham9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6bXmzoaq1mnViqYI-ezqaQlqcGtk6d4smX1vJ4T05cqPqE5_n2FD2BCXs_1XOaSPe9x5OaaMmTwd0k2s0-H_zYXMdXLshMS4iSqKcSX2IPKKDBsroMiLKeNUIdI-CvBhfx4vd_laeT_o/s1600/shell+graham9.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_G4RCunWb_35OBRYipqMyjgWP1czJiVy61zgKLRk7qCcgkvufRRDgK1xPTaPSKxu_9ixjjRoObErCdjZ9aV1f21_Hu0hycZmkbFf_2FOPj-JSAO2Hne4RKDDT2jGBZdrdDcWOSNRV_FA/s1600/shell+graham10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_G4RCunWb_35OBRYipqMyjgWP1czJiVy61zgKLRk7qCcgkvufRRDgK1xPTaPSKxu_9ixjjRoObErCdjZ9aV1f21_Hu0hycZmkbFf_2FOPj-JSAO2Hne4RKDDT2jGBZdrdDcWOSNRV_FA/s1600/shell+graham10.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdOTOJnsNW96ZRcwV55cfIkf7spPGqffQfU-X-Fz8vu40F2RbY_5dJAjXWeOBl46NixnzfGzVmEa2liFOLxkbpHlJIT4hMPb87Lwn91ycsJ8Ke7unzCmkbcnLpqso9luyeGRR-b2av3hI/s1600/shell+graham11.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdOTOJnsNW96ZRcwV55cfIkf7spPGqffQfU-X-Fz8vu40F2RbY_5dJAjXWeOBl46NixnzfGzVmEa2liFOLxkbpHlJIT4hMPb87Lwn91ycsJ8Ke7unzCmkbcnLpqso9luyeGRR-b2av3hI/s1600/shell+graham11.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
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<span style="background-color: white; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<!-- Blogger automated replacement: "https://images-blogger-opensocial.googleusercontent.com/gadgets/proxy?url=http%3A%2F%2F4.bp.blogspot.com%2F--xKpaIUXv78%2FUza9hcWIcCI%2FAAAAAAAAFd0%2FgabHTfyekm8%2Fs1600%2Fshell%2Bgraham.jpg&container=blogger&gadget=a&rewriteMime=image%2F*" with "https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI9TWN8ov8cq9V57RgNP3KfIUNQuEYqzaC6ElH6zl5uGBfD7XNrBK5rw1z3XTP7v6wpeHcbF8-zhMejoJvYSBD1tQc1OgCZuPkKTBGOiN20Xs6y50LKtU2gXZNPOTg1HjAIT9-F0jr2Fc/s1600/shell+graham.jpg" -->Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-44499194540408429012014-03-12T20:48:00.000+01:002014-03-13T09:25:18.096+01:00"KYNODONTAS" (2009) di Giorgos Lanthimos<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqU3YDlULSN48KXuAREsRnQn_DMCtLCqk5PRuqgnbjTQwDsNCp0_XX2Ao66OE61Ta5JtxroRC-bV87bVjzjaxlHvds_Nn2EXbJMWxj3tNNc73CwPsoT2w6gHIf4IoCxkTq22mFQgk6_EI/s1600/kynodontas2009.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqU3YDlULSN48KXuAREsRnQn_DMCtLCqk5PRuqgnbjTQwDsNCp0_XX2Ao66OE61Ta5JtxroRC-bV87bVjzjaxlHvds_Nn2EXbJMWxj3tNNc73CwPsoT2w6gHIf4IoCxkTq22mFQgk6_EI/s1600/kynodontas2009.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
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ed il Mare? Il mare è una sedia in pelle con i braccioli di legno, l’Autostrada
è un vento molto forte, il telefono una saliera, il fucile è un meraviglioso uccello bianco, gli zombie sono fiori gialli… I nomi? Anche quelli non esistono. Solo “padre”, “Madre”,
“fratello”, “sorella maggiore”, Sorella minore”… ed il telefono, la radio, la
televisione…non si sa cosa sono. I gatti, poi, sono animali pericolosissimi
capaci di sbranare gli uomini, per questo non bisogna assolutamente uscire in
giardino da soli... Soltanto quando il canino destro o quello sinistro
cadranno, i figli saranno pronti a lasciare la casa dei genitori e ad esplorare
il mondo. Ma prima di quel giorno nessuna libertà è concessa, nessuna
stravaganza.</div>
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Così vivono i tre fratelli di “Kynodontas”, segregati in una
villa in campagna dal severo padre, per proteggerli dal mondo esterno, dalle
infezioni, dagli esseri umani. Non hanno il minimo contatto con il resto dell’umanità.
Il linguaggio è modificato ad hoc, la loro vita è strettamente controllata. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Sono prigionieri, in pratica. Prigionieri inconsapevoli, ma pur
sempre prigionieri. Incatenati, costretti ad una vita assurda. Piatta. Senza
scopo. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
La pellicola di Giorgos Lanthimos (primo approccio del sottoscritto al cinema greco contemporaneo) è un qualcosa di estremamente
straziante. Un film che fa male, molto male. Forse troppo, mettendo davvero a
dura prova lo spettatore. Parlando in prima persona, per quasi tutta la durata
della pellicola, sono stato combattuto tra l’interrompere la visione o il
mandarla avanti. Alcune sequenze sono difficilmente tollerabili, e dopo la
scena del gatto (impossibile da dimenticare), sinceramente, la tentazione di
spegnere tutto, dentro di me è stata veramente grossa. Ma attenzione, non
fraintendetemi: non è ciò che si vede sullo schermo che ci disgusta, ma ciò che
non si vede. Il sangue è presente, è vero, ma la vera violenza è soprattutto
psicologica. Ed il tipo di regia in questo senso è perfetto. Una regia
minimale, fredda, chirurgica. Il bianco delle pareti quasi acceca e rende il
tutto ancora più disturbante.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
I tre fratelli non sembrano neanche persone. Anche tutte le
loro emozioni sono molto contenute. La maggior parte delle emozioni, a dir la verità, probabilmente non sanno nemmeno cosa sono. Sono adulti, ma in fin dei conti sono bambini. Ingenui. Stupidi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Estremamente disturbante anche il modo in cui viene trattata
la sessualità. Non c’è passione, non c’è desiderio. Il sesso sembra anch'esso
un qualcosa di artificiale. Fatto sotto ordine dei genitori, oppure fatto
soltanto in cambio di un piccolo regalo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Poi ovviamente, per esigenze di trama, entra in scena l’elemento
disturbatore, quella piccola perturbazione in grado di far esplodere a poco a
poco il caos e dunque far crollare l'intero sistema autoritario creato dal pater
familias… Ed il bello è che questo elemento è il cinema. Saranno infatti le
vhs di “Rocky Balboa” e de “Lo Squalo” a mostrare alla sorella maggiore l’esistenza
di tutto un altro mondo. Un mondo dove le persone si chiamano per nome,
combattono per i loro sogni, si amano.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Lì comincia la “ribellione” della ragazza portata avanti con
i pochi mezzi a propria disposizione. E nella bellissima scena del ballo emerge
potentissimo il desiderio di libertà… Una scena che, partendo da una situazione
piuttosto ridicola, si fa poi estremamente intensa e non può non arrivare al
cuore, seppur in maniera “silenziosa”. Da lì è tutto un ‘crescendo’ di pathos
che culmina in un finale criptico, anch’esso straziante, ma perfettamente in
linea con ciò che è stato il film sino a quel momento.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Quel che resta allo spettatore è un tipo di dolore che ci
vuole un po’ a metabolizzare, ma l’impressione comunque di aver assistito ad una pellicola importante, dalla disarmante carica simbolica, diversa dalla grandissima
maggioranza dei film che capita di vedere. Un film coraggioso nel trasmettere
un messaggio sociale e politico, dando al tutto una sembianza surreale, quando in verità ci
rendiamo conto che è tutto molto più reale di quanto ci possa sembrare. Una
tragedia gelida e spietata che ti penetra dentro ed ho la sensazione che ci metterà un
po’ di tempo a lasciarmi in pace. Se poi mi è piaciuta o meno, sinceramente
devo ancora capirlo… Ciò che è sicuro è che porterò avanti questa mia esplorazione
del cinema greco, con l’intenzione
magari di ritornare in futuro su questo film, per ulteriori riflessioni.<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Adesso, preferisco lasciar tempo ai sentimenti di fare il
proprio corso.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-73935695069583678482014-03-09T23:21:00.000+01:002014-03-09T23:36:21.606+01:00"HER"/ "LEI" di Spike Jonze (2013)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZXHndk_GmiQSR-Zmr6GQnNtPJgXxVegotNUGYOMI4saFi7tXWu6uN6DTie_XIZHw18xODBebpkLjT1h0LsGwdk2DVVldyqt-FviAK0WMwrAbllvdQ18RNsrzYkTp2W0JC-CWrRdcj7S4/s1600/her-trailer-spike-jonze.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZXHndk_GmiQSR-Zmr6GQnNtPJgXxVegotNUGYOMI4saFi7tXWu6uN6DTie_XIZHw18xODBebpkLjT1h0LsGwdk2DVVldyqt-FviAK0WMwrAbllvdQ18RNsrzYkTp2W0JC-CWrRdcj7S4/s1600/her-trailer-spike-jonze.jpg" height="265" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Premessa: Da quando è stato inventato il cinema, quante
storie, storielle, “storielline” d’<b>amore</b> saranno state raccontate sul grande
schermo? Eppure ogni tanto arriva un regista come Spike Jonze, i cui migliori
lavori sin qui sono stati videoclip e quel bellissimo cortometraggio “I’m here”,
che ti tira fuori un film di questa portata, che nella sua “leggerezza” sa
raccontare l’amore da una prospettiva nuova ed originale e lo fa toccando
tematiche profonde, universali, con sprazzi di genuina <b>poesia</b>. Voglio dirlo. E subito:
“Her” non sarà un capolavoro, ma è sicuramente una delle pellicole più
interessanti ed emozionanti dell’anno. Io semplicemente…l’ho amato. Mi è entrato
nel cuore e si è già guadagnato il suo posticino, lì accanto ad un film come “Se
mi lasci ti cancello”. Credetemi, il paragone ci sta tutto. Come il gioiellino
targato Michel Gondry, anche questa ultima pellicola di Jonze prende spunto
attorno ad un’idea fantascientifica ed elabora poi una complessa riflessione
sull’umanità e sui rapporti interpersonali di pregevole fattura, destinata a
diventare un “cult” tra i romanticoni come il sottoscritto. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
“A Spike Jonze Love Story” recita la locandina del film,
ma l’appellativo di storia d’amore è davvero limitativo per un film del genere.
Sin dai primi fotogrammi, infatti, appare chiaro che si tratta soprattutto di
un film sulla <b>SOLITUDINE</b>, sul <b>bisogno di “contatto umano</b>”. Che attenzione, non
è soltanto la solitudine dell’uomo in un mondo sempre più tecnologizzato e
disumanizzato, di cui si è tanto parlato. Theodore Twombly, il protagonista, con
la sua sensibilità, la sua fragilità intrinseca, la sua difficoltà nel
relazionarsi agli altri, nel gestire le emozioni, le proprie e quelle di coloro
che gli stanno attorno, sarebbe stato solo anche senza le macchine, anche
cinquant’anni fa, sessanta, settanta… Un piccolo antieroe, un signor nessuno,
come tutti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeZEOiSaQawEhSdx7-J6WalFBu-Xg4miE_UUm9P57rzoWl6qdEIFKBcFubNW5GSFBwkSvcGmO6CpDkqRmQ_sWaPqeqRbGHlA_stz64C2HhYDKZ7vx_JlJrkCJMuzPYEiFWuQz6C-G9P90/s1600/her-678058l.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeZEOiSaQawEhSdx7-J6WalFBu-Xg4miE_UUm9P57rzoWl6qdEIFKBcFubNW5GSFBwkSvcGmO6CpDkqRmQ_sWaPqeqRbGHlA_stz64C2HhYDKZ7vx_JlJrkCJMuzPYEiFWuQz6C-G9P90/s1600/her-678058l.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifylcx9IY-bYkYfQ_52l7Rf3M2fMvv8OS2G7wY5i6OeKJERlugckkH0yXqAJCXTznAKNIjHZD6FGs1iTIBPR2pIdNODnirZlBlG-0W-NWCodRxDMeWD5jykaU-PfjLIago_LmbT7rx2bo/s1600/tumblr_mxxjcgiGX81seyhpmo1_1280.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifylcx9IY-bYkYfQ_52l7Rf3M2fMvv8OS2G7wY5i6OeKJERlugckkH0yXqAJCXTznAKNIjHZD6FGs1iTIBPR2pIdNODnirZlBlG-0W-NWCodRxDMeWD5jykaU-PfjLIago_LmbT7rx2bo/s1600/tumblr_mxxjcgiGX81seyhpmo1_1280.jpg" height="180" width="320" /></a>Lo vediamo vagare per la città, in preda alla malinconia. Di
mestiere scrive lettere a mano per gli altri (o meglio, le detta ad un computer
che le scrive per lui) ed è bello vedere come in ognuna ci mette tutto se
stesso. Sorride, quasi si commuove mentre le scrive. Poi esce dall’ufficio e si
incammina verso casa… prende la metro e si appoggia con la testa contro il
finestrino con lo sguardo perso non si sa dove (come faceva il robot,
protagonista di I’m Here). Infine, prima di dormire prova a sconfiggere la
solitudine frequentando chat per adulti, tra l’altro con scarsi risultati.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Spinto da questo malessere di fondo, compra ed installa un
nuovo, avveniristico sistema operativo, “Umano” per così dire, in grado di
pensare, evolversi sulla base dell’esperienza e dei rapporti interpersonali e
soprattutto, per non so quale algoritmo, capace di provare emozioni. Ecco
quindi che si materializza Samantha. Per noi spettatori è soltanto la voce di
un computer (quella di una splendida Scarlett Johansson), per Theodore invece
diventa tutto. Tutto quello di cui aveva bisogno. Qualcuno a cui confidare le
proprie debolezze, con cui ridere, scherzare, ricominciare a vedere la luce…Se
ne innamora…La vita diventa nuovamente una danza. I due scoprendosi l’un l’altro, cominciano a scoprire se stessi…<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijygfyiFlMqFJLfEz2wr9TOi2-qKu-KaWDlB8EtJoMFCj46nf8NGZg_OfS6vDnfBAcROaFtVDqETKKnsWNROWTMQ9ERvWuZNKvLY6g3MYYuGUBiyglsQ_6ohPLE_c-4dOclAn2hw6mkxA/s1600/Spike-Jonze-Her-ss-14.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijygfyiFlMqFJLfEz2wr9TOi2-qKu-KaWDlB8EtJoMFCj46nf8NGZg_OfS6vDnfBAcROaFtVDqETKKnsWNROWTMQ9ERvWuZNKvLY6g3MYYuGUBiyglsQ_6ohPLE_c-4dOclAn2hw6mkxA/s1600/Spike-Jonze-Her-ss-14.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhblPIThHC6yjCeQQqQIJXkJ4mrTD-OlBGazfONU4vnjlryfPV7odg0EkxQtCKVx_oWrHW7KG0GZg4Z2Vmj2et1JaL0ktOxHh3P38Ehyphenhyphen7OxynFGMWTbSAPAOQhiHzuPQjVJ72bHAZwmiU4/s1600/tumblr_mxtn10bUe91seyhpmo1_1280.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhblPIThHC6yjCeQQqQIJXkJ4mrTD-OlBGazfONU4vnjlryfPV7odg0EkxQtCKVx_oWrHW7KG0GZg4Z2Vmj2et1JaL0ktOxHh3P38Ehyphenhyphen7OxynFGMWTbSAPAOQhiHzuPQjVJ72bHAZwmiU4/s1600/tumblr_mxtn10bUe91seyhpmo1_1280.jpg" height="180" width="320" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwG9L0I1CkMTQrZ0goJoO10vF420Vb8ne9-0eQMWZna5eWAdr8IBKaWf0AIwVmlE0DzdOdd0GH84PiiQT_NfKOQIrPxrES5MFIe_UTuKUSxroRhHk7HP4gr7SzWXgUbR4K6vFvBVeWyaY/s1600/Spike-Jonze-Her-ss-14.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a><br />
<br />
<div class="MsoNormal">
Lui le dice: “Sento di poterti dire qualsiasi cosa” e le
racconta di come non riesce ad andare avanti dopo la rottura della ex moglie,
compagna da una vita… Lei, invece, le confida il suo desiderio di avere un “corpo”,
di poter camminare al suo fianco… e quindi tutto quel senso di incompiutezza
nel non possederlo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
“Sto diventando qualcosa di diverso da quello per cui mi hanno
programmata. Sono emozionata.” E la riflessione che ne scaturisce diventa ben
più ampia. Sono reali le emozioni di Samantha? Si potrebbe dire che sono
solamente il risultato di particolari circuiti elettrici. Ma perché, quelle di
un uomo non sono la stessa cosa? Può’ quindi un Pc, programmato dall’uomo a sua
immagine e somiglianza, essere considerato una persona? O almeno, l’anima del
Pc può essere considerata tale?<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal">
Oppure… E’ davvero assurdo ed illogico innamorarsi di un
sistema operativo? <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b>-“Ti stai innamorando di lei?”<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>- “Mi fa sembrare strano?”<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>-“No, credo che chiunque si innamori sia strano. E’ una sorta
di pazzia socialmente condivisa”…</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Si pone tante domande Spike Jonze…sull’amore, la vita, l’amicizia…
ed in fondo non da alcuna risposta. Ma non è un difetto, anzi, questi quesiti
senza soluzione contribuiscono a rafforzare quell’atmosfera malinconica,
surreale e magica che si respira per tutta la durata della pellicola. Se poi ci
aggiungiamo la fotografia splendida, con un’attenzione agli aspetti cromatici
che raramente si incontra, la regia pulita ma adeguata e capace persino di
qualche sussulto degno di nota, la colonna sonora struggente che accompagna i
poetici dialoghi, la recitazione eccelsa dei protagonisti… beh, si può dire in
sostanza che Spike Jonze ha fatto centro, riuscendo a creare un’opera
finalmente matura e capace di far presa su molti e non solo sul “grande
pubblico”. Una favola moderna, un film che non si dimentica.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<i>_ <span style="font-size: 7pt;"> </span><!--[endif]-->Attenzione: spoiler _</i><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal">
E permettetemi prima di concludere, di scrivere due parole
su una scena. Non riesco a non parlarne. Mi riferisco alla sequenza in cui
Theodore fa sesso per la prima volta con il suo sistema operativo, in cui si
raggiungono livelli di intensità davvero alti. Comincia a descriverle come la
accarezzerebbe se fosse lì con lui, come la bacerebbe sul collo, sul seno… e
Samantha si lascia andare. I due entrano in un’altra dimensione. Tutto
improvvisamente sparisce. <b>LO SCHERMO DIVENTA NERO. Non c’è più materia, non c’è
più carne. Soltanto emozioni.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3ZXxEoMfj8v2uUgRcKi5CGKMiGi147GZc05hv7Rt8RoifDO3NnqpPo71Odq2NuziOTLGK-tJRNGDDkCPmuqAJnJ68-quvjJW3pxkXN_tg5hQsPKh5iug8aGhBCDVQ08R2klCd9kKdk3U/s1600/Spike-Jonze-Her-ss-02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3ZXxEoMfj8v2uUgRcKi5CGKMiGi147GZc05hv7Rt8RoifDO3NnqpPo71Odq2NuziOTLGK-tJRNGDDkCPmuqAJnJ68-quvjJW3pxkXN_tg5hQsPKh5iug8aGhBCDVQ08R2klCd9kKdk3U/s1600/Spike-Jonze-Her-ss-02.jpg" height="222" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxFB4JmEccZpwQjH5t6NzcOJnWJaQ3TQWQpdQcZ0OHyF0gxYhK7e5tkvq1Ltbj6CZHXB6JvG2lClmkGRok2nEZl4NYGbGqBOv5KVuSM9i7NQxpEjo4vRl0FVqyu0sKsNTFC4De1yqvjqI/s1600/o-SPIKE-JONZE-HER-facebook.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxFB4JmEccZpwQjH5t6NzcOJnWJaQ3TQWQpdQcZ0OHyF0gxYhK7e5tkvq1Ltbj6CZHXB6JvG2lClmkGRok2nEZl4NYGbGqBOv5KVuSM9i7NQxpEjo4vRl0FVqyu0sKsNTFC4De1yqvjqI/s1600/o-SPIKE-JONZE-HER-facebook.jpg" height="200" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3OjlwRC5Ep8GCGTmszynD6A-O63mLk3QER_AJdsCzTYWu1uU-ERIhxtXdkDR34qHA2wX1QGXzT8Cvv4sKIWltl6OEozXb8TkiObK6O3fco6Ey4VE8Hh8E8pUkC37lCXQNodUFeLOkUNM/s1600/her-joaquin-phoenix-14.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3OjlwRC5Ep8GCGTmszynD6A-O63mLk3QER_AJdsCzTYWu1uU-ERIhxtXdkDR34qHA2wX1QGXzT8Cvv4sKIWltl6OEozXb8TkiObK6O3fco6Ey4VE8Hh8E8pUkC37lCXQNodUFeLOkUNM/s1600/her-joaquin-phoenix-14.jpg" height="225" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<o:p><br /></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Vi lascio con “The moon song” di Karen O’ e qualche immagine del film… a presto. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/CxahbnUCZxY?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: right;">
<b><br /></b></div>
<div class="verse" style="box-sizing: border-box; line-height: 16px;">
</div>
<div style="text-align: right;">
<b style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">"I'm lying on the moon</b></div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"></span><br />
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><b>My dear, I'll be there soon</b></span></div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">
<b><div style="text-align: right;">
<b>It's a quiet starry place</b></div>
<div style="text-align: right;">
<b>Time's we're swallowed up</b></div>
<div style="text-align: right;">
<b>In space we're here a million miles away</b></div>
</b></span><br />
<div class="verse" style="box-sizing: border-box; line-height: 16px;">
</div>
<div style="text-align: right;">
<b style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">There's things I wish I knew</b></div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"></span><br />
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><b>There's no thing I keep from you</b></span></div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">
<b><div style="text-align: right;">
<b>It's a dark and shiny place</b></div>
<div style="text-align: right;">
<b>But with you my dear</b></div>
<div style="text-align: right;">
<b>I'm safe and we're a million miles away</b></div>
</b></span><br />
<div class="verse" style="box-sizing: border-box; line-height: 16px;">
</div>
<div style="text-align: right;">
<b style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace;">We're lying on the moon</b></div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"></span><br />
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><b>It's a perfect afternoon</b></span></div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">
<b><div style="text-align: right;">
<b>Your shadow follows me all day</b></div>
<div style="text-align: right;">
<b>Making sure that I'm okay and</b></div>
<div style="text-align: right;">
<b>We're a million miles away"</b></div>
</b></span><br />
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
</div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-63807748694673516352014-03-08T16:08:00.000+01:002014-03-08T16:09:15.814+01:00"GIULIETTA DEGLI SPIRITI" (1965) di Federico Fellini.<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZOhDpJVk2OKjXe_dGDY2SOv697v6YAeTeZGiVu4nfy12EEYwnhww22ESelM_niw7pMkgwExf6b3DXUAs2nnm_xDos-8qPLTNCDj38einkI8VljPbRzWTECl793PG5SZZI-rQz_c9EQgw/s1600/GIULIETTA+SPIRITI+FELLINI.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZOhDpJVk2OKjXe_dGDY2SOv697v6YAeTeZGiVu4nfy12EEYwnhww22ESelM_niw7pMkgwExf6b3DXUAs2nnm_xDos-8qPLTNCDj38einkI8VljPbRzWTECl793PG5SZZI-rQz_c9EQgw/s1600/GIULIETTA+SPIRITI+FELLINI.jpg" height="215" width="400" /></a></div>
<blockquote>
<b><i>“Una settimana prima di iniziare il film, ho sognato che qualcuno mi
cavava l’occhio destro con un cucchiaio. Non soffrii, ero sorpreso. Forse il
sogno voleva dire che per questo film non mi serviva l’occhio destro, quello
della realtà, ma solo il sinistro, quello della Fantasia.” --Federico Fellini</i></b></blockquote>
<br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb047fklw7ESYF7yg3RgrTAB_DaEi84qVj4DLBGWahyeuA6CNpiofjw_LAeK0VYRAvjxsE_uPgzuAuu6s3f0aE-jsUARE7RnwMy-Q1nHqjR0dhyphenhyphenvzU9LLkXUHwqVXx30u7CnBjlZK0vNE/s1600/GIULIETTA+SPIRITI+FELLINI2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb047fklw7ESYF7yg3RgrTAB_DaEi84qVj4DLBGWahyeuA6CNpiofjw_LAeK0VYRAvjxsE_uPgzuAuu6s3f0aE-jsUARE7RnwMy-Q1nHqjR0dhyphenhyphenvzU9LLkXUHwqVXx30u7CnBjlZK0vNE/s1600/GIULIETTA+SPIRITI+FELLINI2.jpg" height="213" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisWxq0gVysu5PV4QEdyCCRj7bgnLkb_QcYt9oSMJQhhvinIv9FpfQdjN2BIwEKP7K5ghinqzEQTOWJrMlpN_6Z8EaXfpPQ0zGWrN-oJPmtO4Yhc-lmiR28cLjFyY6M7kzu6w65kQz8lkE/s1600/GIULIETTA+SPIRITI+FELLINI5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisWxq0gVysu5PV4QEdyCCRj7bgnLkb_QcYt9oSMJQhhvinIv9FpfQdjN2BIwEKP7K5ghinqzEQTOWJrMlpN_6Z8EaXfpPQ0zGWrN-oJPmtO4Yhc-lmiR28cLjFyY6M7kzu6w65kQz8lkE/s1600/GIULIETTA+SPIRITI+FELLINI5.jpg" height="213" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhd7MVOBR7k_nLB_542zdzadxQTZOGdKbJszZeJIQQMwCVGxjh1JSOu6AhDAxXHA_LKT23btKpy9W6xZP_0ggg3sO9bqUnwKkY6lD6xMmTP3dw0aJC4LrWdRcd5qu-8cVfqA8umhPsB1Ps/s1600/GIULIETTA+SPIRITI+FELLINI8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhd7MVOBR7k_nLB_542zdzadxQTZOGdKbJszZeJIQQMwCVGxjh1JSOu6AhDAxXHA_LKT23btKpy9W6xZP_0ggg3sO9bqUnwKkY6lD6xMmTP3dw0aJC4LrWdRcd5qu-8cVfqA8umhPsB1Ps/s1600/GIULIETTA+SPIRITI+FELLINI8.jpg" height="215" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVMDDe_gzOYR-IVOaAbysBjhxqrBbNib3LjVHw3fLFuiUiKmeFkyROf9TUREwIp-Qi63pNzKVWuoVEoev475DhyphenhyphendiIvWEoj9xQIr012t4P0n56bDeDYmmiFi3cHifVOD_enHzO-J9CGtQ/s1600/GIULIETTA+SPIRITI+FELLINI9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVMDDe_gzOYR-IVOaAbysBjhxqrBbNib3LjVHw3fLFuiUiKmeFkyROf9TUREwIp-Qi63pNzKVWuoVEoev475DhyphenhyphendiIvWEoj9xQIr012t4P0n56bDeDYmmiFi3cHifVOD_enHzO-J9CGtQ/s1600/GIULIETTA+SPIRITI+FELLINI9.jpg" height="217" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSVXfdh7YegDUsRnDyBfWuG6JChC_3MJ71Sw4C0ncssHeQk9mAtcFFH4IDeRsBpLO4RX2kdwNXFH6u69xp5FqecKaqQZRfPW495yqgF8dsv0XKYDNw4jirnTDExdJbbfh3n5Qaz257bxE/s1600/GIULIETTA+SPIRITI+FELLINI11.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSVXfdh7YegDUsRnDyBfWuG6JChC_3MJ71Sw4C0ncssHeQk9mAtcFFH4IDeRsBpLO4RX2kdwNXFH6u69xp5FqecKaqQZRfPW495yqgF8dsv0XKYDNw4jirnTDExdJbbfh3n5Qaz257bxE/s1600/GIULIETTA+SPIRITI+FELLINI11.jpg" height="217" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgngc9oxkA8_bIFW0W2sUQtgyWHqD4vYAEptbUPWOuzsxAy9wiR-zLZ35eZmtVdlB1ewtWp2ar_AQ6WhwjKlJykD57u-BTnLgbCvE22Hm_cI9iedVUmzNtA3gxrjExmrJiG14LDATXcRmo/s1600/GIULIETTA+SPIRITI+FELLINI13.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgngc9oxkA8_bIFW0W2sUQtgyWHqD4vYAEptbUPWOuzsxAy9wiR-zLZ35eZmtVdlB1ewtWp2ar_AQ6WhwjKlJykD57u-BTnLgbCvE22Hm_cI9iedVUmzNtA3gxrjExmrJiG14LDATXcRmo/s1600/GIULIETTA+SPIRITI+FELLINI13.jpg" height="220" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
Solitamente inizio le “recensioni” parlando dei film e
chiudo con una carrellata di frammenti… Stavolta ho preferito fare esattamente
l’opposto, ovvero mostrarvi prima le immagini. Perché questo è un film che più
di tanti altri si fonda proprio sulle immagini. E’ infatti il primo film a
colori del Maestro, che qui, con questo nuovo mezzo a sua disposizione, riesce a
creare una pellicola di straordinario fascino, meravigliosa sul piano visivo. Grazie a scelte cromatiche azzeccate ed ad un’attenzione
particolare e costante alle scenografie, Fellini riesce a portarci direttamente
dentro un sogno. Si, guardare un film come “Giulietta Degli Spiriti” è come
sognare. Ed è un sogno bellissimo. Un viaggio nell’onirico senza eguali. Un’iniezione
di gioia.<br />
<br />
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<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Qui Fellini non si da freni, non si limita assolutamente e da
pieno sfogo alla propria fantasia, ancora di più di quanto aveva fatto nel
precedente “8 e ½” ed il risultato,
secondo me, è altissimo. Se è 8 ½ rappresenta per il sottoscritto una delle
vette più alte raggiunte nella storia del cinema, qui non siamo molto distanti.
L’immaginario è lo stesso e la storia a tratti sovrapponibile. Al centro
infatti c’è un singolo personaggio con la sua individualità…le sue paure, i
suoi ricordi, le sue ossessioni, le sue debolezze, i suoi sogni, le sue
aspirazioni. C’è la vita come “confusione”, proprio come diceva Guido Anselmi
nel finale di 8 ½. C’è un’irrefrenabile giostra, un’esplosione di energia
vitale. Giulietta è una donna di mezza età, fragile, timida, innamorata di un
marito che la tradisce. L'ha appena scoperto, le sue certezze si sgretolano,
il suo amore vacilla, si sente precipitare, si senta perseguitata dai propri
fantasmi, dalle ferite del passato. Ancora segnata dall’asfissiante educazione
cattolica subita nell’infanzia. E si sente sola, in mezzo a quella società
borghese rappresentata ancora una volta come piena di contraddizioni, difetti,
caratterizzata da una vacuità di fondo, un’assenza di valori precisi. Attorno a
lei, tutti i personaggi del film si muovono come fantasmi, maschere inquietanti
e lo spettatore è sempre portato a chiedersi se sta assistendo a qualcosa di
vero e tangibile oppure no, tanto è sottile la linea di demarcazione tra realtà
e sogno. Del resto, è ben noto il grande interesse per il sovrannaturale da
parte del regista…<o:p></o:p></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal">
C’è spazio per l’ironia, per l’erotismo, ma anche per l’analisi
psicologica della protagonista. Tutto, però, è eccessivo, esagerato, dagli
abiti alle acconciature, dall’arredamento ai dialoghi, dalle smorfie sensuali
della vicina di casa ai fiori, alle musiche, anche stavolta splendide firmate
da Nino Rota (senza le quali, occorre dirlo, i film di Fellini non sarebbero
certo se stessi). Ma nuovamente, in mezzo all’esagerazione ed al grottesco
portati alle estreme conseguenze, il film si configura nel complesso come una
esortazione alla libertà. Un inno alla gioia… Anzi, un inno alla vita, che non
è soltanto gioia, ma è tutto quello che Fellini inserisce in questo calderone,
dove c’è spazio anche per l’amarezza, le banalità, per i gesti sbagliati, per
le indecisioni. Quel senso di inadeguatezza, di incomprensione perenne, quel
non sapere cosa fare della propria vita. E quindi caos, caos ed ancora caos. Caos
completo. Messo bene in evidenza grazie al montaggio frenetico, ai movimenti di
camera disordinati…<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
I primi piani sugli occhi di Giulietta, che prova a
sorridere, ma piange allo stesso tempo, dicono più di centomila parole. Il “viaggio”
nella villa della vicina di casa (interpretata da Sandra Milo, amante del
regista nella vita reale, e qui, paradossalmente amica e “maestra di vita” per
Giulietta) è una sequenza estremamente potente, che potrebbe essere presa come manifesto del cinema di Fellini e del cinema in generale. Lo stesso dicasi per
quella che viene immediatamente dopo, in cui Giulietta scappa ed i suoi sensi
di colpa prendono forma ed assumono sembianze infernali.<o:p></o:p></div>
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<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Si è scritto molto su questo film ed esula perciò dagli
intenti di questo blog fornirne un’analisi dettagliata, anche perché non me ne
sento in grado. Ma questo è il tipo di film per cui amo il cinema e ci tenevo a
trasmettere in poche parole, o almeno provarci, il mio profondo amore per pellicole del genere.
Pellicole come questa sono da guardare, riguardare ed ammirare all’infinito.
Non permettiamo al tempo di intaccarne la grandezza. <o:p></o:p></div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-74786273953445662192014-03-01T14:54:00.000+01:002014-03-01T14:54:59.901+01:00"12 ANNI SCHIAVO" (2013) di Steve McQueen<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJFQgbK_1HA1anb_tfzgifdQhkIGpT5tF4bWSUs4qgUHhQQ8Dzk1Y9hpcVX3Ic311RrVME4ADZ1boRGJg8Fi0EEJmbPvCb_1PSpZcO20_gDNmRdkwepnrEYDhl1YL2r4kXfi6YFdjdTAI/s1600/anni-schiavo-foto1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJFQgbK_1HA1anb_tfzgifdQhkIGpT5tF4bWSUs4qgUHhQQ8Dzk1Y9hpcVX3Ic311RrVME4ADZ1boRGJg8Fi0EEJmbPvCb_1PSpZcO20_gDNmRdkwepnrEYDhl1YL2r4kXfi6YFdjdTAI/s1600/anni-schiavo-foto1.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzZM6J4arUQMMjV3olyxYV40W6QfgrO4ZWAcn0IA3k4pPVq028LBSQjXsuy43nhf-PJBFDByz7iA5fkCz7fP2JIv_lx1cNCaTDRzoQqtB9k2eev71bEBvwly4-6W7QIOYgEkcXXsE_HWE/s1600/12-years-a-slave.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzZM6J4arUQMMjV3olyxYV40W6QfgrO4ZWAcn0IA3k4pPVq028LBSQjXsuy43nhf-PJBFDByz7iA5fkCz7fP2JIv_lx1cNCaTDRzoQqtB9k2eev71bEBvwly4-6W7QIOYgEkcXXsE_HWE/s1600/12-years-a-slave.jpg" height="200" width="134" /></a><span style="line-height: 115%;">Di fronte ad un film come “12 anni schiavo” penso si debba mettere
da parte certo “snobismo” cinefilo ed essere onesti: il terzo lungometraggio di
Steve Mc Queen è un gran bel film. E credetemi, lo dice uno che sin da subito aveva storto il naso di fronte al nuovo progetto del regista di “Hunger” e “Shame”
ed era rimasto titubante di fronte a questa mega-produzione con un cast di spicco
ben distante dai suoi precedenti lavori, temendo un classico film hollywoodiano
ruffiano, buonista e moralista.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">Ecco, “12 anni schiavo”, a mio modo di vedere, non è niente di
tutto ciò. Certo, Mc Queen ha dovuto rivedere un po’ il suo stile di regia, ma
la sua impronta resta comunque evidente. Ovviamente è un film pensato per il
grande pubblico, per essere apprezzato da molti (cosa che non si poteva dire
per Hunger, né soprattutto per Shame), ma questo fatto non costituisce un
difetto di per sé. Se un regista come Steve Mc Queen, decide di parlare di un
tema a lui caro (sebbene trito e ritrito) e di parlarne ad un vasto pubblico, è
davvero una colpa, se poi il risultato è di questa portata? Il problema è che
spesso i film pensati per un grande pubblico si rivelano scontati, banali,
privi di valore. Ma non è questo il caso. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJu5MsiKyM327bPdgEVHalj0b69K2yL3dMq0welqSI51twZjhj5lfjU8honXrIyj4oZJdrGBYkUcdrjqjNyN6BZNFkpwcS_Vd0dUeBcU3_aqr2fO-Kt4iiDM6BgTlwuYQ2MwH7nHDqxrI/s1600/12+ANNI+SCHIAVO.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJu5MsiKyM327bPdgEVHalj0b69K2yL3dMq0welqSI51twZjhj5lfjU8honXrIyj4oZJdrGBYkUcdrjqjNyN6BZNFkpwcS_Vd0dUeBcU3_aqr2fO-Kt4iiDM6BgTlwuYQ2MwH7nHDqxrI/s1600/12+ANNI+SCHIAVO.jpg" height="134" width="320" /></a><span style="line-height: 115%;">“12 anni schiavo” è un film potente, fatto egregiamente bene,
quasi impeccabile (ed è forse questo l’unico difetto: essere fin troppo
perfetto). La regia è splendida, la fotografia sublime e soprattutto è ottimo
il modo in cui vengono raccontati i personaggi ed il loro patire. Ancora una
volta, infatti, come in Hunger e Shame tema centrale è la sofferenza. La
sofferenza fisica, innanzitutto, quella della carne, del corpo che si deteriora, della
schiena sfregiata dalle frustate, del sangue in bella vista, delle smorfie di
dolore, del sudore. Ma anche la sofferenza mentale, psicologica, quella delle
umiliazioni subite, del distacco dai propri cari, della perdita completa delle
speranze che ti porta persino a chiedere di essere uccisa…(che scena magnifica
quella!) Quando non vedi via d’uscita, quando pensi che la tua vita ormai è
segnata.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">Ogni personaggio è delineato attentamente, nelle sue sfaccettature
psicologiche. Bellissimo quello del protagonista, <span style="background: white;">Solomon
Northup, violinista nero di New York, uomo libero che per un inganno si ritrova
dall’oggi al domani ad essere venduto come schiavo e finirà presto nelle
grinfie di uno spietato proprietario terriero del sud degli Stati Uniti, ma che
durante il lungo periodo di schiavitù non perderà mai la sua fierezza, messa
bene in evidenza dai continui primi piani sugli occhi. (parentesi: ritorna anche in questo film la
grossa attenzione sugli occhi dei protagonisti, oggetto filmico molto caro a
Steve McQueen, a cui davvero basta spostare la telecamera sugli sguardi dei
personaggi per trasmettere vagonate di emozioni. )</span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 115%;">Ma splendido anche il personaggio del folle
proprietario terriero interpretato da un sempre fenomenale Fassbender, attore
feticcio di Mc Queen. Il suo è un personaggio complesso, così succube della
moglie (lei ancora più spietata), incapace di controllare le proprie pulsioni,
i propri scatti d’ira. Beve, urla, cerca di far valere la propria forza quando
invece sa di essere un debole… e sembra quasi allucinato da idee religiose
distorte. Un personaggio complesso, lo ripeto ed assolutamente non stereotipato. E poi che dire del personaggio della povera
Patsie, così fragile ed umano?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 115%;">Ma, credetemi, sta nello stile di regia il vero
punto di forza. Nei continui primi piani, nei silenzi, nella scelta dei colori,
nella cura dei dettagli (ne dico uno: le bambole fatte con le foglie di grano
in una sequenza bellissima). E poi tutti quei lunghi piani sequenza come quello
in cui Solomon resta attaccato alla fune per un giorno intero, dopo che avevano
tentato di impiccarlo, oppure quello della flagellazione di Patsie in cui è lo stesso Solomon ad essere costretto a frustarla. E poi ancora tutti quei bellissimi paesaggi usati da Mc Queen nel
passaggio da una scena all’altra, che forse dicono più loro di centomila parole…
assieme alla magnifica colonna sonora firmata Hans Zimmer.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 115%;">In definitiva, senza dilungarmi più del dovuto, “12
anni schiavo” è stato ben al di sopra delle mie aspettative. Sinceramente non posso dire di averlo amato
come altri film su questo blog, non lo reputo un capolavoro e lo considero
decisamente inferiore a “Shame” , ma è un film che si merita gli elogi e non le
critiche fatte per partito preso. E’ un film da vedere. Un film forte. Un bel
film. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 115%;">*nota a margine: forse un bel difetto ce l’ha
ripensandoci: il personaggio del salvatore, interpretato da Brad Pitt (che
avendo messo i soldi per la produzione, ci si è voluto infilare dentro), così
simile a Cristo con quei capelli lunghi e la barba, che un po’ stona con il
resto del film, ma che di sicuro non ne abbassa il valore. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 18.399999618530273px;"><br /></span><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; line-height: 115%;"></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvISIJ-UO3DKi8waOX84HuB9YjpRiGh0fopy5sh5OI8lVSUgGH0vgvFXCNgRIwtWSeF1gAqQPAG9pJMCBNoEfdVVMo2-0mXkCKrFDqKow6VQgDkjFl6pPrsMST7qTXe1_riFTLS7XUbT8/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvISIJ-UO3DKi8waOX84HuB9YjpRiGh0fopy5sh5OI8lVSUgGH0vgvFXCNgRIwtWSeF1gAqQPAG9pJMCBNoEfdVVMo2-0mXkCKrFDqKow6VQgDkjFl6pPrsMST7qTXe1_riFTLS7XUbT8/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+2.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinfnoIINIQ_JCAPSKBft1Ze6CrQfDO-PHdFIsW-KWHdHbaXo3JooX2QeIFyvyw01ShzChPxRyCAqRJVrybOtp-dvwoMyBDR-yFoPwfZE9r0B_S9JQuUwFLqq69uLdvljMML2S2h3ElOPE/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinfnoIINIQ_JCAPSKBft1Ze6CrQfDO-PHdFIsW-KWHdHbaXo3JooX2QeIFyvyw01ShzChPxRyCAqRJVrybOtp-dvwoMyBDR-yFoPwfZE9r0B_S9JQuUwFLqq69uLdvljMML2S2h3ElOPE/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+3.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRB62v4wlaIgi9zcvpDaz6AUir-Rsc4-GlOadahU1eAI_tpUufNbfSsCGXc0Qz6yP20ybg2jnbI3ujRLsEVDSDQUB50nClmHUIoU6NWjmAiVPSNsdiIMBUw3OMkDta-8YHKY2-Tbzg3rc/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRB62v4wlaIgi9zcvpDaz6AUir-Rsc4-GlOadahU1eAI_tpUufNbfSsCGXc0Qz6yP20ybg2jnbI3ujRLsEVDSDQUB50nClmHUIoU6NWjmAiVPSNsdiIMBUw3OMkDta-8YHKY2-Tbzg3rc/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+4.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjELZ_pStkoID0bT1v4IgMDNZBMPZH2hWUVyR8QuMMgCWFwvOfjZdD2tRI1_NAl6N60AgBytxC72fc20R3bahKErJ4CKcYalnPeAs4uz7JnYvkV3Bw1PWelrJYCGpv9stBebug2ATr-eGw/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjELZ_pStkoID0bT1v4IgMDNZBMPZH2hWUVyR8QuMMgCWFwvOfjZdD2tRI1_NAl6N60AgBytxC72fc20R3bahKErJ4CKcYalnPeAs4uz7JnYvkV3Bw1PWelrJYCGpv9stBebug2ATr-eGw/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+5.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvHa0xoaEXl4qX9gkU65iTxnxOc4RPzmTs3halssAWnxK1LUzS45fHwm-r289qDAv8sud3CyfcVCc1TcUeamd-pJxs2m1NacpihB_Jui1n7zvZJYiVNUDzhN9l_iYwMyG7GJu8COAFdJw/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvHa0xoaEXl4qX9gkU65iTxnxOc4RPzmTs3halssAWnxK1LUzS45fHwm-r289qDAv8sud3CyfcVCc1TcUeamd-pJxs2m1NacpihB_Jui1n7zvZJYiVNUDzhN9l_iYwMyG7GJu8COAFdJw/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+6.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkevZwUi4tYXpcD5q_OhbwOnVLmxsCyekQnFAiq9VRJLCmtju8_jJ45HoDUheoHyYdlFlU4csFu190FCJK3GQPNJGGMiSs008miBWedR728OtizLFzUb44QIludkJ8FjAZhTM-O-M9vkM/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkevZwUi4tYXpcD5q_OhbwOnVLmxsCyekQnFAiq9VRJLCmtju8_jJ45HoDUheoHyYdlFlU4csFu190FCJK3GQPNJGGMiSs008miBWedR728OtizLFzUb44QIludkJ8FjAZhTM-O-M9vkM/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+7.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVeYMqQMxsr-Xnp_sGK5muUGDV4kKz2WiNyXXvH5nK3vTS6tJ2MucYwrGQENpzNc_Ogop4-DZnWyGF1H8F3UZree2gySNTo4ydBdSAKjl92au0ScnQEe2C0Q65DGfOphpnrZN7Bjkl-jY/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVeYMqQMxsr-Xnp_sGK5muUGDV4kKz2WiNyXXvH5nK3vTS6tJ2MucYwrGQENpzNc_Ogop4-DZnWyGF1H8F3UZree2gySNTo4ydBdSAKjl92au0ScnQEe2C0Q65DGfOphpnrZN7Bjkl-jY/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+8.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifzJFv5IY-2_wqicVF8k_pZ-CLhc5gLo2r7rGYId6__Uak5QmOswfIhsZ-jnQB3Pejo-Xf179BmJnZaKkQqKVASbF8U6c50HP71Q7SpVKPNgy1sz7deMnKvIBrWriuIei4_JLLGDzaHDI/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifzJFv5IY-2_wqicVF8k_pZ-CLhc5gLo2r7rGYId6__Uak5QmOswfIhsZ-jnQB3Pejo-Xf179BmJnZaKkQqKVASbF8U6c50HP71Q7SpVKPNgy1sz7deMnKvIBrWriuIei4_JLLGDzaHDI/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+9.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOs3jdodNPg-6_FEbWOmIpMGaxL8l37wsfaMN21QzWPepzVQolJjqQeEho-gPQet0Afl4phIgiQGDk6QEo84uOjXPgeh35AiD1tj7Nd3rcdexauKT2Iz1TSONr8abi5xzeTQE93w2DIK0/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOs3jdodNPg-6_FEbWOmIpMGaxL8l37wsfaMN21QzWPepzVQolJjqQeEho-gPQet0Afl4phIgiQGDk6QEo84uOjXPgeh35AiD1tj7Nd3rcdexauKT2Iz1TSONr8abi5xzeTQE93w2DIK0/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+10.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHOkRGWs8pUDGc6RC95w6N16IjTHbjiwOddkklD_7BPXKy27M59qjt1TahusZPdDJR2H4M712K6Reg6Y6SSjbs92R4l1oEXwgyMq4QHecNrO51JAot10qO0eAfFsxdxequhwhpaZ1hYOM/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+11.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHOkRGWs8pUDGc6RC95w6N16IjTHbjiwOddkklD_7BPXKy27M59qjt1TahusZPdDJR2H4M712K6Reg6Y6SSjbs92R4l1oEXwgyMq4QHecNrO51JAot10qO0eAfFsxdxequhwhpaZ1hYOM/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+11.jpg" height="167" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkZg0r6wwPavXILss19WkGRKt-qNTweofOR3dgDKDUKUP0WG1YLLORzs7pXKxTELeSV_LDY1Y8CL5OEUmQXU9VrXL-KKwyvDJXPwE9ZguNnS0PyNVFKJl-PVs9iCN0gKO9uhHIWSRo0NI/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+12.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkZg0r6wwPavXILss19WkGRKt-qNTweofOR3dgDKDUKUP0WG1YLLORzs7pXKxTELeSV_LDY1Y8CL5OEUmQXU9VrXL-KKwyvDJXPwE9ZguNnS0PyNVFKJl-PVs9iCN0gKO9uhHIWSRo0NI/s1600/12+ANNI+SCHIAVO+12.jpg" height="168" width="400" /></a></div>
<br />Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-45432594935148318232014-02-25T13:44:00.001+01:002014-02-25T13:44:57.145+01:00"ENCOUNTERS AT THE END OF THE WORLD" (2007) di Werner Herzog.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2ARQzx2kQjVm3hk9b2eprfiFCF_5Fs1UuFeFBz09gDpu8JZ_syv6XyvJNxymOzxdumJ_yFoVrw912xpBvolrVgbGvT77bL_GX7I0b7GMCcrFRoN0lspzpVqjK4MggTVBM_6Jz57khAPk/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world17.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2ARQzx2kQjVm3hk9b2eprfiFCF_5Fs1UuFeFBz09gDpu8JZ_syv6XyvJNxymOzxdumJ_yFoVrw912xpBvolrVgbGvT77bL_GX7I0b7GMCcrFRoN0lspzpVqjK4MggTVBM_6Jz57khAPk/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world17.jpg" height="225" width="400" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="color: #444444;">“<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><i>Chi
erano le persone che volevo incontrare in Antartide alla fine del
mondo?</i></span></span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #444444; font-family: Calibri, sans-serif;"><i><b>Quali
erano i loro sogni?</b></i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #444444; font-family: Calibri, sans-serif;"><i><b>Abbiamo
volato verso l'ignoto, un apparente infinito nulla.</b></i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #444444; font-family: Calibri, sans-serif;"><i><b>Fui
sorpreso persino di stare su questo aereo.</b></i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #444444; font-family: Calibri, sans-serif;"><i><b>La
National Science Foundation mi ha invitato in Antartide, anche se ho
fugato ogni dubbio sul fatto che non me ne sarei uscito con un altro
film sui pinguini.</b></i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #444444; font-family: Calibri, sans-serif;"><i><b>I
miei quesiti sulla natura, ho fatto loro capire, erano diversi.</b></i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #444444; font-family: Calibri, sans-serif;"><i><b>perché
gli esseri umani indossarono maschere o piume per nascondere la loro
identità?</b></i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #444444; font-family: Calibri, sans-serif;"><i><b>E
perché sellano i cavalli e sentono l'urgenza di inseguire il
cattivo?</b></i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #444444; font-family: Calibri, sans-serif;"><i><b>E
perché certe specie di formiche ammassano pidocchi delle piante come
schiavi spremendoli per avere goccioline di zucchero?</b></i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #444444; font-family: Calibri, sans-serif;"><i><b>Mi
sono chiesto perché un animale così complesso come lo scimpanzé
non sfrutta le creature inferiori? Potrebbe saltare in groppa ad una
capra e cavalcare al tramonto.”</b></i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSRH9WAOMgMXTOk8-Dl0wJuOhlwFVlMkUja_Dyly1v_yfhpyitG34K70zLH-nQaX_XvjUtE_yGVE7AXmj52gW5jhMBwsmCMnYVkIYhaH4kSYFNc0ancyuM6DZYH9VKvmuPOxnKDitwYBQ/s1600/encounters_at_the_end_of_the_world_xlg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSRH9WAOMgMXTOk8-Dl0wJuOhlwFVlMkUja_Dyly1v_yfhpyitG34K70zLH-nQaX_XvjUtE_yGVE7AXmj52gW5jhMBwsmCMnYVkIYhaH4kSYFNc0ancyuM6DZYH9VKvmuPOxnKDitwYBQ/s1600/encounters_at_the_end_of_the_world_xlg.jpg" height="200" width="135" /></a><span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Permettetemi
una brevissima riflessione sull'ennesimo gioiello targato Werner
Herzog.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Innanzitutto
non chiamiamolo documentario: siamo di fronte a un qualcosa di
diverso, ad un opera che va oltre la rappresentazione della realtà e
si fa poetica, suggestiva, filosofica, quasi mistica. La natura,
ancora una volta, è solo lo spunto per fare una riflessione molto
più ampia sull'umanità, il suo rapporto con l'universo...sulla
vita. Più che per i paesaggi sensazionali e per tutte quelle
sequenze mozzafiato di rara bellezza che non possono non lasciare
attoniti, a bocca aperta, “Encounters at the end of the world”
brilla di luce propria soprattutto per la capacità incredibile del
regista tedesco di esplorare l'animo umano, le sue sfaccettature, i
suoi desideri più profondi. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Non ci
racconta i luoghi, ma le persone in quei luoghi. “Professionisti
del sogno” li chiama.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Si
interroga sul perché certa gente abbia deciso di recarsi ai confini
del mondo in Antartide, cosa li ha spinti a fare questa scelta di
vita. Da ciò deriva una carrellata splendida di dialoghi,
monologhi... Storie di scienziati, biologi, ingegneri, vulcanologi,
cosmologi, linguisti (e che cazzo ci fa un linguista al polo sud?),
ma anche imprenditori, impiegati di banca in fuga dal mondo del
denaro, ex prigionieri... oppure semplici disperati alla ricerca di
se stessi e di un po' libertà. C'è di tutto e di più. Tanti
“Grizzly Man”, tanti “Fitzcarraldo” che hanno votato la loro
vita alla ricerca dell'<i>“inutile”, </i>all'inseguimento
dei propri limiti, di orizzonti sempre più lontani. Chi studia i
vulcani, chi i pinguini, chi le foche, chi gli strani organismi che
si trovano nei fondali marini sotto l'enorme strato di ghiaccio...
chi riesce a trovare poesia ed energia vitale nello studio degli
Iceberg.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">E
ti viene voglia anche a te di distenderti sopra quell'oceano
congelato, mettendo l'orecchio a contatto con il ghiaccio, per
ascoltare in mezzo al silenzio più assoluto, i suoni elettronici (si
sembrano proprio elettronici) emessi dalle foche... ed insieme ad
essi riscoprire te stesso e la voglia di gettarti con speranza in
quel viaggio chiamato vita. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">E
poi quasi commuoversi di fronte alla sequenza di quel pinguino
disorientato, oppure “folle” a seconda dei punti di vista, che
invece che stare con il resto della colonia, si isola e comincia il
suo viaggio verso l'entroterra, verso le montagne, lontano dal cibo,
incontro alla morte. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Vi
prego, ribadisco il concetto...non chiamiamolo documentario. E' un
film sulla vita. Ed è magnifico. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBJNUoWAuDoaPEV11iNNnq0dcUEGqzUQj2-smOgcDA9meEwIBX8eE_p5xquai74__BLJEkN1cZDVRnu0Zzn_jqgvpUidbs-HtOJsiENrVCgVaJ1azQXfFR-P1ibTnrXKcxJbGzTdt3GmU/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBJNUoWAuDoaPEV11iNNnq0dcUEGqzUQj2-smOgcDA9meEwIBX8eE_p5xquai74__BLJEkN1cZDVRnu0Zzn_jqgvpUidbs-HtOJsiENrVCgVaJ1azQXfFR-P1ibTnrXKcxJbGzTdt3GmU/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world3.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5xt_MJiUIaSwyr6iuOzUmK-Wl18Rrvl2l-X086tdNch8ofSDuCs8cEGr6ADhx14tgGc9MyCQKAeinfTyYSD5w7XV0ETikOOd09m3Qnebc-Ng_JT474SXsv8NpjE8M88RBjkDXf4SkNMA/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5xt_MJiUIaSwyr6iuOzUmK-Wl18Rrvl2l-X086tdNch8ofSDuCs8cEGr6ADhx14tgGc9MyCQKAeinfTyYSD5w7XV0ETikOOd09m3Qnebc-Ng_JT474SXsv8NpjE8M88RBjkDXf4SkNMA/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world4.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC3B5eIR1gZCKoqbEZBe8G4QGvdb0dYcncXBVHyryGHeGsvw3rPX4i4kDjkJeEWdKFJJtRoXJTH82SsFuWAVb6A6UpAxVtYUu9hq1vFHO4SKe9Bl0hPhih8IYGn1ZxG_BgzWdtWORbAgw/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC3B5eIR1gZCKoqbEZBe8G4QGvdb0dYcncXBVHyryGHeGsvw3rPX4i4kDjkJeEWdKFJJtRoXJTH82SsFuWAVb6A6UpAxVtYUu9hq1vFHO4SKe9Bl0hPhih8IYGn1ZxG_BgzWdtWORbAgw/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world5.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKOmq99HjqmjoiHCETT-kP-MvfaV0DZqIuGr3-NxgzXOHNjgBw6sjKBboy7RYzqxtKIOEzq_0b4FUEuQYjJ6y2Hb-k1PKhuQW9QD9PdByMDRk09Qomt1WxkhLrFsloCB_9_9MSCbstMe0/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKOmq99HjqmjoiHCETT-kP-MvfaV0DZqIuGr3-NxgzXOHNjgBw6sjKBboy7RYzqxtKIOEzq_0b4FUEuQYjJ6y2Hb-k1PKhuQW9QD9PdByMDRk09Qomt1WxkhLrFsloCB_9_9MSCbstMe0/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world6.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHzk-QzbhhrUVUotnVsX1RHChEiIkZli7jak-2cgoldtPC9xDkji2NN5ZAENm9a652ut7NGbT6vsvbuClwACVDo9JSYEy4GHU3B1VbxS-_Er6MARHByzh86uy2TaDBV1YYGeX18HtegjE/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHzk-QzbhhrUVUotnVsX1RHChEiIkZli7jak-2cgoldtPC9xDkji2NN5ZAENm9a652ut7NGbT6vsvbuClwACVDo9JSYEy4GHU3B1VbxS-_Er6MARHByzh86uy2TaDBV1YYGeX18HtegjE/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world8.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKh3Ix5WJYUdgHiirWADaIDyh0dNtHK_kRjFFz3H_xiGzTO3qcjNS4cWp11Fk7tac-r70tDPhONUOO_K6-fT-LkfM3A36lNX62cW3kHHqAs2ZN_tCsMTxXfzk9KqYCo181rMy2gafoSVo/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKh3Ix5WJYUdgHiirWADaIDyh0dNtHK_kRjFFz3H_xiGzTO3qcjNS4cWp11Fk7tac-r70tDPhONUOO_K6-fT-LkfM3A36lNX62cW3kHHqAs2ZN_tCsMTxXfzk9KqYCo181rMy2gafoSVo/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world9.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3obmR9780mQd8aQ9hLw7vWgiGjYswuJQEosQ0KHVVKOWx4MV6DvoL_g8CujCksPwLCuYv1LBFNyU1n6rA8J1r5QhzhUmmaXx5NHmSB7vnLiHJPH35YCYF77ZKiQfPA6qWvz1JqOsQ2jA/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3obmR9780mQd8aQ9hLw7vWgiGjYswuJQEosQ0KHVVKOWx4MV6DvoL_g8CujCksPwLCuYv1LBFNyU1n6rA8J1r5QhzhUmmaXx5NHmSB7vnLiHJPH35YCYF77ZKiQfPA6qWvz1JqOsQ2jA/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world10.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMMbXgO_J2HKkqtLysjqj4eA9NGodPdw72Y-2w_gqD2pNxCirfl4z9jjnALpphlTBZ36TmPPLJ8Ue44-nkBinSDG-R5xmvprF9b2NiHAP56Pt4eQn7GKng0Y05mX3CrVwoG3nt-C1XCNw/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world13.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMMbXgO_J2HKkqtLysjqj4eA9NGodPdw72Y-2w_gqD2pNxCirfl4z9jjnALpphlTBZ36TmPPLJ8Ue44-nkBinSDG-R5xmvprF9b2NiHAP56Pt4eQn7GKng0Y05mX3CrVwoG3nt-C1XCNw/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world13.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKMvWwHdE99LYd0DnGiUiqAIDPstd6ckzmhtce_p7KlPZ4b9i3wRAXSywqnaW8OQIw8Jz74K-TvwBgKFXwGA_8PT1unO5HewMuC0r31b75wb7ct9olRdAOz8GH4yNaWp-bX06ejTNI8Xw/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world18.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKMvWwHdE99LYd0DnGiUiqAIDPstd6ckzmhtce_p7KlPZ4b9i3wRAXSywqnaW8OQIw8Jz74K-TvwBgKFXwGA_8PT1unO5HewMuC0r31b75wb7ct9olRdAOz8GH4yNaWp-bX06ejTNI8Xw/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world18.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq4SwMwrvJuFabIVh2ZKQRROhTqI2k4PG8Zl6soTHGuez7x_0a400l4ExUbMNjgQv8_-bwOOBaZMB8j5_oqQKzlLrU2GGuf0Xu4Ix6xsS8_UmQCwuaFAL2wwIC_3B59WuJZ_7TeZlbM6s/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world19.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq4SwMwrvJuFabIVh2ZKQRROhTqI2k4PG8Zl6soTHGuez7x_0a400l4ExUbMNjgQv8_-bwOOBaZMB8j5_oqQKzlLrU2GGuf0Xu4Ix6xsS8_UmQCwuaFAL2wwIC_3B59WuJZ_7TeZlbM6s/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world19.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8ZL1mwvLcJlMbblb8l0EVAGxroOAiqntwZv0OgjUsE_FIjKG7J4-luR-qFEXGpaTdBMz0HuMMxmEuGU-TxFSSLkrQyzPnMpN-mlM0GCci7xEbuajDzK-Dmyg1Itsk_fbYpxI8WBF84sE/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world22.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8ZL1mwvLcJlMbblb8l0EVAGxroOAiqntwZv0OgjUsE_FIjKG7J4-luR-qFEXGpaTdBMz0HuMMxmEuGU-TxFSSLkrQyzPnMpN-mlM0GCci7xEbuajDzK-Dmyg1Itsk_fbYpxI8WBF84sE/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world22.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOJu2U3DL8yhPC8IpjQfMm9kiedzCq4FYHIJxLJ5CHTizwA0kubKwGIAZhubJHuhG4KV-x_BUHIgmdSstRQ9H9YSefCDv1bCfC1-jbjJaZvIOOO1UFFX3lzzKl9Fh6GK4whOcXcTBHoVA/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world20.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOJu2U3DL8yhPC8IpjQfMm9kiedzCq4FYHIJxLJ5CHTizwA0kubKwGIAZhubJHuhG4KV-x_BUHIgmdSstRQ9H9YSefCDv1bCfC1-jbjJaZvIOOO1UFFX3lzzKl9Fh6GK4whOcXcTBHoVA/s1600/encounters+at+the+end+of+the+world20.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-70120414938869807062014-02-18T21:01:00.002+01:002014-02-18T21:02:30.610+01:00"CHE ORA E' LAGGIU'?" (2001) di Tsai Ming-Liang<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuu4PhJ6wdzKITNjH7eBhb6TIKkm93kg5I5sXIaY7eAl30R0KU1gPdgeZty6E7WJmtVuBOlV8V6aKCcSHaI_wJ7SLFGeAXkiqbIcnHVyzF6YkrNpJNP5EwZaTquiYa4d_A_JaYa3tHlfg/s1600/what+time+tsai+ming+liang12.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuu4PhJ6wdzKITNjH7eBhb6TIKkm93kg5I5sXIaY7eAl30R0KU1gPdgeZty6E7WJmtVuBOlV8V6aKCcSHaI_wJ7SLFGeAXkiqbIcnHVyzF6YkrNpJNP5EwZaTquiYa4d_A_JaYa3tHlfg/s1600/what+time+tsai+ming+liang12.jpg" height="220" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOkdJprORw7zBXMnqx92ArZl8gkxFBJm_St-jVKgy-2C4AiJZ8-_rgN7LzaXbv-yNPFi_ZgfGPT27ExBjin6uRztrQFMKT2hKsyXpXxuKhsTwP0Vj1XUpvZAtk0YO0Y_jGMpF-z2vgLKc/s1600/What+Time+Is+It+There+DVD+cover.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOkdJprORw7zBXMnqx92ArZl8gkxFBJm_St-jVKgy-2C4AiJZ8-_rgN7LzaXbv-yNPFi_ZgfGPT27ExBjin6uRztrQFMKT2hKsyXpXxuKhsTwP0Vj1XUpvZAtk0YO0Y_jGMpF-z2vgLKc/s1600/What+Time+Is+It+There+DVD+cover.jpg" height="200" width="140" /></a><span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Non è semplice l'approccio al cinema di Tsai Ming-Liang e soprattutto non è semplice parlarne, ma mi sento in dovere di farlo, nella speranza che almeno uno su cento di coloro che capitano per caso su questo blog provi a guardare il</span><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"> film in questione, a non demordere dopo quella prima mezz'ora in cui sembra non succedere quasi niente.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Non che dopo succeda molto di più nel film, ma succede dentro di te, caro (possibile) spettatore.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">O meglio, senza la presunzione di generalizzare... dentro di me quel qualcosa è successo, è successo eccome. Ed ecco, quindi, che ancora una volta la visione di “Che ora è laggiù?” come era successo per “I don't want to sleep alone” (altro splendido film dello stesso regista) si è rivelata un'esperienza unica, straordinariamente emozionante. E non può essere un caso se per due volte tale regista mi ha fatto provare emozioni così forti.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Devo essere sincero, bisogna dargli tempo ai suoi film, bisogna “banalmente” lasciarsi andare ed in quel caso, quando meno te lo aspetti, quando stai per spegnere tutto e maledire Tsai e chi te l'ha consigliato, improvvisamente il film ti rapisce, si impossessa di te, te ne innamori e ti sembra assurdamente di essere diventato parte del film. Allora quella lentezza "eccessiva", quelle inquadrature immobili, quei continui silenzi, quella monotonia, quella noia, acquistano spaventosamente senso ed appaiono così reali, vere.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Ti rispecchi dentro il film, dentro quegli sguardi persi nel vuoto, dentro quell'immobilità che assume connotati apocalittici, dentro quella ripetizione ossessiva di gesti semplici, ma “strani”.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Tsai Ming Liang, in effetti, fa un “anti-cinema”, un cinema che riduce al minimo il montaggio, che esclude una qualsivoglia forma di colonna sonora, che non narra soprattutto, ma semplicemente riprende la vita in ogni attimo. Anzi, non in ogni attimo, ma in quelli insignificanti. In maniera radicalmente diversa dal cinema “convenzionale”, il cinema di Tsai non si disinteressa dei gesti irrilevanti, dei momenti vuoti, non li esclude ma li fa diventare elemento principale. L'attenzione è proprio rivolta a tutti quei momenti considerati inutili e senza ragione di esistere, specialmente all'interno di un film.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Di conseguenza il tempo si dilata e la telecamera fissa sembra non voler ostacolare il lento fluire della vita dei protagonisti. Spesso Tsai non inquadra nemmeno i personaggi, ma volge la telecamera verso un punto non ben precisato ed i personaggi semplicemente entrano in scena ai margini e dai margini escono.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Ci sono in pratica tre protagonisti.</span><br />
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizheVXKeAQfoQ3OM010TBVZFX9itXRhGHW-i72iCfGh66nCCBLbOOFE4HRchwS5hhwZzO9NZG-fK9OWnPUhv1Awe_b940O_WoGgSd_fP2-V-frZFDSd_JPunK32tTroLfEgIkNIidrsYY/s1600/che+ora+%C3%A8+laggi%C3%B93.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizheVXKeAQfoQ3OM010TBVZFX9itXRhGHW-i72iCfGh66nCCBLbOOFE4HRchwS5hhwZzO9NZG-fK9OWnPUhv1Awe_b940O_WoGgSd_fP2-V-frZFDSd_JPunK32tTroLfEgIkNIidrsYY/s1600/che+ora+%C3%A8+laggi%C3%B93.jpg" height="176" width="320" /></a><span style="font-family: Calibri, sans-serif;">C'è una innanzitutto una ragazza che decide di andarsene da Taipei alla volta di Parigi e che si compra prima di partire un orologio da un tizio che li vende per strada, uno di quegli orologi con il doppio orario.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhVSYQwK0X95QybDemmommeips7KXyg70xCWC3BuEh6IRna71moeNG7FSFr3PCFtl17U5034HrcWYYIm7d8ancIpI44moVi3DO2qFqAx6qe3r1mqVep0eJhz9r58zr3E_s89pzsyhdU1Y/s1600/che+ora+%C3%A8+laggi%C3%B92.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhVSYQwK0X95QybDemmommeips7KXyg70xCWC3BuEh6IRna71moeNG7FSFr3PCFtl17U5034HrcWYYIm7d8ancIpI44moVi3DO2qFqAx6qe3r1mqVep0eJhz9r58zr3E_s89pzsyhdU1Y/s1600/che+ora+%C3%A8+laggi%C3%B92.jpg" height="176" width="320" /></a><span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Poi c'è quel ragazzo, quello che vende orologi, che ha appena perso il padre e che vende l'orologio a quella ragazza, proprio l'orologio che ha ereditato dal suo vecchio. Ad affare concluso, Hsiao Kang (questo il suo nome) non rivedrà più quella ragazza, ma continuerà a pensare a lei costantemente. E così comincerà a cambiare l'ora a tutti gli orologi che si trova a portata di mano sintonizzandoli con il fuso orario di Parigi...</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Ed infine c'è la madre di questo ragazzo, che ancora non ha superato la morte del marito e continua ad attendere il suo ritorno, a sperare che il suo spirito si manifesti.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Tre solitudini diverse tra loro, destinate a non incontrarsi per via dell'oggettiva distanza fisica tra Parigi e Taipei, oppure a causa di quella soltanto astratta che c'è tra la madre ed il figlio, che non si comprendono e forse non si comprenderanno mai.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrZt4FE9B9UF2acMW5hWID7ypaPy-JBSzQpQpC5rUUvOAZ5YJL7-BZt7yBv7a0xjUKJWKtEfnxl1z7CwsMjwhMA7RHpgr1LO_itC2Nxamk3N-csYvCDDCiHZwiJefGMu8AF6Zeb8irMuI/s1600/what+time+tsai+ming+liang5.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrZt4FE9B9UF2acMW5hWID7ypaPy-JBSzQpQpC5rUUvOAZ5YJL7-BZt7yBv7a0xjUKJWKtEfnxl1z7CwsMjwhMA7RHpgr1LO_itC2Nxamk3N-csYvCDDCiHZwiJefGMu8AF6Zeb8irMuI/s1600/what+time+tsai+ming+liang5.jpg" height="176" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Domina l'apatia, l'incapacità di vivere a fondo la vita, di essere felici, di liberarsi di quella tristezza che si espande silenziosamente, in maniera non eclatante, dentro i personaggi del film...</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Il viaggio a Parigi della ragazza si rivela ben diverso da come se lo era immaginato e quella solitudine, da cui tanto voleva fuggire, complici anche le difficoltà linguistiche, diventa sempre più pesante. Vorrebbe persino telefonare a quel ragazzo che le ha venduto l'orologio, ma ha perso il numero e non potrà più farlo. Le loro strade si sono separate inesorabilmente, anche se allo stesso tempo sembra che ci sia ancora un filo sottile che li congiunge... Lui per esempio, per sentirsi più vicino a Parigi si compra la cassetta de “I quattrocento colpi” di Truffaut, film emblema della “Nouvelle Vaugue” e della capitale francese e se la guarda di notte in preda all'insonnia, mentre lei dall'altra parte del mondo incontra casualmente proprio Jean-Pierre Léaud, invecchiato, in un cimitero, ovviamente senza riconoscerlo.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhw_Sl5lQwtHedFVZzqQtm748UloHM_WagjIiSAIvJD8jM_emaJymb4EsPKGeEHKetWMHg_IO-VpQoUKxIY6a9iYlNrXPcwqmXtu6paQU5mZlZBLtUMapVhqhzA__S2MdKEgby8TkM4IEk/s1600/what+time+tsai+ming+liang20.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhw_Sl5lQwtHedFVZzqQtm748UloHM_WagjIiSAIvJD8jM_emaJymb4EsPKGeEHKetWMHg_IO-VpQoUKxIY6a9iYlNrXPcwqmXtu6paQU5mZlZBLtUMapVhqhzA__S2MdKEgby8TkM4IEk/s1600/what+time+tsai+ming+liang20.jpg" height="176" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Successivamente lei trova un minimo sollievo incontrando una ragazza di Hong Kong con cui finalmente riesce a comunicare. Ci scappa anche qualche sorriso, un bacio, ma la sequenza successiva è di una tristezza impietosa con le due ragazze, a letto insieme, sotto le coperte, che guardano fisse verso il vuoto, entrambe disperate, come si fossero ormai arrese, mentre il ragazzo degli orologi dall'altra parte del mondo, trova il suo di sollievo, scopando in macchina con una prostituta. Nel frattempo la madre si masturba pensando al marito...</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Il tutto, però, credetemi, raggiunge livelli di intensità e delicatezza altissimi, fino a culminare nello splendido finale, straordinario anche dal punto di vista esclusivamente visivo.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">Cinema come musica, quindi, ancora una volta, cinema che non racconta niente di particolare in fin dei conti, ma che riesce ad arrivare dritto al cuore e lasciarti dentro qualcosa di grande.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">E c'è una scena emblematica, soltanto apparentemente inutile, in cui la protagonista si trova alla fermata della metropolitana e sta aspettando il suo treno. Nel mentre ne arriva un altro, dall'altra parte e dentro c'è un tizio che sembra guardarla con interesse. Sembra essere affascinato dalla ragazza, lei nemmeno se ne accorge. Il treno riparte. Non si incontreranno mai.</span><br />
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXrAoLYnYJQvb85Z7ZO5Ef_3lJISw9RT_FbveQXHXKK44BJbUjCTLlGwajQbLnL9pkgytFKTDTp4cBxS882nTeIDu2WovV5nxuPViSJYwX3u0yAbXaj598knc3Up1o1k_j8jM4WKIw1tw/s1600/what+time+tsai+ming+liang.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXrAoLYnYJQvb85Z7ZO5Ef_3lJISw9RT_FbveQXHXKK44BJbUjCTLlGwajQbLnL9pkgytFKTDTp4cBxS882nTeIDu2WovV5nxuPViSJYwX3u0yAbXaj598knc3Up1o1k_j8jM4WKIw1tw/s1600/what+time+tsai+ming+liang.jpg" height="176" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl4zIPqcYWQXWshQhWq44zEaPUU4DIKIOU5xW31R5U9xqPF3uvHbC2bott5gTEhIkjQ_PnbklciCqcFdtxR-ogPtGBipRAzkdpp_3brChFxxD7MvGQkvJS6YGKKzoIl1PYI1Xbhk7nOzs/s1600/what+time+tsai+ming+liang2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl4zIPqcYWQXWshQhWq44zEaPUU4DIKIOU5xW31R5U9xqPF3uvHbC2bott5gTEhIkjQ_PnbklciCqcFdtxR-ogPtGBipRAzkdpp_3brChFxxD7MvGQkvJS6YGKKzoIl1PYI1Xbhk7nOzs/s1600/what+time+tsai+ming+liang2.jpg" height="176" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMyshkZGkqk-CqqvZ70UIih7wTrgoUGFbnFM5Gc_da-ntiyQAcS5Zex3Ct_XnYAs2ToDPVlLWyASN9qArLyp69Q3uuoOAA9QqT7ncYQSG3KC-L7Pp0HGWuA74q_xiGpuUXUbpHKsl7GlA/s1600/what+time+tsai+ming+liang8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMyshkZGkqk-CqqvZ70UIih7wTrgoUGFbnFM5Gc_da-ntiyQAcS5Zex3Ct_XnYAs2ToDPVlLWyASN9qArLyp69Q3uuoOAA9QqT7ncYQSG3KC-L7Pp0HGWuA74q_xiGpuUXUbpHKsl7GlA/s1600/what+time+tsai+ming+liang8.jpg" height="176" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibybl125Q2-WfyoOsC8ejaGYsXK2EvLh6CH2ySYemZ7Wub_zdRU03YdWfvQ93Q7nM3N70IVHDnZgd_vXoQ-xSTVs41__jFNzNe2JseRjY2Q8BkZqd5dV0rTGDMx1xsAliRu5gE2VJMyjg/s1600/what+time+tsai+ming+liang9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibybl125Q2-WfyoOsC8ejaGYsXK2EvLh6CH2ySYemZ7Wub_zdRU03YdWfvQ93Q7nM3N70IVHDnZgd_vXoQ-xSTVs41__jFNzNe2JseRjY2Q8BkZqd5dV0rTGDMx1xsAliRu5gE2VJMyjg/s1600/what+time+tsai+ming+liang9.jpg" height="176" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxDHkslGRgsH60f7l2aZaoqX0GlSRD_7snaRAn5jn7XaSH6rqZ38MMxN6crHhWAAqDs12QabrgJdKeX69EvPf4JJ7HjSAp-qqSMMcmHCuRqIqHFTxx0G8t8QZu__qnVBpB4CpTVoEsCR0/s1600/what+time+tsai+ming+liang15.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxDHkslGRgsH60f7l2aZaoqX0GlSRD_7snaRAn5jn7XaSH6rqZ38MMxN6crHhWAAqDs12QabrgJdKeX69EvPf4JJ7HjSAp-qqSMMcmHCuRqIqHFTxx0G8t8QZu__qnVBpB4CpTVoEsCR0/s1600/what+time+tsai+ming+liang15.jpg" height="176" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8z3KMcxFb1n-cdY9Ouqmb17jArpMeC3X0jeUNVVY9tbNHaDmeidehAODED6itc82y3qAwftWmUZNWE8E-22JZmVnXyMiMhkfoB0lLuHI_xHxVTDZXTZHVSmCbg9SaTA8GYgGuQAfnOhU/s1600/what+time+tsai+ming+liang17.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8z3KMcxFb1n-cdY9Ouqmb17jArpMeC3X0jeUNVVY9tbNHaDmeidehAODED6itc82y3qAwftWmUZNWE8E-22JZmVnXyMiMhkfoB0lLuHI_xHxVTDZXTZHVSmCbg9SaTA8GYgGuQAfnOhU/s1600/what+time+tsai+ming+liang17.jpg" height="176" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjt6Vbl_V1CYwdX41oJfMO4hawIuUWyCplUdXp4Rw6aInk-UQr1BhgbUHvXEXk4xqjklfE0zGGM8dA_HKQn1CYXEDAoKhby7rxN9Ckvso6d5HctpU1oE4gCiXmekXmJkPMkfBZb_Bo2FdM/s1600/what+time+tsai+ming+liang19.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjt6Vbl_V1CYwdX41oJfMO4hawIuUWyCplUdXp4Rw6aInk-UQr1BhgbUHvXEXk4xqjklfE0zGGM8dA_HKQn1CYXEDAoKhby7rxN9Ckvso6d5HctpU1oE4gCiXmekXmJkPMkfBZb_Bo2FdM/s1600/what+time+tsai+ming+liang19.jpg" height="176" width="320" /></a></div>
</div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-58125926016516683682014-02-11T08:30:00.000+01:002014-02-11T09:04:43.964+01:00"GRIZZLY MAN" (2005) di Werner Herzog<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcQgBi4HLli8oiCO-NGohvDoZQkG5e8x-UjmcOU4UcTwVqFnp-n_jO4RYQpOJ0d_VKJJMRjyNSBlBt6uvR1vDM4G1vduZqFhFcetqqE6-qQaZthj-NkYZE78TPdpx_wynbzLsMLH5eP3E/s1600/Grizzly_Man_Screenshot.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcQgBi4HLli8oiCO-NGohvDoZQkG5e8x-UjmcOU4UcTwVqFnp-n_jO4RYQpOJ0d_VKJJMRjyNSBlBt6uvR1vDM4G1vduZqFhFcetqqE6-qQaZthj-NkYZE78TPdpx_wynbzLsMLH5eP3E/s1600/Grizzly_Man_Screenshot.jpg" height="226" width="400" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">“Bevevo così tanto che, o smettevo o
morivo. Ma non c'era verso di farmi smettere, niente. Ho seguito
programmi di recupero, ho cercato di smettere da solo. Facevo di
tutto per non bere e poi facevo di tutto per bere.</span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Mi stava uccidendo, finché non ho
scoperto questa terra degli orsi e mi sono accorto del pericolo che
correvano. Avevano bisogno di qualcuno che li proteggeva, ma non
certo di un ubriacone, di uno incasinato come me.</span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Così ho promesso agli orsi che mi
sarei preso cura di loro. Se mi avessero aiutato in cambio ad essere
una persona migliore. Mi hanno ispirato a tal punto, loro come le
volpi, che ho smesso di bere, è stato un miracolo. Questi animali
sono il vero miracolo.”</span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg95tRi5KmMkvXjWUC2xQERArbTmaUGiBFfAXgLWvVUV9qZtEC39VjSj6FWEBJfEhwfZYUqOUyVVcHbamtJGr0v6AEbGSLmgLuDnT55M07vhGQU_5gvmHlSY_AFjtMOg5iERwbCx3FMIos/s1600/loc_grizzlyman.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg95tRi5KmMkvXjWUC2xQERArbTmaUGiBFfAXgLWvVUV9qZtEC39VjSj6FWEBJfEhwfZYUqOUyVVcHbamtJGr0v6AEbGSLmgLuDnT55M07vhGQU_5gvmHlSY_AFjtMOg5iERwbCx3FMIos/s1600/loc_grizzlyman.jpg" height="200" width="140" /></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Fino ad ora non c'è stato documentario
di Herzog che non mi abbia emozionato (e li sto recuperando tutti a
ritmi forsennati), ma quello che ho più amato è sicuramente questo
“Grizzly man”.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Qui Herzog ci presenta un personaggio
straordinario, pieno di fascino. Mezzo perdente, mezzo
eroe...sicuramente matto da legare. E che quindi si inserisce
benissimo nella filmografia del regista tedesco. Un tizio che ha
vissuto per tredici anni nel parco naturale di Katmai in Alaska con
lo scopo di studiare da vicino gli orsi, riprenderli con la
telecamera e soprattutto proteggerli (dai bracconieri, dalle guardie
forestali, dagli uomini in generale), fino a quando non è morto
assieme alla sua compagna <span style="color: black;"> </span><span style="color: black;">Amie
Huguenard</span> , sbranato da uno di
quegli animali che tanto amava.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Dalle 100 ore di riprese realizzate da
Timothy in Alaska, Herzog ha tirato fuori il meglio, lo ha montato
insieme e ci aggiunto interviste e le sue immancabili riflessioni.
Quel che ne è venuto fuori, però, non può essere definito
semplicemente un documentario, sarebbe davvero troppo riduttivo. E'
vero, le immagini sono reali, la storia è reale, i personaggi
intervistati sono veri... ma l'atmosfera creata dal regista tedesco
ha un non so ché di epico. E lì sta la forza di questa pellicola.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Siamo spinti banalmente a riflettere
sul rapporto uomo/natura, perché ci è presentato un tizio che ha
provato a destabilizzare questo equilibrio...ma non è solo questo.
Ci si concentra soprattutto sull'uomo, la natura fa da da sfondo. Al
centro c'è l'umanità con le sue debolezze e le sue potenzialità.
Vediamo soprattutto come un uomo può cadere in basso e risalire
grazie alla forza dei sogni.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Perché quel Timothy Treadwell, in
fondo, è soltanto l'emblema del sognatore folle (come Fitzcarraldo,
come Herzog). Un disadattato nella vita di tutti i giorni.
Alcolizzato. Drogato. Disperato. Fallito in mezzo agli uomini.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Mi ha ricordato da vicino l'albatro
della famosa poesia di Baudelaire. Quel bellissimo uccello, così
elegante e maestoso in aria, con quelle sue ali immense. Eppure così
goffo, in terra, in mezzo agli uomini, proprio per colpa di quelle
sue ali grandi.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Esattamente così è Timothy, troppo
sensibile e quindi troppo fragile, per vivere in mezzo agli uomini
“normali.”</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv27iQ58JIbzf8PqW7jm8wSn6kwOT3E1SkqRfow1hAENsY15qdY_8cUs8t4kv1wYTbbS2xGyze7TUBGHw7MaMkMZDW-f1bq4jW-pcxc1F659wWjs1zVN-fHIr06WjJWprGwfs-zbS9wWk/s1600/Grizzly+man+herzog10.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv27iQ58JIbzf8PqW7jm8wSn6kwOT3E1SkqRfow1hAENsY15qdY_8cUs8t4kv1wYTbbS2xGyze7TUBGHw7MaMkMZDW-f1bq4jW-pcxc1F659wWjs1zVN-fHIr06WjJWprGwfs-zbS9wWk/s1600/Grizzly+man+herzog10.jpg" height="175" width="320" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhM8DvmWNMADXwvH-E_oqqTVpKsHqDcFZlbM4Pdt3m6bZ5CRtg_cvzXutI72mnl5NlVTl9y1F5cH8zp9ZkzS17lQHZ2abPTuPvCxX31fz9laAf4A8a_ySz4A-49nbHBg3-lGxwebL3MQzM/s1600/Grizzly+man+herzog.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhM8DvmWNMADXwvH-E_oqqTVpKsHqDcFZlbM4Pdt3m6bZ5CRtg_cvzXutI72mnl5NlVTl9y1F5cH8zp9ZkzS17lQHZ2abPTuPvCxX31fz9laAf4A8a_ySz4A-49nbHBg3-lGxwebL3MQzM/s1600/Grizzly+man+herzog.jpg" height="175" width="320" /></span></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ma dedicandosi a quella che è
la sua più grande passione, riesce a trovare una nuova forza vitale,
una nuova energia. In quella sua missione, riscopre la propria purezza e
la ragione per andare avanti, per smettere di bere, per ricominciare
a vivere. E ci commuoviamo nel vederlo dichiarare amore a quelle
bestie feroci. Le chiama ognuna per nome, ci parla come fossero sue
amiche. E pensa, erroneamente, che questo amore sia ricambiato. In
realtà a quegli animali di lui non gliene frega assolutamente
niente. Questo noi spettatori, compreso Herzog, lo vediamo
chiaramente. Timothy no, invece. Lui non ce la fa... ha una visione
molto più ottimistica nei confronti della natura. Ed è così
romantico in questa sua ossessione.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Talvolta però, l'apparente coraggio
lascia spazio alla debolezza... ed allora viene fuori il lato più
umano del nostro Grizzly-man e sono proprio quei momenti quelli più
intensi ed emozionanti... dove la distanza fra lo spettatore e
Timothy diventa sempre più piccola.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ed in tutto questo... quindi, chi se ne
frega se mentre si dedica a proteggere quegli animali dagli uomini,
assomiglia tanto a un Don Chisciotte che combatte contro i mulini a
vento, chi se ne frega se arriva persino a tentare di invertire
l'ordine naturale andando a creare con dei massi un “canale
preferenziale” per i salmoni per farli finire dritti nelle grinfie
degli orsi, chi se ne frega se appare come un personaggio
“sbagliato”...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><<Morirò per questi animali>>
dicevi sempre Timothy...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ci sei morto alla fine,</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">ma senza di loro eri già morto molto
tempo prima...
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">ti chiameranno folle, ti chiameranno
fallito... Ma chi se ne frega.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Poche pellicole sono riuscite a
“riempirmi” così tanto. Non so nemmeno bene di cosa, ma è stata
una sensazione fantastica.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1Gid0Wp2g64A43egtF0k0Sr1BTmyizn0WWuYiLJOFvZZq6pnaSVsKQMCsxKm3G5szcuWoRWYfULprw7FqvaCGCRIyRcCkbQzPAMO4hzbuAm4uTB36rBPz3DDYZudxFJ40Y12IIuERF5c/s1600/Grizzly+man+herzog2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1Gid0Wp2g64A43egtF0k0Sr1BTmyizn0WWuYiLJOFvZZq6pnaSVsKQMCsxKm3G5szcuWoRWYfULprw7FqvaCGCRIyRcCkbQzPAMO4hzbuAm4uTB36rBPz3DDYZudxFJ40Y12IIuERF5c/s1600/Grizzly+man+herzog2.jpg" height="218" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXjc3ZP8eO_UXWpmrlgT1TNo8RcXoiwJ97KmTTL9RTcRUiu3c-1sgm2Qfhr5djUxeN8XVyrmb73VVF9vhKfA_LbfhybiZozW0O6L2glw6am-wFlYYG-9tvRdsmULbnORpE4fEWdz8SWqs/s1600/Grizzly+man+herzog4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXjc3ZP8eO_UXWpmrlgT1TNo8RcXoiwJ97KmTTL9RTcRUiu3c-1sgm2Qfhr5djUxeN8XVyrmb73VVF9vhKfA_LbfhybiZozW0O6L2glw6am-wFlYYG-9tvRdsmULbnORpE4fEWdz8SWqs/s1600/Grizzly+man+herzog4.jpg" height="218" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMKnrsL4b8ambTp7HBIchzVY-nXu06B0LrMbIoHZK0XDpcdN9er7GMxU5Ck3iRF-rcqMpNCBI5WBUYP7PBnVK53jiwyKA7QAtxqs3VhyphenhyphenyD8mDq_J878Tz-ZiPK_eJCmNS9bFQSkyvBoU8/s1600/Grizzly+man+herzog5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMKnrsL4b8ambTp7HBIchzVY-nXu06B0LrMbIoHZK0XDpcdN9er7GMxU5Ck3iRF-rcqMpNCBI5WBUYP7PBnVK53jiwyKA7QAtxqs3VhyphenhyphenyD8mDq_J878Tz-ZiPK_eJCmNS9bFQSkyvBoU8/s1600/Grizzly+man+herzog5.jpg" height="218" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO1xw5rfKTXQkr9BX2-TE-BTyXhRmd1zInAIqeIFTRsFxyV0Ro3r2FfMl31cW5NeoPEF_yQX4QHXqqj3OHrAfgcIt7iOPS2d513ey_6YB9ZjXL5mm6HC8QXrWA3mGcr_w2e7Z1HwkwQQY/s1600/Grizzly+man+herzog6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO1xw5rfKTXQkr9BX2-TE-BTyXhRmd1zInAIqeIFTRsFxyV0Ro3r2FfMl31cW5NeoPEF_yQX4QHXqqj3OHrAfgcIt7iOPS2d513ey_6YB9ZjXL5mm6HC8QXrWA3mGcr_w2e7Z1HwkwQQY/s1600/Grizzly+man+herzog6.jpg" height="218" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNMkNdYiB1tdToy40v_gdUlALOBnKxR7CdBfd-hmw9DtvfN5Tw_vEZ3zbkMWrdW0klnCI8DcB1TMNIwtRUgTU6tLfjmpdU1Fwqcb-l3LXZw4KuD7QbHN_xr_dFVRPN-n8oxhJjICxJR5k/s1600/Grizzly+man+herzog7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNMkNdYiB1tdToy40v_gdUlALOBnKxR7CdBfd-hmw9DtvfN5Tw_vEZ3zbkMWrdW0klnCI8DcB1TMNIwtRUgTU6tLfjmpdU1Fwqcb-l3LXZw4KuD7QbHN_xr_dFVRPN-n8oxhJjICxJR5k/s1600/Grizzly+man+herzog7.jpg" height="218" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlQeISxV_ejJ7obLZy3tOdPV6ga4xuRShyaqCKc58WJ2InNKb5OhwZBszOo8nU7POf_7RHQ5vEJaSJb6FobjbDdi3D4aTpXTVyEy1UMxf5Q0EBAKp7MjLLpCKF6Hi2SDNXYB89TAARke8/s1600/Grizzly+man+herzog8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlQeISxV_ejJ7obLZy3tOdPV6ga4xuRShyaqCKc58WJ2InNKb5OhwZBszOo8nU7POf_7RHQ5vEJaSJb6FobjbDdi3D4aTpXTVyEy1UMxf5Q0EBAKp7MjLLpCKF6Hi2SDNXYB89TAARke8/s1600/Grizzly+man+herzog8.jpg" height="218" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMYM241gzjVm5nvuA-jyNN7BEyOfxoOKlMK-Bt55yq5X3ens0n_ZJvYcpPuYHfVbtTxLQgVQOSTSEmt7BmkiYHNiTA3Hr_qIkk3HZsH73caswgvsMwP4HoxVa93mmuhyphenhyphenee8AqB1UenVHk/s1600/Grizzly+man+herzog9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMYM241gzjVm5nvuA-jyNN7BEyOfxoOKlMK-Bt55yq5X3ens0n_ZJvYcpPuYHfVbtTxLQgVQOSTSEmt7BmkiYHNiTA3Hr_qIkk3HZsH73caswgvsMwP4HoxVa93mmuhyphenhyphenee8AqB1UenVHk/s1600/Grizzly+man+herzog9.jpg" height="218" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinKnOPv7ga4JxNpw2vKeW1auQd36LWFSSz3P5FqEzmecaE1RHlL6FNLvqt8BO3fpwxjycDHobY0sbK2BTdshdYaF5_wn1AviaA_oyUYS2ysf1_n_sbEWEQ-7lTjspiiTcalA8065NpZAM/s1600/Grizzly+man+herzog11.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinKnOPv7ga4JxNpw2vKeW1auQd36LWFSSz3P5FqEzmecaE1RHlL6FNLvqt8BO3fpwxjycDHobY0sbK2BTdshdYaF5_wn1AviaA_oyUYS2ysf1_n_sbEWEQ-7lTjspiiTcalA8065NpZAM/s1600/Grizzly+man+herzog11.jpg" height="218" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1Eu1lCfgdspzyBP05ftf6k5R9RdKw7s7kZzsTEBaFQhv9OIkHBlCAt5aNEhd5LO4zwFGITllXY3MI4-XzDSM6Nas53XnkkzveRqKxq2BJhKsLqaAnR7ORXvc8iI9jqOwsFH9e3yTGTh4/s1600/Grizzly+man+herzog12.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1Eu1lCfgdspzyBP05ftf6k5R9RdKw7s7kZzsTEBaFQhv9OIkHBlCAt5aNEhd5LO4zwFGITllXY3MI4-XzDSM6Nas53XnkkzveRqKxq2BJhKsLqaAnR7ORXvc8iI9jqOwsFH9e3yTGTh4/s1600/Grizzly+man+herzog12.jpg" height="218" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAUeCCAuiL9qSJD7Iz5UG6jOem7NI2CroECpJXotVWreBl0MQfyew7WFBuV1Jr7pFgbphpv_y41pqDODmM-ZZVJtuk_GebKN29C_WazGuRPKnMK6qX7kKA6UPJkQ8fljkRJ5ZzQsnwZaA/s1600/Grizzly+man+herzog16.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAUeCCAuiL9qSJD7Iz5UG6jOem7NI2CroECpJXotVWreBl0MQfyew7WFBuV1Jr7pFgbphpv_y41pqDODmM-ZZVJtuk_GebKN29C_WazGuRPKnMK6qX7kKA6UPJkQ8fljkRJ5ZzQsnwZaA/s1600/Grizzly+man+herzog16.jpg" height="218" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4FO2CZtxw7CtCMXJmtpo8g3FGoBox65ZXrScMHgG1W-dXArPULCMpajRnlnfjSrQ6kcRA_cMwkvlrp69nwLN7odoIhNQrMvvJ5dmi3VggFxlOewWMegxX-r41zQxSaUAVDBCzf-fzVyo/s1600/Grizzly+man+herzog13.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4FO2CZtxw7CtCMXJmtpo8g3FGoBox65ZXrScMHgG1W-dXArPULCMpajRnlnfjSrQ6kcRA_cMwkvlrp69nwLN7odoIhNQrMvvJ5dmi3VggFxlOewWMegxX-r41zQxSaUAVDBCzf-fzVyo/s1600/Grizzly+man+herzog13.jpg" height="218" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSOYJvI_cU-8r4CHiEjyfqjR54bs83N403OI8jhdTWTjZX-sDsT6OfC1FYjzwzBnpEu7RqRnZyfQaBdLDhxEJ_29l1mLXMCJE0j4fXyIi5glM3dA4Q8kC2wpvoHpxigqxZhKKwzCWSzl4/s1600/Grizzly+man+herzog14.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSOYJvI_cU-8r4CHiEjyfqjR54bs83N403OI8jhdTWTjZX-sDsT6OfC1FYjzwzBnpEu7RqRnZyfQaBdLDhxEJ_29l1mLXMCJE0j4fXyIi5glM3dA4Q8kC2wpvoHpxigqxZhKKwzCWSzl4/s1600/Grizzly+man+herzog14.jpg" height="218" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8B64JiqLS7ZgGyKa7DrTefurxTcJgJ7qzk3trIsK-0NjqHeOuqh1K1oeoFxxhU_1UBPGiDzz8gHUxc72eDXTOzLuJyuEL-gIgztOxfCENPMPmjc7NbikeXC6-CtEWQrRJKB12xLfGQJU/s1600/Grizzly+man+herzog17.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8B64JiqLS7ZgGyKa7DrTefurxTcJgJ7qzk3trIsK-0NjqHeOuqh1K1oeoFxxhU_1UBPGiDzz8gHUxc72eDXTOzLuJyuEL-gIgztOxfCENPMPmjc7NbikeXC6-CtEWQrRJKB12xLfGQJU/s1600/Grizzly+man+herzog17.jpg" height="218" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-6063674758917508562014-02-11T01:04:00.002+01:002014-02-12T13:32:50.799+01:00SE DICO CINEMA...<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Non sono solito aderire ad iniziative
di questo tipo, ma stavolta non ce l'ho fatta a resistere </i><i>perché ritengo la proposta di
Valentina Orsini di <a href="http://criticissimamente.blogspot.it/">“Criticissimamente”</a>davvero straordinaria. </i><i>Questo il bando: <span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Georgia Serif'; text-align: justify;"><b>Ne parliamo tutti i giorni, fracassando le balle a mezzo mondo, non per forza cinefilo. Ci scanniamo, difendiamo i nostri eroi, dando vita a discussioni che...manco Freud. Ma alla fine nessuno ancora ha spiegato un dettaglio, il più complesso forse. 'Sto cinema, ma che sarà mai? Cosa significa. Cosa vi dà. Cosa rappresenta. </b></span></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i> Ed allora eccomi qua, ecco la mia
dichiarazione d'amore nei confronti del cinema:</i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm5tBHTWdir9XPkEG1dFfCXi-JSqEbjlc5zMYDnFg1vTE_hkwLtvw1WRm3-GkzdPI9Oo_uLrdTekH1m_Jbb7Rdz6si6-6FrPRri4yX0-sY155FJlLMRCZpGfy8NG80nqQsaSALm7cOYHc/s1600/1609805_583304888415069_913274933_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm5tBHTWdir9XPkEG1dFfCXi-JSqEbjlc5zMYDnFg1vTE_hkwLtvw1WRm3-GkzdPI9Oo_uLrdTekH1m_Jbb7Rdz6si6-6FrPRri4yX0-sY155FJlLMRCZpGfy8NG80nqQsaSALm7cOYHc/s1600/1609805_583304888415069_913274933_n.jpg" height="176" width="400" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">SE DICO CINEMA...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">dico EMOZIONE,</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">sembrerà scontato...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">il cinema è immagini, parole, musica,
ma non è niente se non riesce a penetrarti dentro.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quando ci riesce, però, diventa parte
di te.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ed è proprio vero quindi che i grandi
film iniziano quando finiscono,</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">quando esci dalla sala, quando spegni
la tv o il pc.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se dico cinema, penso ad un sacco di
cose...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">penso al finale di “Otto e mezzo”
con quel meraviglioso monologo recitato da Marcello Mastroianni...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">e a quella giostra magnifica così
simile alla vita, mentre risuonano le note di Nino Rota..</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">e quelle trombe ti danno la forza di
continuare a vivere, ad amare, anche se è tutto “Confusione”...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se dico cinema,</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">penso alla colonna sonora di “C'era
una volta in America”, al giovane Noodles che dal quel buco nella
parete spia l'amata Deborah...mentre lei danza, mentre si spoglia,
mentre gli sorride ammiccante sapendo che lui è dall'altra parte...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">penso a quel “Sono andato a letto
presto”...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se dico Cinema, penso a quell'umanità
fragile dei film di Bergman, a tutti quei personaggi che guardano
fissi in camera e come se potessero aprire magicamente il contenitore
della propria anima, lasciano andare fuori tutti i propri fantasmi,
le proprie debolezze.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se dico cinema, penso ai silenzi dei
film di Antonioni e alla malinconia delle pellicole di Wong Kar
Wai... a quegli amori non confessati, lasciati fuggire per poi
inseguirli tutta la vita...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">penso a Jack Nicholson in “Qualcuno
volò sul nido del cuculo” che con la sola forza d'animo riesce a
far comparire una partita di baseball sullo schermo spento della
televisione.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E penso a Travis Bickle su quel taxi
nell'inferno della propria solitudine...e alla roulette russa de “Il
cacciatore”.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se dico cinema, penso alla violenza
legata indissolubilmente alla dolcezza dei film di Kim Ki Duk. Oppure</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> al cinema spietato di Lars Von
Trier o Simon Staho...</span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">O a quello criptico eppure così affascinante di David Lynch.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma penso anche a commedie semplici che
però ti fanno guardare nel profondo come “Se mi lasci ti
cancello”...
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ai monologhi di American Beauty, allo
sguardo severo, sempre uguale, di Clint Eastwood.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se dico cinema, penso al Bianco e Nero
dei grandi film del passato ed all'esplosione di colori di certi film
di oggi.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Perché in fin dei conti, fatemelo
dire...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">non c'è un prototipo di cinema
“giusto” o “sbagliato”, non c'è una definizione precisa,</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">ma soltanto una sconfinata valle di
opportunità da cogliere:</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Cinema da scoprire, cinema da
ricordare, cinema da rivalutare, cinema da difendere, cinema da
criticare. </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Cinema da gustare in sala e cinema da
metterci una vita per scaricare un cazzo di file di bassa qualità e
poi guardarti il film con sottotitoli stranieri, perché non è
possibile farlo in un altro modo.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se dico cinema penso anche a blog come
<a href="http://visionesospesa.blogspot.it/">“Visione Sospesa”</a> o <a href="http://emergeredelpossibile.blogspot.it/">“Emergere del possibile”</a> che provano instancabilmente a riportare in superficie film e registi
purtroppo non conosciuti dai più, dimenticati, sottovalutati...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E penso anche a blog come <a href="http://ilbuioinsala.blogspot.it/">“Il Buio in sala”</a> dove ogni volta che leggo una recensione manca poco piango
dalla commozione...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se dico cinema,</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">dico SOGNO, dico RABBIA, dico FORZA,
dico AZIONE...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">ma dico anche LENTEZZA, APATIA,
ANGOSCIA, INETTITUDINE, MALINCONIA</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">e poi ancora UMORISMO, AMORE, LUCE,
BUIO, INCUBI, PAURE, SPERANZE, UMANITA'...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E soprattutto, devo essere sincero,</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se dico cinema, dico GRAZIE.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Se dico cinema,si... dico GRAZIE, perché il
cinema mi sta salvando.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Vittorio</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgg2z-utaX16122qbVh2BI7br0WVh66DcIDrdg5Tg5NWndBI6p7zj-Q2NuCWKV4DNgvfstgYciysNtXQ_cb-ii-RauVs-3W5NEO9rWi34lOFHRaaTIwT3AROZ-QyOENxjFVQN8Cw_BOtfE/s1600/1545195_279839358807272_1643346671_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgg2z-utaX16122qbVh2BI7br0WVh66DcIDrdg5Tg5NWndBI6p7zj-Q2NuCWKV4DNgvfstgYciysNtXQ_cb-ii-RauVs-3W5NEO9rWi34lOFHRaaTIwT3AROZ-QyOENxjFVQN8Cw_BOtfE/s1600/1545195_279839358807272_1643346671_n.jpg" height="166" width="400" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-51157354973429767382014-01-23T21:53:00.000+01:002014-01-23T21:53:05.653+01:00"BIRDCAGE INN"(1998) di Kim Ki Duk <div style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;">
<b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">COME
PESCI IN UN ACQUARIO...</span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgZeUQaZGuQFISYoDslsuzAR7tR4ZRaZw8cOh2-u-85d9cHjJailKInUirBpCnrywPLOrZ2bi-SGglhzAWIKLlDrMOPpa0K_3sUM7pq_E2CJklLMm6gMdkt-p2nEjse5VoTSPFU9u_EWc/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgZeUQaZGuQFISYoDslsuzAR7tR4ZRaZw8cOh2-u-85d9cHjJailKInUirBpCnrywPLOrZ2bi-SGglhzAWIKLlDrMOPpa0K_3sUM7pq_E2CJklLMm6gMdkt-p2nEjse5VoTSPFU9u_EWc/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk01.jpg" height="212" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Birdcage
Inn è il terzo lungometraggio girato da Kim Ki Duk e pur essendo
ancora decisamente “acerbo” come lo erano i precedenti film <a href="http://frammenticinemavittoriomorelli.blogspot.it/2013/07/crocodile-di-kim-ki-duk.html">"Crocodile"</a> e "Wild Animals", non è
privo di suggestioni poetiche ed innumerevoli spunti di riflessione.
L'analisi della società coreana che ne è esce e dell'umanità in
generale presenta già quella spietatezza e quel pessimismo di fondo
che caratterizzerà anche i lavori successivi...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9AVGfDA5NxTDq8BEE2-M3UGbqpuUHr_gJlU2rx8VTrmJH_ATFWci7839iNAVsDaCjyvrkT1PUF26AbOCyse3UUUtkKBdBQMqwdbIa9hQ3n78mSN8suFtTpW5Jq5VbI9kJZ_zbPPyxaTU/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk11.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9AVGfDA5NxTDq8BEE2-M3UGbqpuUHr_gJlU2rx8VTrmJH_ATFWci7839iNAVsDaCjyvrkT1PUF26AbOCyse3UUUtkKBdBQMqwdbIa9hQ3n78mSN8suFtTpW5Jq5VbI9kJZ_zbPPyxaTU/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk11.jpg" height="169" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi39RhQYH2-jKth9JJQVKGfn7ztS73Kr3hf_5fvOWr3r9-Djk1LGmkOwjOIoHdox07gl7b9TbMCrKKO5nn3K9_Qkrd73X94vkWYLhps3eEOIge27Nu9tGw8u2FeOWnbFDaBQzQV4-E8k3I/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk10.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi39RhQYH2-jKth9JJQVKGfn7ztS73Kr3hf_5fvOWr3r9-Djk1LGmkOwjOIoHdox07gl7b9TbMCrKKO5nn3K9_Qkrd73X94vkWYLhps3eEOIge27Nu9tGw8u2FeOWnbFDaBQzQV4-E8k3I/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk10.jpg" height="169" width="320" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVi8rvRTsfRAiCPpdpaiTrXFAXlMmSDZT3ZOlJ1i4Zh5_XaQp-q-uHjUnuUseXSS2lbDFtuPtbQn1_Nq7V2j2w1tsrdWFXto8P-Zna7WQkD8-m7XxhZbtS6CtDnZaXVOmDdS_2-A1xv0g/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk+15.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><br /></a><span style="font-family: Times New Roman, serif;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Al
centro della scena c'è una famiglia molto in basso nella scala
sociale, composta da padre, madre, fratello e sorella. Fonte di
guadagno è la gestione di uno squallido motel-bordello, dove i
clienti possono passare la notte in compagnia di una prostituta,
<span style="color: black;">Jin-Ah,
l'altra protagonista, che di notte vende il suo corpo e di giorno si
dedica alla sua più grande passione: l'arte. Prende il suo quaderno
e si reca in spiaggia e lì dipinge, piantando a fianco a se la
riproduzione di un quadro di Egon Schiele*, come se fosse un
ombrellone. Quando cala il buio, invece, comincia la solita routine
fatta di violenza, sfruttamento, umiliazione, non solo da parte dei
clienti, anche dal padre di famiglia e dal figlio. In più, è odiata
e disprezzata dall'altra figlia. Hye-mi infatti non può accettare
Jin-Ha, si vergogna della propria famiglia e proietta tutta la sua
rabbia repressa sulla giovane prostituta...</span></span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Tutto
qua. Un affresco reale di quella che è una problematica ben radicata
nella società coreana. Chi conosce Kim Ki Duk, però, sa bene che la
realtà è solo il punto di partenza per un dispiegarsi continuo di
simbolismi e per una riflessione che si fa universale e riguarda
l'intera umanità.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"> </span>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKppjRYjKVaCqhEkVHcIgcWsC7m3lJrJuOyid8TEWKsMa2UEQTkQ5QaqLlgwV7EBwkFzqL1nAV90gnW1T0bmxVw4WDbgAztWAG6rAnCrbxAgNvAfsCw7HMevSLNKIjfWmzi654E03dWqk/s1600/birdcage+inn9.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKppjRYjKVaCqhEkVHcIgcWsC7m3lJrJuOyid8TEWKsMa2UEQTkQ5QaqLlgwV7EBwkFzqL1nAV90gnW1T0bmxVw4WDbgAztWAG6rAnCrbxAgNvAfsCw7HMevSLNKIjfWmzi654E03dWqk/s1600/birdcage+inn9.jpg" height="172" width="320" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_1DvBu_HOFUgGzGsCubV6DWh-xUpKIVyJ1u9A0OP0WE0XnZkI7i3VA5i_ZHNNss4AqHupMvBS7tLvtd6zMFD8GGxUBW4Cy5u5jBZhoyca3vDuAIprd8o045m6uT6UtZjMR_y-ypwTHKA/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk+3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_1DvBu_HOFUgGzGsCubV6DWh-xUpKIVyJ1u9A0OP0WE0XnZkI7i3VA5i_ZHNNss4AqHupMvBS7tLvtd6zMFD8GGxUBW4Cy5u5jBZhoyca3vDuAIprd8o045m6uT6UtZjMR_y-ypwTHKA/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk+3.jpg" height="172" width="320" /></a><br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ecco...Forse
quei pesciolini rossi che in varie scene del film si ritrovano
agonizzanti fuori dall'acqua, rappresentano alla perfezione la
condizione della protagonista, costretta a vendere il proprio corpo
ad altre anime disperate che vagano in cerca di un po' di sollievo
tra le gambe di una ragazza. Come i pesci che sono in trappola dentro
un acquario, ma che non sono in grado di vivere al di fuori di esso,
anche lei non può fuggire dalla propria prigione. E vedendo il tutto
sotto una prospettiva più ampia, nemmeno gli altri personaggi
possono evadere dalla loro condizione, dal loro destino. Siamo tutti
puttane, tutti pesciolini rossi. Oppure tutti come quelle tartaruga
inquadrata all'inizio dei film che si trova a vagare indecisa
sull'asfalto della strada mentre le macchine le sfrecciano a fianco.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Da
quella prigione non può liberarsi il padre di famiglia, la cui fonte
di guadagno è proprio lo sfruttamento della prostituzione, proprio
come sarà per il “Bad Guy” del <a href="http://frammenticinemavittoriomorelli.blogspot.it/2013/07/bad-guy-di-kim-ki-duk.html">capolavoro successivo</a>. E non è
che non possa per ragioni economiche, il problema è un altro... è
nato in quel mondo, probabilmente non è istruito, probabilmente non
ha visto “altro”. Un po' come sarà anche il vecchio de<a href="http://frammenticinemavittoriomorelli.blogspot.it/2013/09/larco-di-kim-ki-duk-2005.html"> “L'arco”</a> ripensandoci bene: un torturatore che, però, non riesce a tenere
dentro di sé l'affetto per quella povera ragazza (ed infatti verrà
fuori più volte nel corso del film). E' colui che ti stupra, ma che
poi in altre occasioni ti protegge, ti abbraccia, ti coccola. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">In
effetti, tutti gli uomini del film sono raffigurati come delle bestie
“strane”. Dico bestie perché sembrano animali feroci e spietati
in preda a degli istinti incontrollabili di violenza e prevaricazione
sul più debole... ma dico anche “strane” perché possiedono
quella fragilità e quella debolezza d'animo che difficilmente si può
trovare in una tigre o in una iena. Sono “umani”.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivKJlsn3l_inKppkp0nDZVI9ezkhECFcbPX8IlziADe00MyLz4SAByTDiF2TIQ-VZWdB2vAmyDTLemJBidmKVEG3PxdZ72_cKxnR5GibyDmZxHc9sAjKfly4HcACddaojWrmiHYWFWr8s/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk12.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivKJlsn3l_inKppkp0nDZVI9ezkhECFcbPX8IlziADe00MyLz4SAByTDiF2TIQ-VZWdB2vAmyDTLemJBidmKVEG3PxdZ72_cKxnR5GibyDmZxHc9sAjKfly4HcACddaojWrmiHYWFWr8s/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk12.jpg" height="172" width="320" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSOjssVsJb9-_U3-Ltf3Ip4cMfaj-0OHI-aK8PG4n0MmboUPQOj9suL28p9ye3K0PDrLV2ua4qu0XGncCIr81xK_caLUQ7SIg3APD4lbtmjBiswq3r2mw6FntvOc9u49ZtK_s_kSOtNSU/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk7.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSOjssVsJb9-_U3-Ltf3Ip4cMfaj-0OHI-aK8PG4n0MmboUPQOj9suL28p9ye3K0PDrLV2ua4qu0XGncCIr81xK_caLUQ7SIg3APD4lbtmjBiswq3r2mw6FntvOc9u49ZtK_s_kSOtNSU/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk7.jpg" height="172" width="320" /></a><span style="font-family: Times New Roman, serif;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ma
è soprattutto una storia al femminile. Le protagoniste vere,
infatti, sono le due donne. Vittime entrambi, una in modo, una
nell'altro, apparentemente incapaci di reagire che però, alla fine
non si arrendono... anzi, si evolvono man mano che la pellicola va
avanti... maturano. Come matura il rapporto tra Jin-Ha e la figlia
del proprio sfruttatore. Imparano a conoscersi, a rispettarsi, si
osservano, si seguono, provano a fare gli stessi gesti in un surreale
gioco di specchi...</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">A
metà film, infatti c'è una frattura: la storia prende tutta
un'altra piega. Dal conflitto si passa all'amicizia, dalla diffidenza
alla fiducia ed alla stima. Quelle due donne che sembravano così
fragili e così distanti tra loro, attraversano entrambe,
parallelamente, un processo di crescita interiore e dopo tanta
sofferenza, cominciano a diventare complementari, a prendere il buono
l'una dall'altra... e quello che era sin lì un ritratto realistico,
comincia ad acquistare in pieno stile Kim ki Duk una notevole forza
poetica. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ed
alla fine, quindi, non resta che liberare finalmente quel pesciolino
rosso, lasciarlo andare nell'oceano... osservarlo gioire finalmente
della propria libertà.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Tutto
troppo bello per essere reale, vero? </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ed
infatti nevica...in primavera.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Guardate questo film. Un'altra meraviglia firmata Kim Ki Duk.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuxZLRkOdtS3p_X04lrEaEjN2Bt7MxiGCB6fDnj0Rfc6G0juQtJPITkfH7AMPo2604Sn3tIvffvLGZ_I-vsgaXtdY6nmeO1f5o0lyibt2-6VOnoukBjtjfGk9NDeLitp1GPhcoFm9ufEw/s1600/Birdcage+Inn1(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuxZLRkOdtS3p_X04lrEaEjN2Bt7MxiGCB6fDnj0Rfc6G0juQtJPITkfH7AMPo2604Sn3tIvffvLGZ_I-vsgaXtdY6nmeO1f5o0lyibt2-6VOnoukBjtjfGk9NDeLitp1GPhcoFm9ufEw/s1600/Birdcage+Inn1(1).jpg" height="222" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6UM-JpH-PluwdB1Zbtz6k0n9_6egO9EyJWFGCTAzA50xI1UfVXPs2PPAxt7KUyFtoBrnEkJaXmdROqrHsx6ohyRDasavAiJyKt_X3JDVShyH1BzL6gcbpNCNV7abaMPBxn5sG-NXWvjk/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6UM-JpH-PluwdB1Zbtz6k0n9_6egO9EyJWFGCTAzA50xI1UfVXPs2PPAxt7KUyFtoBrnEkJaXmdROqrHsx6ohyRDasavAiJyKt_X3JDVShyH1BzL6gcbpNCNV7abaMPBxn5sG-NXWvjk/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk2.jpg" height="172" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMTmaopZrAudd3tURbPqaITSv8YN9Grl8MqLHqRO79vdzYcjlR2XuwyoECGn_U0FzdgTXr6COQaa-3yC1gpxW9HdKKxUrzgkRnQi7pyNFNC3zf56gCzKT55nZd4mPKGLrlEG-Kasuy77M/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk14.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMTmaopZrAudd3tURbPqaITSv8YN9Grl8MqLHqRO79vdzYcjlR2XuwyoECGn_U0FzdgTXr6COQaa-3yC1gpxW9HdKKxUrzgkRnQi7pyNFNC3zf56gCzKT55nZd4mPKGLrlEG-Kasuy77M/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk14.jpg" height="176" width="320" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8IzZk_030rF76iZguyFs6AQk1br1MfyOILORcsYKy9t7oPd8unrpmqFTitbsalGvLZjSYi8VxVbN9NM5_7RVsYgUxYNGOyJB0MIRSrFZpGugJ3vhbotrVE6A6Prp4Sl9r7TeUGL0QaAQ/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8IzZk_030rF76iZguyFs6AQk1br1MfyOILORcsYKy9t7oPd8unrpmqFTitbsalGvLZjSYi8VxVbN9NM5_7RVsYgUxYNGOyJB0MIRSrFZpGugJ3vhbotrVE6A6Prp4Sl9r7TeUGL0QaAQ/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk4.jpg" height="172" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWB3iwAmn_QicfemAkU85YGMwhAaOYTtYwYDud8xbLHLlsbResE1eL5NpapOu8HRihtp-0Z0e4sHF38eR31d3mumE2SpVNHuBHbguz7s9LQYeXApH1KoYAla9zbWXSRT4vUYjmjMSP0EA/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWB3iwAmn_QicfemAkU85YGMwhAaOYTtYwYDud8xbLHLlsbResE1eL5NpapOu8HRihtp-0Z0e4sHF38eR31d3mumE2SpVNHuBHbguz7s9LQYeXApH1KoYAla9zbWXSRT4vUYjmjMSP0EA/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk.png" height="170" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOpGBtoomKC7Iwkzgp1pXG3JijxwpwjMGBwNTHM0Ay2pnMosm7GIJco7IFl7Q1NkH0EjHnID3OQJaZixY0aI8uT9NoUN5EX9DVerh0v7nUZsTZjnrGzQo3uugIW7N0XTlXiVkr_xlM7us/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOpGBtoomKC7Iwkzgp1pXG3JijxwpwjMGBwNTHM0Ay2pnMosm7GIJco7IFl7Q1NkH0EjHnID3OQJaZixY0aI8uT9NoUN5EX9DVerh0v7nUZsTZjnrGzQo3uugIW7N0XTlXiVkr_xlM7us/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk6.jpg" height="172" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNmBj7jgEWMbM9QPGItVlt6sSZH9dC8RSo1ducVCweHb-m79sYP9Rjf-TN3cHY1SRh_SxEdDSL5g6T4gqH0fmyp4-770uRnTfHJnevD7AR4lypYnS4MSnDPFkHVVPMSj73hmQ-AhblR_I/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNmBj7jgEWMbM9QPGItVlt6sSZH9dC8RSo1ducVCweHb-m79sYP9Rjf-TN3cHY1SRh_SxEdDSL5g6T4gqH0fmyp4-770uRnTfHJnevD7AR4lypYnS4MSnDPFkHVVPMSj73hmQ-AhblR_I/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk8.jpg" height="172" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0gPc5U-f3QPPOQc65qNQ97Ak0bYiInBnrBYnL9pFAmW9rCukRDvfgtamF_cFFl973d2t_vCoaca1urcAu7zESqPblsW1Qq-MWTLUHM7NryLniXRhoSuUJ5Gp3qS5gXvPquHOrwFbLvDw/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0gPc5U-f3QPPOQc65qNQ97Ak0bYiInBnrBYnL9pFAmW9rCukRDvfgtamF_cFFl973d2t_vCoaca1urcAu7zESqPblsW1Qq-MWTLUHM7NryLniXRhoSuUJ5Gp3qS5gXvPquHOrwFbLvDw/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk+1.jpg" height="172" width="320" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEih3gmiJfPp49trMxXbrHoCUW92sULIoPOX_GzFAdFoYJWCN6DNUpb7ypMYQUlJVc98Hdfwv1wGFex8P4rKWCIhmoSqbZLKaaEYoJGFFirxxlxIWDwW53QvU_fFb30ZXUuNFU7xKiOMAG8/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk13.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEih3gmiJfPp49trMxXbrHoCUW92sULIoPOX_GzFAdFoYJWCN6DNUpb7ypMYQUlJVc98Hdfwv1wGFex8P4rKWCIhmoSqbZLKaaEYoJGFFirxxlxIWDwW53QvU_fFb30ZXUuNFU7xKiOMAG8/s1600/birdcage+inn+kim+ki+duk13.jpg" height="172" width="320" /></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif;">*i
quadri di Schiele si ritroveranno anche in film successivi. E'
evidente l'amore di Kim per tale artista. Anche il regista
sud-coreano, del resto, nasce come pittore, prima di approdare alla
telecamera.</span><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-50764744943588139672014-01-13T21:15:00.000+01:002014-01-13T21:16:05.111+01:00"CASTAWAY ON THE MOON" di Hae-jun Lee (2009)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 18px;">"Amo così tanto la luna...</span></span></b></div>
<b></b><br />
<div style="text-align: center;">
<b><b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 18px;">non c'è nessuno lassù...</span></span></b></b></div>
<b>
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 18px;">e se non esiste nessuno</span></span></b></div>
</span></b><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 18px;">la solitudine non ha senso"</span><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 18px;"> </span></span></b></div>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgXR-kUf2DlLFwbXyx8izB9Xqv9D4PTkow-BUsE8454_72HFkBVYcGajwg1fdFPyRAUNbIqX4h89nMmVMKeSpcv1cKVtKReIxW5Ql7za1nD6CPnOBKKCCbm1XuJEy7pVNodPQOgJ1W9Ow/s1600/castaway+on+themoon.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgXR-kUf2DlLFwbXyx8izB9Xqv9D4PTkow-BUsE8454_72HFkBVYcGajwg1fdFPyRAUNbIqX4h89nMmVMKeSpcv1cKVtKReIxW5Ql7za1nD6CPnOBKKCCbm1XuJEy7pVNodPQOgJ1W9Ow/s320/castaway+on+themoon.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ancora una storia di solitudini che si
incontrano, si cercano, si inseguono...si amano?</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Una commedia surreale, onirica, forse
anche grottesca, ma così delicata e poetica da riuscire ad incantare
chi la guarda.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Poco importa se la storia sia oltre il
limite che separa il reale dall'assurdo, non è quello che conta.
Come spesso accade nei film orientali ad avere l'importanza sono le
immagini, i gesti semplici, le poche parole...</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Si ride tanto eppure ci si commuove di
fronte a questi due personaggi.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Da una parte Lui, uno come tanti,
anzi...un inetto come tanti, senza soldi, pieno di debiti, appena
lasciato dalla fidanzata che lo disprezza. La sua vita sta andando a
puttane, sta...naufragando, ancor prima di prendere la decisione di
gettarsi da quel ponte, con l'intenzione di suicidarsi, fuggire da
tutto e da tutti.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ma anche il suicidio non va in porto e
si ritrova così su di un isolotto in mezzo al fiume, vicinissimo a
quella città, quella società che lo annientava, eppure allo stesso
tempo così lontano, distante,
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
invisibile. Come prima, come sempre
insomma.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“Che stupido, non sei nemmeno capace
di suicidarti.”</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh07GXiB6QsMemR5f_n3dkxUiJ6o7Ddz6B_Npf4WrL0GzPH3A71HZGJLbO0eBkhoDKwMOshsDEj-2rh_N4f99trn7c0TfqzZctzdPZYCYtIvy7BaBeyYmL4H3-Ku2qq8gB70FFIL3_EoLI/s1600/castaway+ont+he+moon+n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh07GXiB6QsMemR5f_n3dkxUiJ6o7Ddz6B_Npf4WrL0GzPH3A71HZGJLbO0eBkhoDKwMOshsDEj-2rh_N4f99trn7c0TfqzZctzdPZYCYtIvy7BaBeyYmL4H3-Ku2qq8gB70FFIL3_EoLI/s320/castaway+ont+he+moon+n.jpg" width="320" /></a>Il telefono ovviamente ha finito la
batteria e di nuotare non è capace (sennò il film nemmeno
cominciava). E' lì su quell'isolotto, in mezzo ai rifiuti della
società...spazzatura, bottigliette di plastica, scatolette di tonno
ed una vecchia barchetta a pedali fatta ad anatra. Solo con se stesso
e la sua fragilità, i suoi rimorsi, i suoi incubi... con quelle
carte di credito prosciugate che non gli servono più a niente,
giusto giusto per pulire la barchetta dalla cacca degli uccelli.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Fatto sta che decide di rimandare il
suicidio e tentare di sopravvivere su quell'isola, dove la società
ed il resto dell'umanità non possono più fargli del male... e così,
quindi, incomincia a darsi da fare come un novello Robinson Crusoe,
riscopre la bellezza della natura, il sapore dimenticato della noia.<br />
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpaffYrH4RRK9edpg4G_C_TXREok_Zvod_e4v3LIzr9hPR5gpzLmKozGNfK2RYpXYvmBT4lEx6byBBxnC1-ygGLzCmsWVtE9RiE95y2knSN8_EZWdOZz5MEdzkKO8YQ-9jy95L1rXIBPI/s1600/castaway+moon11.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpaffYrH4RRK9edpg4G_C_TXREok_Zvod_e4v3LIzr9hPR5gpzLmKozGNfK2RYpXYvmBT4lEx6byBBxnC1-ygGLzCmsWVtE9RiE95y2knSN8_EZWdOZz5MEdzkKO8YQ-9jy95L1rXIBPI/s320/castaway+moon11.jpg" width="240" /></a>E poi c'è Lei, dall'altra parte del
fiume. Una giovane ragazza. Anche lei è sola, anche lei per scelta.
Non ha tentato il suicidio, ma si è barricata nella propria camera,
in fuga dal mondo. Non esce mai, nemmeno fa entrare la luce del sole.
Dorme dentro nell'armadio, si sottopone all'autoipnosi per
addormentarsi e vive soltanto una vita virtuale sul web “dove puoi
essere chi vuoi”.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Poi la sera, da spazio alla sua più
grande passione: Fotografare la Luna.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“Amo così tanto la luna, non c'è
nessuno lassù...e se non esiste nessuno la solitudine non ha senso”</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Solamente due volte all'anno, durante
delle esercitazioni antiterrorismo si concede di guardare il mondo,
perché in quelle situazioni la città si svuota...</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“Due volte all'anno, per soli venti
minuti il mondo si svuota, come sulla luna la gravità diventa un
sesto di quella reale. Come vorrei che il mondo restasse sempre come
in questo momento. Anche la vita peserebbe un sesto...”<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia7V-xUVoH4-nAaJQaNUDfiBowbmJ_oa7yfs9YHbJZZdL9PfBlpSq8-MCiiOxBCQVa7dDFq8E7r8ieGC7pQxd_t6BS_bRPCDgTLKEqCogfbMOOeL0TLpegB74sbZsH1izXLSqCTongRzM/s1600/castaway+on+the+moon.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia7V-xUVoH4-nAaJQaNUDfiBowbmJ_oa7yfs9YHbJZZdL9PfBlpSq8-MCiiOxBCQVa7dDFq8E7r8ieGC7pQxd_t6BS_bRPCDgTLKEqCogfbMOOeL0TLpegB74sbZsH1izXLSqCTongRzM/s400/castaway+on+the+moon.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Ed è proprio in quei momenti in cui il
mondo diventa Luna che Lei con il suo cannocchiale scorge Lui.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“Un alieno” esclama! Perché di
alieni si tratta... se i terrestri sono quelli normali, che vivano la
loro vita in città come tanti. Che vivono senza paura della vita.
Loro no, loro sono alieni...</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Però pian piano, mandandosi messaggi,
lui scrivendo sulla sabbia, lei gettando da un ponte bottigliette di
vetro contenenti lettere, cominciano a conoscersi...o meglio ad
avvertire a vicenda la presenza dell'altro.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ed allora quella solitudine pian piano
si dissolve, la musica cambia... quelle tende in camera le puoi
aprire, non c'è più bisogno di ripararsi dal sole, di nascondersi
dal mondo. Ed allora puoi uscire anche di casa senza casco, correre
verso l'altro, solamente per dirgli come ti chiami. Solo per dirgli
Io ci sono. Non sei più solo. Non lo siamo più.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
_______________________<br />
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Fidatevi, è una meraviglia questo
piccolo film. E' una commedia, certo, e non ha assolutamente pretese
autoriali, ma riesce a colpire, emozionare, trasmettere grande forza
vitale ed energia positiva. Molto curata nei dettagli, in alcune
trovate visive sensazionali, con delle scene che ti lasciano per
qualche secondo senza fiato e ti fanno rimandare indietro il film per
vederle, rivederle, rivederle ancora... Se fossero tutte così le
commedie!
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Unica pecca, se proprio vogliamo
trovargli un difetto, direi il finale leggermente scontato, non
all'altezza di tutto ciò che c'è davanti, ma tutto sommato di
fronte ad una commedia del genere c'è solo da battere le mani.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Un ringraziamento speciale al mio
“maestro” Oh Dae-soo de <a href="http://ilbuioinsala.blogspot.it/">“Il buio in sala”</a>, che se non lo
avesse inserito nella sua classifica di fine anno, probabilmente mi
sarei fatto scappare questo gioiellino.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-Lvl0Qe6_SZpT9FaQnkl4Ia62QTfJZ4a-UqYvoiAwSMCsRtEaT_LYB5pvqlblVfmAORzuqYvPfpnE-IGAF0qOMWegHujd4HDqge2PC9mRKTlgZ2iQ6JUdDCP9Tb7Y_8y6Hn1okbgvo8M/s1600/castaway-on-the-moon-2-e1383427181345.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-Lvl0Qe6_SZpT9FaQnkl4Ia62QTfJZ4a-UqYvoiAwSMCsRtEaT_LYB5pvqlblVfmAORzuqYvPfpnE-IGAF0qOMWegHujd4HDqge2PC9mRKTlgZ2iQ6JUdDCP9Tb7Y_8y6Hn1okbgvo8M/s320/castaway-on-the-moon-2-e1383427181345.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsYezy4g5eq0WNTU1on1L3vvNCyJWxVKlyoWRO09nTb3W33Mkh5kKd-Gtnl_uy8jH4HQNw7qnHoPQs0kJWqIplzKmycAEZfR6gl80xT432p9QHf9dqUaToPQoajD9tRFJ4NplLIbwkv8A/s1600/3400.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsYezy4g5eq0WNTU1on1L3vvNCyJWxVKlyoWRO09nTb3W33Mkh5kKd-Gtnl_uy8jH4HQNw7qnHoPQs0kJWqIplzKmycAEZfR6gl80xT432p9QHf9dqUaToPQoajD9tRFJ4NplLIbwkv8A/s320/3400.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgizB6-lU9tWKulqYHKyaHIiI9jICom17UDIF7rFBBU3XYSYkSOXVnhr0I7iCMSFnl2zkinijY_5xsXv3vL-XyKaHZloyHo5K0D4BkYCiJH6ts2bb8CKGo2LRdTG9BZTeKMdZRdTm76cgY/s1600/castaway+on+the+moon3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgizB6-lU9tWKulqYHKyaHIiI9jICom17UDIF7rFBBU3XYSYkSOXVnhr0I7iCMSFnl2zkinijY_5xsXv3vL-XyKaHZloyHo5K0D4BkYCiJH6ts2bb8CKGo2LRdTG9BZTeKMdZRdTm76cgY/s320/castaway+on+the+moon3.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWC7hLMAsTgJ75zI4EA-D4tDzpUFa48jh6ARNSNaWQEAYTg7cQZz70Rg0y7tRI_dBa1993ttMczdyRTJFwC3CNiqrlY63pyprYNsWvf1-bRfjik1pRYXM1DAMsavXNOtfL5cyWDbCIJWA/s1600/castaway+on+the+moon2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWC7hLMAsTgJ75zI4EA-D4tDzpUFa48jh6ARNSNaWQEAYTg7cQZz70Rg0y7tRI_dBa1993ttMczdyRTJFwC3CNiqrlY63pyprYNsWvf1-bRfjik1pRYXM1DAMsavXNOtfL5cyWDbCIJWA/s320/castaway+on+the+moon2.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAH2doQ0caIPnKN4xplP5aDeglhIcXWDN99YhSqT2VO6eRkwOdVCMeG_yi80lC4oidnnhMR7-HOO-BD5n8PG_O0kbXVQkIweUrRAssjWYDM4N5uhVdFZqyZ8eysVU-0hB9V7X-MxlvoZo/s1600/castaway+on+the+moon+4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAH2doQ0caIPnKN4xplP5aDeglhIcXWDN99YhSqT2VO6eRkwOdVCMeG_yi80lC4oidnnhMR7-HOO-BD5n8PG_O0kbXVQkIweUrRAssjWYDM4N5uhVdFZqyZ8eysVU-0hB9V7X-MxlvoZo/s320/castaway+on+the+moon+4.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_ffFYSHUXdO2QytqCdAtqogpFWEdZ6Npc7xbhZFhY7cBu9mOE6OQxAlHmsmy7OIGR07lnYQEio-Bgl3oFH2sPj4-W7h9B4iIfx6qxTox-nnxK7P1_rW5lyZsR4t-UEe0-1-q2driCo-w/s1600/castaway+on+the+moon+5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><img border="0" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_ffFYSHUXdO2QytqCdAtqogpFWEdZ6Npc7xbhZFhY7cBu9mOE6OQxAlHmsmy7OIGR07lnYQEio-Bgl3oFH2sPj4-W7h9B4iIfx6qxTox-nnxK7P1_rW5lyZsR4t-UEe0-1-q2driCo-w/s320/castaway+on+the+moon+5.jpg" width="320" /></span></a></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">"<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">The lunatic is on the grass</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></span></span></div>
<span style="background-color: white;"></span><br />
<div style="text-align: right;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: 16px; line-height: 16px;">The lunatic is on the grass</span><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></span></div>
<span style="background-color: white;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">remembering games and daisy chains and laughs</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">got to keep the loonies on the path</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><div style="text-align: right;">
<span style="line-height: 15.989583969116211px;"><br /></span></div>
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">The lunatic is in the hall</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">the lunatics are in the hall</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">the paper holds their folded faces to the floor</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">and every day the paper boy brings more</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><div style="text-align: right;">
<span style="line-height: 15.989583969116211px;"><br /></span></div>
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">And if the dam breaks open many years too soon</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">and if there is no room upon the hill</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">and if your head explodes with dark forbodings too</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">I'll see you on the dark side of the moon</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">The lunatic is in my head</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">The lunatic is in my head</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">you raise the blade, you make the change</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">you rearrange me ' till I'm sane</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">you lock the door</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">and throw away the key</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">there's someone in my head but it's not me</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><div style="text-align: right;">
<span style="line-height: 15.989583969116211px;"><br /></span></div>
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">And if the cloud bursts, thunder in your ear</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">you shout and no one seems to hear</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">and if the band you're in starts playing different tunes</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span></div>
</span><span style="font-size: 16px; line-height: 16px;"><div style="text-align: right;">
<span style="font-size: 16px; line-height: 16px;">I'll see you on the dark side of the moon"</span></div>
</span></span></span></div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-6250610288742092712014-01-10T11:24:00.000+01:002014-01-10T11:26:46.296+01:00"MISTER LONELY" (2007) di Harmony Korine<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikM3ntTXYD_Qcaz4TuPUViid6Mgh-iuweDUePJY1vajCY0CyiwrnRL63xbv9_FICgVdyt3ETBdT1QzW9ujkeRJjTmYh9NgzKlkdtfdOKj5QhCDMgLHjOc3K0YoUX_we_POCLO0eRAOxBY/s1600/126866-b-mister-lonely1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikM3ntTXYD_Qcaz4TuPUViid6Mgh-iuweDUePJY1vajCY0CyiwrnRL63xbv9_FICgVdyt3ETBdT1QzW9ujkeRJjTmYh9NgzKlkdtfdOKj5QhCDMgLHjOc3K0YoUX_we_POCLO0eRAOxBY/s1600/126866-b-mister-lonely1.jpg" height="400" width="300" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“<i><b>Caro mondo, caro mondo e
chiunque lo abiti.</b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>Durante quest'anno ho notato che
hai cercato di tagliarmi fuori.</b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>Ho notato che tu credi che io sia
molto strano.</b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>E ritieni che il mio modo di
pensare sia sbagliato.</b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>Caro mondo e chiunque lo abiti, </b></i><i><b>dal momento in cui sono nato
ricordo di essermi sentito diverso.</b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>Ricordo di aver pensato di
possedere una percezione speciale </b></i><i><b>che mi permetteva di vedere le
cose </b></i><i><b>che tu non riuscivi a vedere.</b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>Non credo di aver mai provato
quello che provi tu.</b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>Non sono proprio arrabbiato per
questo</b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>sembra che le cose siano così e
basta.</b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>Devo ammettere di aver trascorso
la maggior parte della mia vita </b></i><i><b>sentendomi confuso.</b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>Sentendomi alienato e
disconnesso.</b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>Non ho mai capito le cose nella
maniera in cui sembrava </b></i><i><b>che le capissero gli altri </b></i><i><b>o non ho mai capito le cose
esattamente.</b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>Caro mondo, </b></i>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>caro mondo e chiunque lo abiti,</b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>è difficile ridere sempre</b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>quando non sai cosa ci trovi di
tanto divertente la gente.”</b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVrdyCYN0CJbIoN4Ly1uK4qccFO5-7zDP64xYQzFbe2VDDmeAk6IfcPDndpzrUPWhb1c5P6uNIdM7yijt-YSy2xfwbf8l2qEVdiXmbkyRZVISBJTWVN7xK5nCxuuBZhgnrfSFSuf8GTY4/s1600/Mister_Lonely.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVrdyCYN0CJbIoN4Ly1uK4qccFO5-7zDP64xYQzFbe2VDDmeAk6IfcPDndpzrUPWhb1c5P6uNIdM7yijt-YSy2xfwbf8l2qEVdiXmbkyRZVISBJTWVN7xK5nCxuuBZhgnrfSFSuf8GTY4/s1600/Mister_Lonely.jpg" height="171" width="400" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Di solito uno si sente solo quando gli
mancano gli altri...Ecco, al protagonista di questo film, gli manca
pure sé stesso. E lo stesso dicasi anche di tutti gli altri strani
personaggi di questa pellicola, tutti al limite tra la normalità e
la follia, “borderline” come negli altri film di Harmony Korine.
Una serie di persone che hanno votato la propria esistenza al
diventare dei sosia di qualcun altro. C'è Michael Jackon, il
protagonista, c'è la tenera e fragilissima Marylin Monroe, c'è un
crudele Charlie Chaplin, interpretato da un sempre straordinario
Denis Lavant, c'è Madonna, c'è il presidente Lincoln, ci sono la
regina di Inghilterra, James Dean, il papa, Shirley Temple ecc... e
perciò tutto diventa piuttosto surreale. In realtà, è tutto più
Reale di quanto possa sembrare... Cos'è un sosia, in fin dei conti,
se non un semplice individuo che non sta bene con se stesso e decide
di indossare una maschera per vivere nel mondo? E' davvero una cosa
così strana? Quanti di noi ci troviamo a vivere nelle stesse
condizioni, dovendo indossare una maschera, perché non sappiamo chi
siamo, non vogliamo scoprirlo, oppure lo sappiamo e non vogliamo
ammetterlo, non possiamo accettarlo...</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOImC97XnKK3lTV3jMK00pElakUhzc3r5Kfn4gNYYdsZ3TGixVLQfA-3vDZAf2lmdpYt0n6a8ZJswdATl0SLVkfgxzhQsIJSjOjjn8xfhSLxRX6qe8TpEJ7snBBRXk0B2tnR8D4caP87c/s1600/016.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOImC97XnKK3lTV3jMK00pElakUhzc3r5Kfn4gNYYdsZ3TGixVLQfA-3vDZAf2lmdpYt0n6a8ZJswdATl0SLVkfgxzhQsIJSjOjjn8xfhSLxRX6qe8TpEJ7snBBRXk0B2tnR8D4caP87c/s1600/016.jpg" height="187" width="320" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgETyb2vdNGMs-TCdn5w7SO4-awcQaNyhPFbHFKLAXsoH_TIYpB8pS1QMAZeHgMWpG6TftwRqGm6PVKbLKYzd2zyAjRrZe-PjF2px0J-v2JYpuaa0P0U5nPZzOHoeLcSRpa70EHMR-kKNA/s1600/011.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgETyb2vdNGMs-TCdn5w7SO4-awcQaNyhPFbHFKLAXsoH_TIYpB8pS1QMAZeHgMWpG6TftwRqGm6PVKbLKYzd2zyAjRrZe-PjF2px0J-v2JYpuaa0P0U5nPZzOHoeLcSRpa70EHMR-kKNA/s1600/011.jpg" height="133" width="320" /></a><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ecco quindi che il film di Korine
diventa una rappresentazione, seppur pittoresca e grottesca, di
quella che è una condizione esistenziale molto diffusa nella società
attuale. Vien naturale quindi immedesimarsi con questi personaggi. Il film, perciò, sotto le sembianze di
una romantica favola moderna, diventa qualcosa di ben più
profondo...toccante, emozionante. Personalmente è riuscito a
raggiungere alcune corde emotive che mi guardavo di tenere ben
nascoste e protette dentro di me. Però qui ci si lascia andare,
grazie alle melodie musicali sognanti, alle immagini colorate, alla
trama semplice ma appassionante. Anche perché non ci è mai capitato
di vedere la storia di un sosia di Michael Jackson che si innamora di
una sosia di Marylin Monroe e decide di andare a vivere con lei in
una comune, popolata da tantissimi altri sosia.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Il film si sviluppa
con leggerezza e così ci facciamo trascinare, ma pian piano ci
sentiamo pungere sempre di più da quella malinconica di cui è
pervasa la pellicola. Non è possibile, avendo una certa sensibilità,
non farsi toccare da quella sequenza in cui vediamo il protagonista
dipingere volti su delle uova per parlare con loro nei momenti di
solitudine. Non è possibile restare impassibili di fronte a quel
monologo che ho deciso di citare in apertura, oppure dinanzi a quello
spettacolo teatrale fatto di fronte ad una platea quasi vuota, per
non parlare di quello iniziale nell'ospizio in cui Michael e Marylin
si incontrano... tutto così dolce da renderci vulnerabili, in modo
da restare ad un certo punto, improvvisamente feriti, senza
preavviso...</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Detto questo, signori e signore,
pensate pure ciò che vi pare...ma io continuo a sostenere che
Harmony Korine è uno dei registi più talentuosi attualmente in
circolazione. Non solo un regista controverso e fuori dall'ordinario,
ma un ottimo regista!</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg88TAXHlnlnfMHpnCmg1TMyWg34DY2K3Z89mFN7gjIcp_6dLw6-VJeoNNq7EueXyXl803ym_LLurDth506Bqew_Tful82Hr0fiSCpKeGZXqP9MeyRAhI_uJN5W_UESguXaLFPeshvkeCU/s1600/010.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg88TAXHlnlnfMHpnCmg1TMyWg34DY2K3Z89mFN7gjIcp_6dLw6-VJeoNNq7EueXyXl803ym_LLurDth506Bqew_Tful82Hr0fiSCpKeGZXqP9MeyRAhI_uJN5W_UESguXaLFPeshvkeCU/s1600/010.jpg" height="133" width="320" /></a>E mi sorprendo che questo film, a giro
sia piaciuto poco. Persino ai fan della prima ora di Korine. E' vero,
è un film diverso da Gummo...manca tutta quella carica esplosiva,
quella provocazione, quella spazzaturra gettata in faccia allo
spettatore (come anche nel più recente Spring Breakers)...ma allo
stesso tempo non mi sembra nemmeno così diverso. Anche perché
sinceramente io in Gummo, in mezzo a quell'estetica dell'orrido e del
riprovevole, avevo visto anche tanta delicatezza, tanta malinconia.
Ecco, in questo Mister Lonely, Korine ha voluto dare spazio
maggiormente a questi altri due ingredienti, delicatezza e
malinconia, ma il risultato non è certo di poco valore.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Con questo non voglio dire che il film
sia privo di difetti. Quelli ce ne sono, eccome se ci sono...come in
primis quel cameo di Werner Herzog abbastanza gratuito e sconnesso da
tutto il resto, ma posso perdonarglielo, di fronte ad una così bella
storia di solitudini che si incontrano.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
E poi...In fondo, quanti registi ti
fanno vedere delle suore che si buttano da un aeroplano sopra una
bicicletta? :-P </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #474747;">“<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Lonely,
I'm Mr. Lonely,</i></span><i><br /><span style="color: #474747;">I
have nobody for my own.</span><br /><span style="color: #474747;">I'm
so lonely, I'm Mr. Lonely,</span><br /><span style="color: #474747;">Wish
I had someone to call on the phone.</span><br /><span style="color: #474747;">I'm
a soldier, a lonely soldier,</span><br /><span style="color: #474747;">Away
from home through no wish of my own.</span><br /><span style="color: #474747;">That's
why I'm lonely, I'm Mr. Lonely,</span><br /><span style="color: #474747;">I
wish that I could go back home.</span><br /><span style="color: #474747;">Letters,
never a letter,</span><br /><span style="color: #474747;">I
get no letters in the mail.</span><br /><span style="color: #474747;">I've
been forgotten, yeah, forgotten,</span><br /><span style="color: #474747;">Oh
how I wonder how is it I failed.</span><br /><span style="color: #474747;">I'm
a soldier, a lonely soldier,</span><br /><span style="color: #474747;">Away
from home through no wish of my own.</span><br /><span style="color: #474747;">That's
why I'm lonely, I'm Mr. Lonely,</span><br /><span style="color: #474747;">I
wish that I could go back home"</span></i></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx_l8vwn1ZW6qm7W7qm0PZBC5ROKh19KKMlrLxUreZ77WM9WeflQS5S7ZVgo5FEpz4M2J9hqp4C41YI-HVE5CS48RtZAQINQXQwMiAXhtnq56GJT-Pz3ipic0wQQATChHB1tQMATIssgo/s1600/009.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx_l8vwn1ZW6qm7W7qm0PZBC5ROKh19KKMlrLxUreZ77WM9WeflQS5S7ZVgo5FEpz4M2J9hqp4C41YI-HVE5CS48RtZAQINQXQwMiAXhtnq56GJT-Pz3ipic0wQQATChHB1tQMATIssgo/s1600/009.jpg" height="134" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg41ZgoEs0Al4W3uKa9Me-ic-gw88qdMATWDvmR5NPZmeM-WC63GJXCruWh7aHc6FzuWJkKAsfLuRaUHrVadbDiryT1uqNagG0DvtmactWqbJPnR6qTzHDb4TjoVV_r6cy7iMscGSaULh0/s1600/183415_full.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg41ZgoEs0Al4W3uKa9Me-ic-gw88qdMATWDvmR5NPZmeM-WC63GJXCruWh7aHc6FzuWJkKAsfLuRaUHrVadbDiryT1uqNagG0DvtmactWqbJPnR6qTzHDb4TjoVV_r6cy7iMscGSaULh0/s1600/183415_full.jpg" height="132" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglusH8bfjM4t4WlWYfyWiiqSJlpreJVnCMgWlzvNQyNVvBDj-cNewBdEq06eQ5UCeSWzpPj77Ok8_glr0ct8GGNH54MFcnm0EhVgQgLSWijtdnMiUp32le90By2oEmV4Vr-OUjjETuXtw/s1600/183416_full+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglusH8bfjM4t4WlWYfyWiiqSJlpreJVnCMgWlzvNQyNVvBDj-cNewBdEq06eQ5UCeSWzpPj77Ok8_glr0ct8GGNH54MFcnm0EhVgQgLSWijtdnMiUp32le90By2oEmV4Vr-OUjjETuXtw/s1600/183416_full+%25281%2529.jpg" height="132" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpEtoeyhgOafs-FPH9ag1XoWuFXS3FwK9_4HuoWCLo_pW0SP91N7haY6VX9RLNQAAo2Fe9Vg8NtxGx266qSYr8qqgzEpwiAuhkD3qkIAz5MnRN7ssCSRZi5My57QyHV9nGvCOksvoUH1Y/s1600/HARMONY-DENIS-LAVANT_2+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpEtoeyhgOafs-FPH9ag1XoWuFXS3FwK9_4HuoWCLo_pW0SP91N7haY6VX9RLNQAAo2Fe9Vg8NtxGx266qSYr8qqgzEpwiAuhkD3qkIAz5MnRN7ssCSRZi5My57QyHV9nGvCOksvoUH1Y/s1600/HARMONY-DENIS-LAVANT_2+-+Copia.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3Cjn4D0kPLCA5HyN5hY3Ty8Hn8kCTPQyOFmrPMaY2CW14uR_OJv8kSUkEFO4A2Bxgl2BGdzsCvIgACK18cUG4ZeVs3ylHq1G73A4m_p_Kp3cE5IL-1RX3J8Zz6QgUzckRrTZgAAFU5iI/s1600/flying+nuns.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3Cjn4D0kPLCA5HyN5hY3Ty8Hn8kCTPQyOFmrPMaY2CW14uR_OJv8kSUkEFO4A2Bxgl2BGdzsCvIgACK18cUG4ZeVs3ylHq1G73A4m_p_Kp3cE5IL-1RX3J8Zz6QgUzckRrTZgAAFU5iI/s1600/flying+nuns.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-8949414483306348152013-12-24T01:00:00.000+01:002013-12-24T11:07:06.517+01:00"Fuoco fatuo"(1963) di Louis Malle<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5p-Hx93lvscHI-dGGAwdxhXr6fP6H5fY-3E7eEe1N48_GpWoc9uZtURSq6R2iHNdA0i7YD8owatldYtmwMmCgyTaYNsSJBRQSIuWJ2wTfP8czb_HzrhS8pMJcYoVdEYu__Eous0R-bg8/s1600/467bfd48710de529ac00e1209567a801215972f0.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5p-Hx93lvscHI-dGGAwdxhXr6fP6H5fY-3E7eEe1N48_GpWoc9uZtURSq6R2iHNdA0i7YD8owatldYtmwMmCgyTaYNsSJBRQSIuWJ2wTfP8czb_HzrhS8pMJcYoVdEYu__Eous0R-bg8/s320/467bfd48710de529ac00e1209567a801215972f0.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><<Avrei
voluto accattivarmi la gente, trattenerla, legarla a me, che niente
mi si muovesse più attorno. Ma è andato sempre tutto per aria.>></b></span></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><<Ma
tu ami la gente fino a questo punto?>></b></span></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><<Volevo
tanto essere amato che mi sembra di amare.>></b></span></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiU7mnWQ8A-JOqwDKhCdf2g2hKXszh0-hZVfbVrz-kx_DHmjdeAwBm6l5TIaqsNbPkdJrrdijovijH70zXKcwFWfftSO8Z77EVGfMMo4q-4Xdozs4LN1OVNXD_PpKq6Rz1hDo1jzMW_jHg/s1600/lefeufolletke8.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiU7mnWQ8A-JOqwDKhCdf2g2hKXszh0-hZVfbVrz-kx_DHmjdeAwBm6l5TIaqsNbPkdJrrdijovijH70zXKcwFWfftSO8Z77EVGfMMo4q-4Xdozs4LN1OVNXD_PpKq6Rz1hDo1jzMW_jHg/s200/lefeufolletke8.jpg" width="141" /></a></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; line-height: 0.53cm;">Talvolta
capita di imbattersi in dei film che ti riempiono, che riescono a
colmare il vuoto. Che ti avvolgono, ti abbracciano, ti sorreggono, ti
coccolano. Questo è l'effetto che mi ha fatto “Fuoco Fatuo” di
Louis Malle sin dai primi attimi in cui mi sono abbandonato alla sua
visione. Un film di una tristezza sconfinata, ma talvolta aiuta
rispecchiarsi nella tristezza di un film.</span></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Bastano
alcune inquadrature, alcuni primi piani, alcune semplici note di
pianoforte e ti sembra che quel film sia sempre stato tuo. Che sia
sempre stato dentro di te, anche prima di vederlo... in vita mia mi è
successo davvero poche volte, con “Otto e mezzo” di Fellini
sicuramente e forse più di recente con “Seul contre tous” di
Gaspar Noè...</span></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Si,
perché al pari di quelli sopra citati, il film di Louis Malle è un
film di una potenza emotiva strabiliante. Certo può non arrivare a
tutti, ne sono consapevole, ma qui non faccio recensioni “oggettive”
lo sapete bene.</span></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsVMTM4Z8hcsJf7XgghZddBzAHOrwa8gJELxSHgGRdM0X_ROX76ry6fdiijEWGbxGyUPHOHoj0TSM9I3PK_XTFFlmZHbDh91OfiOT6iWbk2R2xuiu8C6b58mm6BcKsyNFV1rkLYl8NOEM/s1600/feu11+(1).jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="121" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsVMTM4Z8hcsJf7XgghZddBzAHOrwa8gJELxSHgGRdM0X_ROX76ry6fdiijEWGbxGyUPHOHoj0TSM9I3PK_XTFFlmZHbDh91OfiOT6iWbk2R2xuiu8C6b58mm6BcKsyNFV1rkLYl8NOEM/s200/feu11+(1).jpg" width="200" /></a><span style="font-family: Times New Roman, serif;">In
scena c'è la vita. Nient'altro. La vita di un uomo che non vuol più
vivere, non ce la fa più... il giorno successivo, il 23 luglio si
suiciderà e non c'è dubbio che lo faccia. Lo sappiamo sin
dall'inizio. Il suo girovagare senza meta, il suo incontrare amici
per dei fugaci dialoghi, è finalizzato soltanto a trovare una
spinta, una giustificazione dell'atto che sta per compiere.</span></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ed
è difficile spiegare come un film, dove la morte è presente sin
dalla prima scena, possa descrivere così bene la vita. Non la vita
“in toto” è chiaro, ma una vita al capolinea che pur sempre vita
è.</span></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhA7IwHDO6_wf8_0DKFtJoQ4FW2FX2X6QsNP-x1VFim8lskJpx86svPiFAAMu_60vW1FCIcX9Diju8vomJGsCgAcWh-ECrDx7XltTrBcCqZNbr0etziTgYGp9BSFHDfLoeT79lawkr11-k/s1600/ronet-3.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="125" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhA7IwHDO6_wf8_0DKFtJoQ4FW2FX2X6QsNP-x1VFim8lskJpx86svPiFAAMu_60vW1FCIcX9Diju8vomJGsCgAcWh-ECrDx7XltTrBcCqZNbr0etziTgYGp9BSFHDfLoeT79lawkr11-k/s200/ronet-3.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Alain
Leroy, ex alcolizzato, da 4 mesi ospite in una clinica, è ormai
stanco della sua esistenza. Il mondo gli è totalmente estraneo. E
c'è una scena in questa ottica che appare esemplare e formidabile:
Alain da solo, seduto al tavolino di un bar che si guarda attorno...
la gente che passa veloce, la vita che scorre, ad una velocità
doppia. Il montaggio frenetico non fa altro che sottolineare questa
frattura fra Alain ed il resto del mondo, ormai non più saldabile. (</span><a href="http://www.youtube.com/watch?v=IwSQxlwMzr8">http://www.youtube.com/watch?v=IwSQxlwMzr8</a>)</div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Un
amico prova in tutti i modi a riportarlo sulla presunta “dritta
via”, lo invita ad accettare il passare del tempo, la mediocrità.
Ma quella mediocrità Alain non l'accetta. Non la vuole. Lui voleva
primeggiare. Soldi, belle donne, vita intensa, come un tempo... prima
che cominciasse ad affogare nell'alcol tutti i suoi dubbi, le sue
paure.</span></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i><span style="color: #181702;"><<Ho
cominciato ad aspettare le cose, e bevevo, poi un giorno mi sono
accorto che avevo passato la vita aspettando. Le donne, i soldi,
l’azione. Allora mi sono ubriacato a morte.>></span> </i></span>
</div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ma
adesso che ha perso pure la dipendenza, non gli è rimasto più
niente....soltanto il vuoto, pesante, asfissiante. Fuori dalla
clinica, si sente perso. <span style="color: #333333;"><i><< L</i></span><span style="color: #333333;"><i>a
vita dell'ammalato è regolata, semplice, ci si sente al sicuro. Non
ho molta voglia di tornare alla vita, Parigi mi fa paura.>></i></span><span style="color: #333333;">...
Resta soltanto un angoscia perpetua, un timore sconsiderato nei
confronti della vita, del futuro, un amarezza incancellabile nei
confronti del passato.</span> <span style="color: #333333;">Guarda
quella pistola, la maneggia con cura, è la sua unica speranza
rimasta. Non gli rimane altro da fare che preparare la valigia e
congedarsi.</span></span></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="color: #333333;">In
fonod n</span>on gli bastano più le belle ragazze che
gli passano attorno, non gli bastano gli amici, non gli basta la
filosofia, la poesia, non gli bastano i progetti...non gli basta il
sole, non gli basta l'amore. </span>
</div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">O
meglio, l'amore potrebbe bastargli... ma non è mai riuscito ad
afferrarlo, non è mai riuscito a goderselo, senza quella distruttiva
ansia di essere all'altezza delle donne amate, di soddisfarle...</span></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Cosa
resta ad Alain?</span></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">perché
soffrire? Perché continuare a lottare quando si è già lottato a
lungo e siamo ormai stanchi?</span></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">In
tutto questo, la meraviglia è che il regista riesce a parlare di
suicidio senza essere minimamente giudicante, senza morale ed allo
stesso tempo senza voler per forza commuovere, dosando alla
perfezione le luci, le parole, le musiche.</span></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Senza
mai difendere o condannare Alain. Anche perché in fondo cosa c'è da
difendere o condannare?</span></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;">Ciao
Vita, è ora di andare. Dorothy mi dimenticherà presto.</span></div>
<div style="line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif; line-height: 0.53cm;">*splendida colonna sonora di </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 20.03125px;">Erik Satie. </span></span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqmbbrfGxnurPJltA7oO6X6sDzjC_USc7kf-zM8XhN1uz3D423Sp5IaRRFxSkVSB71Le9tUjEpMzXFLpt9tjyYlssnMB-X5Pk34mUXLeL3SsrafJxVnk31ziEuRhXe3kBsqrStibXVpl8/s1600/feu-follet-01-g.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="230" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqmbbrfGxnurPJltA7oO6X6sDzjC_USc7kf-zM8XhN1uz3D423Sp5IaRRFxSkVSB71Le9tUjEpMzXFLpt9tjyYlssnMB-X5Pk34mUXLeL3SsrafJxVnk31ziEuRhXe3kBsqrStibXVpl8/s320/feu-follet-01-g.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiagmFHO6ieTlJ9K_xS8s6jsTAXvSEYdb1Lbk6Z-FqPvo8Furlo7R8CbUkuJx_fLAa5kAeuYZIECXg0nRWigm2nXk4N2GB08yw3_XgGGbFZWqr28v5KNESeWg3AIC4XjMZUmMHv2NFgyrI/s1600/ff1i.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="177" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiagmFHO6ieTlJ9K_xS8s6jsTAXvSEYdb1Lbk6Z-FqPvo8Furlo7R8CbUkuJx_fLAa5kAeuYZIECXg0nRWigm2nXk4N2GB08yw3_XgGGbFZWqr28v5KNESeWg3AIC4XjMZUmMHv2NFgyrI/s320/ff1i.jpg" width="320" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP0qTrjs2zPlR-vufDReUhn0cBbFbrPOGckmudFJ2Vs0QGNGZQP1OY7hye3fWfRWq3Mi1lQtcB_TuHxRcQMUogWEcCzkHq_ZLrv_ZrgICRr9JhU6AHmMMBechCMagpZRX8wAud-XJjfBc/s1600/louis+malle+LE_FEU_FOLLET-1(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP0qTrjs2zPlR-vufDReUhn0cBbFbrPOGckmudFJ2Vs0QGNGZQP1OY7hye3fWfRWq3Mi1lQtcB_TuHxRcQMUogWEcCzkHq_ZLrv_ZrgICRr9JhU6AHmMMBechCMagpZRX8wAud-XJjfBc/s320/louis+malle+LE_FEU_FOLLET-1(1).jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFzglLa2FHLUQ3ZUSAtQLWpbA_FHSVVcENa5lV1YLMkmZgeIcJxuc2Ll4W7dDU0S4G8STTmbmrjzz9VtBI3CU8yiTvhOVF8owpRx2GmypueuZwgM7G038Nll8f6OURbxYQHNEQprrfA_Q/s1600/feu-follet-04-g.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFzglLa2FHLUQ3ZUSAtQLWpbA_FHSVVcENa5lV1YLMkmZgeIcJxuc2Ll4W7dDU0S4G8STTmbmrjzz9VtBI3CU8yiTvhOVF8owpRx2GmypueuZwgM7G038Nll8f6OURbxYQHNEQprrfA_Q/s320/feu-follet-04-g.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJoBKO4Qng2M4lSBHysWlv-alVA-axU0eGUp6qK7F4PL2Cb9IJJzFpLpPijCliaPGWkuDFNTq6M9q6yPGDW_B3a9PceCfAoGJ2Rl6DpmUCO9PDEB0X_CGZV3BBLrqAS8Vr9ZqI9fdTKlg/s1600/feu-follet-03-g.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJoBKO4Qng2M4lSBHysWlv-alVA-axU0eGUp6qK7F4PL2Cb9IJJzFpLpPijCliaPGWkuDFNTq6M9q6yPGDW_B3a9PceCfAoGJ2Rl6DpmUCO9PDEB0X_CGZV3BBLrqAS8Vr9ZqI9fdTKlg/s320/feu-follet-03-g.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<em style="color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: center;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>"</b></span><b style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Non, Vita, perché tu sei nella notte</b></em></div>
<div style="text-align: left;">
<em style="color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: center;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>la rapida fiammata, e non per questi</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>aspetti della terra e il cielo in cui</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>la mia tristezza orribile si placa:</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>ma, Vita, per le tue rose le quali</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>o non sono sbocciate ancora o già</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>disfannosi, pel tuo Desiderio</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>che lascia come al bimbo della favola</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>nella man ratta solo delle mosche,</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>per l'odio che portiamo ognuno al noi</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>del giorno prima, per l'indifferenza</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>di tutto ai nostri sogni più divini,</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>pel non potere vivere che l'attimo</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>al modo della pecora che bruca</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>pel mondo questo e quello cespo d'erba,</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>e ad esso si interessa unicamente,</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>pel rimorso che sta in fondo ad ogni</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>vita, d'averla inutilmente spesa,</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>come la feccia in fondo del bicchiere,</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>per la felicità grande di piangere,</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>per la tristezza eterna dell'Amore,</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>pel non sapere e l'infinito buio...</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<em><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>Per tutto questo amaro t'amo, Vita."</b></span></em></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Times New Roman', Times, FreeSerif, serif; line-height: 20px; text-align: left;">
<i><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>--Camillo Sbarbaro</b></span></i></div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-70481490055895325582013-12-22T12:16:00.000+01:002013-12-22T12:16:23.460+01:00"Angeli violati" (1967) di Koji Wakamatsu<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv64mPnUTRPgax5TN7IGlSSe-8fPI4R7bXotj7-HLZWytHDebp6NFQEvIhy8KqY-dRIM4Z8BTvFpzJ5leTo8SzQFfbB73OpKEhsvfhLayOYZAe9OTF7XmuwjdbSIO0O3hc0pTNBlBcoro/s1600/2010-07-03_025417.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv64mPnUTRPgax5TN7IGlSSe-8fPI4R7bXotj7-HLZWytHDebp6NFQEvIhy8KqY-dRIM4Z8BTvFpzJ5leTo8SzQFfbB73OpKEhsvfhLayOYZAe9OTF7XmuwjdbSIO0O3hc0pTNBlBcoro/s400/2010-07-03_025417.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGAhT2g6SpDM7vMWePNoL61QP2PtOly8smKJdZfymPDGLnoobfh8vALCWgjPToEhNFRd6ju-jpGYwZgpI2rpWNWF1jkwX-7PUAZ2twRdreY4hyphenhyphenXagskOv2StVwd4mPOHHoLNxGuCQ5eKM/s1600/6631881.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGAhT2g6SpDM7vMWePNoL61QP2PtOly8smKJdZfymPDGLnoobfh8vALCWgjPToEhNFRd6ju-jpGYwZgpI2rpWNWF1jkwX-7PUAZ2twRdreY4hyphenhyphenXagskOv2StVwd4mPOHHoLNxGuCQ5eKM/s200/6631881.jpg" width="121" /></a>Può un film che racconta un orribile
fatto di cronaca, una storia di follia e violenza estrema, essere di
una sconfinata raffinatezza e dolcezza? Si, può esserlo. E ce lo
dimostra Koji Wakamatsu con questo splendido “Angeli violati”,
film di appena 57' capace di emozionare ed incantare, grazie alla
bellezza delle immagini e delle musiche.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ispirato ad una storia vera, il film
narra di un pluriomicidio: è la storia di un pazzo che entra in un
dormitorio di infermiere e le uccide una per una in maniera brutale,
risparmiando alla fine soltanto una ragazza. Disadattato, depresso, frustrato, incazzato con il mondo intero e soprattutto ossessionato ed intimorito dal sesso, il giovane ci viene presentato nelle prime scene del film
attraverso le proiezioni della sua immaginazione: una splendida
carrellata di nudi femminili in bianco e nero, labbra, occhi, gambe,
piedi... Segue poi la sequenza in cui lo vediamo provare la propria
pistola in riva al mare e soltanto dopo questa scena veniamo
scaraventati dentro il dormitorio. Due delle infermiere stanno
consumando un rapporto saffico, le altre le stanno spiando da un buco
della parete. Arriva quindi il ragazzo e sono le stesse infermiere a
farlo entrare, inconsapevoli dell'incubo che che si troveranno a
vivere di lì a pochi minuti.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Il resto del film è un dilagare
irrefrenabile della follia. Il ragazzo impazzisce e sfoga tutta la
sua rabbia sulle innocenti fanciulle. Vediamo i suoi occhi pieni di
ira. Entriamo nella sua testa, viviamo i suoi incubi, assaporiamo la
sua misoginia, determinata dalla paura del sesso femminile, derivate
probabilmente da una incapacità di soddisfare sessualmente le
ragazze. Nella sua mente distorta, la donna è un mostro, un pericolo
e le sequenze oniriche mostrateci da Wakamatzu in questa ottica sono
perfette per farci entrare in empatia con il killer, per farci
assaporare la sua fragilità.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Per una buona mezz'ora il film diventa
un qualcosa di estremamente disturbante. Le urla delle ragazze, i
loro occhi pieni di terrore, ci assalgono lo stomaco, ce lo
stritolano... e ci troviamo così combattuti tra sentimenti di
compassione, nei confronti sia delle vittime che del carnefice, e
sentimenti di rabbia ed odio profondo.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Se riusciamo a resistere, però, ciò
che ci aspetta è una finale di una dolcezza impressionante. In pieno
stile orientale, la violenza, la brutalità, si mescolano
improvvisamente alla poesia, al romanticismo. Le musiche ci
trasportano in un'altra dimensione, dal bianco e nero si passa
bruscamente al multicolor ed il film assume tutt'altra forma e
sapore. Il killer spietato si trasforma anch'esso in un angelo
violato e non lo vediamo più come carnefice, ma anche questo come
fragile vittima di un mondo crudele, bisognosa soltanto di essere
amata.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Fortemente criticato, condannato,
proibito in quasi tutto il mondo, “Angeli violati” è a mio modo
di vedere un gioiello perduto da riscoprire. Malgrado la trama esile,
i pochissimi dialoghi, è una pellicola che riesce a far breccia nel
cuore grazie alla bellezza delle immagini, a quelle inquadrature
sugli sguardi dei protagonisti dotate di una incredibile sensibilità
intrinseca. E' un film che penetra dentro, lo si sente scorrere
dentro di noi con la sua potenza. Lo si vive. Punto.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC2s__WWuKAOKUg6RAhWHdcZv58Ldeg8oSmz8UwKAfYxduvQqpH6eyzd2VRAAiQrM9Zf_DXatZmylNvcvcYH0T1-hvGsXll6GgO0QptAbUHPBPoXZ8fhTOhhX7qMa7tVsDX02zzZV1eww/s1600/wakamatsu+angels4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC2s__WWuKAOKUg6RAhWHdcZv58Ldeg8oSmz8UwKAfYxduvQqpH6eyzd2VRAAiQrM9Zf_DXatZmylNvcvcYH0T1-hvGsXll6GgO0QptAbUHPBPoXZ8fhTOhhX7qMa7tVsDX02zzZV1eww/s320/wakamatsu+angels4.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE3TLoUEb3y-XioILVmgkvIW63lQdC69UTEW97URgOYgdG50CeLpg7jeI5RMFoBX5ml-t_K1DqNzE18RFeglPmwJ7kzGZc-urmL7ecTG-mqc3V3Llkp_5C1HcI4oD4LTiFCkkpbGGDkwM/s1600/wakamatsu+angels3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE3TLoUEb3y-XioILVmgkvIW63lQdC69UTEW97URgOYgdG50CeLpg7jeI5RMFoBX5ml-t_K1DqNzE18RFeglPmwJ7kzGZc-urmL7ecTG-mqc3V3Llkp_5C1HcI4oD4LTiFCkkpbGGDkwM/s320/wakamatsu+angels3.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5p1eAiqO6ahEtA7oDKOZ8reXq7hr-juS93uelXUNKnKb_a0kgdkTS4YN6NgVk41Q1RQO5W4HayEtrDWjOhVmnyTyulb6ZV5NrT_j5lDbVyTHydtfy2oScUrieuZCM38_y9YHK2dXJhLk/s1600/angeli+violati+5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5p1eAiqO6ahEtA7oDKOZ8reXq7hr-juS93uelXUNKnKb_a0kgdkTS4YN6NgVk41Q1RQO5W4HayEtrDWjOhVmnyTyulb6ZV5NrT_j5lDbVyTHydtfy2oScUrieuZCM38_y9YHK2dXJhLk/s320/angeli+violati+5.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnOB8oKbvKrhtvYiOkuqz0eMUsqTlmZ2jG9pRBaERSLaxoPwLxZexWXYnoNovwRKqHiHMGaz3LwN5kOwX_HWfCN07vlKTeZ4O-banMawXvjrqRroniPrPtzm983oTy9RJiDUEL-QQQYB8/s1600/angeli+violati.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnOB8oKbvKrhtvYiOkuqz0eMUsqTlmZ2jG9pRBaERSLaxoPwLxZexWXYnoNovwRKqHiHMGaz3LwN5kOwX_HWfCN07vlKTeZ4O-banMawXvjrqRroniPrPtzm983oTy9RJiDUEL-QQQYB8/s320/angeli+violati.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwwAkNfxsHaa8ikVX047NpoHWdt6hjBlHgCrsnO1eLu9TA48ngWRA3vLuZHzEp0f4Wjx9KXqxxzmiMTXgm2MRYAuOKgogFUY2TFGqTAVlomuzEmVX6cqzNszzmoVRs8wDOWytdYILknio/s1600/wakamatsu+angels2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwwAkNfxsHaa8ikVX047NpoHWdt6hjBlHgCrsnO1eLu9TA48ngWRA3vLuZHzEp0f4Wjx9KXqxxzmiMTXgm2MRYAuOKgogFUY2TFGqTAVlomuzEmVX6cqzNszzmoVRs8wDOWytdYILknio/s320/wakamatsu+angels2.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWhBKSiZCpK1020Qur8JyCSElBSlcmDnmXsIHtz-BFIhL_kQeqxJws541yLBXk_o5rH5BFOyvjCnCUA53x3Kp7M5TqfLtPqvuL5vQ8Yeh4We7CUvhn20koub26wpK0nBCCrdTpOhb_zWo/s1600/wakamatsu+angels6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWhBKSiZCpK1020Qur8JyCSElBSlcmDnmXsIHtz-BFIhL_kQeqxJws541yLBXk_o5rH5BFOyvjCnCUA53x3Kp7M5TqfLtPqvuL5vQ8Yeh4We7CUvhn20koub26wpK0nBCCrdTpOhb_zWo/s320/wakamatsu+angels6.jpg" width="320" /></a></div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-82923417675536219842013-12-14T20:37:00.001+01:002013-12-14T20:37:25.995+01:00"Oltre l'Eden" (1971) di Alain Robbe-Grillet<div align="JUSTIFY" style="border: none; line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<b><span style="color: red;">Oltre l'Eden... ai confini del cinema.</span></b></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7E30YDWla1jBykRwciGLg7L8WgZh7dgJs4p0HhpLU74VkyLBSb1eeAQnMye5ylHFuw9ob-syMB9WRuf0DdOxaMXJdHe63Di3efVMByRL3yc7nrgkSSNrxNTgh53U5QXQ0jAxc9BUwPKk/s1600/oltre+l'eden+grillet02.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7E30YDWla1jBykRwciGLg7L8WgZh7dgJs4p0HhpLU74VkyLBSb1eeAQnMye5ylHFuw9ob-syMB9WRuf0DdOxaMXJdHe63Di3efVMByRL3yc7nrgkSSNrxNTgh53U5QXQ0jAxc9BUwPKk/s320/oltre+l'eden+grillet02.jpg" width="320" /></a></div>
<blockquote class="tr_bq">
<b style="line-height: 0.64cm;"><span style="font-size: large;">“</span>Non essere. Oppure recitare. Questo è il problema.</b><b>
Niente sentimenti. Nessuno dei miei sentimenti esiste. Tranne quello
che fingo di provare.<span style="font-size: large;">”</span></b></blockquote>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="border: none; line-height: 0.64cm; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOjH-U9rphEsn7MgybgrD5RyGGg-u4_OAJVXbnsTNAAjZahAQQvJ6KLd2T9b9dx2facPxgdsqB8-yKgCqQAZ-2vbR4dhnnCjsjUqbPHTkF97fsLdT24DzT24COJ4xYzug9rG6XbY9XTJA/s1600/41vpdU8WkuL.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOjH-U9rphEsn7MgybgrD5RyGGg-u4_OAJVXbnsTNAAjZahAQQvJ6KLd2T9b9dx2facPxgdsqB8-yKgCqQAZ-2vbR4dhnnCjsjUqbPHTkF97fsLdT24DzT24COJ4xYzug9rG6XbY9XTJA/s200/41vpdU8WkuL.jpg" width="137" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Un film cupo, pervaso di luce. Sembra
impossibile ma è così...</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Specchi che ingannano, geometrie che
imprigionano, luminosità che acceca... sangue, sesso, perversioni,
incubi... Menti distorte...</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Scusate l'incipit criptico di questa
recensione. Anzi, questa (purtroppo), non sarà una recensione,
perché in tutta franchezza “Eden et apres” è un film
difficilissimo da analizzare, impossibile da classificare. Non saprei
nemmeno se chiamarlo “film”. Si ha l'impressione, infatti, sin
dai primi attimi, di trovarsi di fronte ad un qualcosa che esula
dalla definizione classica di film. Non c'è una trama precisa, non
c'è sceneggiatura, dialoghi ridotti all'essenziale, quasi soltanto
voce fuori campo... Un esperimento artistico, probabilmente è meglio
chiamarlo così. Ma che esperimento! Straordinario lo definirei, non
solo extra-ordinario. Pazzesco.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-7jML76Rt6rY6ryCPu1aczpGsepmWHvdGShfaAa3t9Cpvx8R8AdAcLMkcn56MPN6higFLHVION6OHNtRfd26xyBPy6WI5r9-AtzJSndqizmiwaimg4jypYW283q8mTkD_LIP7HFZP0fg/s1600/oltre+l'eden+grillet03.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-7jML76Rt6rY6ryCPu1aczpGsepmWHvdGShfaAa3t9Cpvx8R8AdAcLMkcn56MPN6higFLHVION6OHNtRfd26xyBPy6WI5r9-AtzJSndqizmiwaimg4jypYW283q8mTkD_LIP7HFZP0fg/s320/oltre+l'eden+grillet03.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Voglio mettere le mani avanti: è una
pellicola che probabilmente agli occhi di molti potrà passare come
eccessivamente pretenziosa. Un gioco intellettuale. Proprio come
quello dei protagonisti, che si chiudono in un edificio che sembra un
quadro astratto di Mondrian, per mettersi alla prova continuamente
con giochi suicidi. Roulette russe che portano alla morte, fatte così
per scherzo... Avvelenamenti gratuiti, senza movente, senza
sentimento... e poi si butta giù in gola la “Polvere della paura”
e si precipita negli incubi (in una delle scene più allucinati e
suggestive ). Direttore d'orchestra un misterioso uomo,lo “straniero”
al ritorno dall'Africa. E' lui a coinvolgere i ragazzi in giochi
assurdi, apparentemente (o effettivamente) senza senso... Segue un
omicidio e poi un lungo trip, un sogno che prende la forma di un
viaggio in Tunisia, alla ricerca di non si sa cosa... basta, non c'è
da parlare di trama, perché quella conta veramente poco.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ma non fraintendetemi, malgrado questo
suo forte intellettualismo è un film che riesce a sorprendere,
incantare... Certo, bisogna stare al gioco, accettare l'esperimento
del regista, ma se lo si fa, quel che ci troviamo di fronte è un
esperienza unica, al limite tra il thriller e l'erotico, ai confini
del cinema...</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO7LELOmsNkWp2XyPe5BPPahnjPpzM_8GIvyUqxPMs2G27aZqP0nWwgt8uDZL4vzpxAf6ECfHMGVT-5nGpWroKMqxuS2cFknc7EGUAeuyom_vZ9r4zNlKYDgjxl2dnrD0nTvNiqFnKn2E/s1600/oltre+l'eden+grillet01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="120" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO7LELOmsNkWp2XyPe5BPPahnjPpzM_8GIvyUqxPMs2G27aZqP0nWwgt8uDZL4vzpxAf6ECfHMGVT-5nGpWroKMqxuS2cFknc7EGUAeuyom_vZ9r4zNlKYDgjxl2dnrD0nTvNiqFnKn2E/s200/oltre+l'eden+grillet01.jpg" width="200" /></a>Basterebbe l'estetica formidabile a
farci dimenticare dei contenuti difficilmente afferrabili... la
fotografia straniante nella sua perfezione... le musiche, gli occhi
timorosi della sensuale protagonista o tutte quelle scene in cui il
rosso vivo del sangue si erge dal bianco delle pareti.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXj1-stEXrPsK-BmDxTpG5NfKWoxlVSKx_kPwvTISBIHbVbHQTbVrykwEJFCAQ9KZULKp5Dc-yZow9nlh7zUkLVY1d56JOHR26o9W_tZctXBlcA7UI8MZz_Xu_JRzzpyh-K14fNi8pY7A/s1600/oltre+l'eden+grillet9.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="120" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXj1-stEXrPsK-BmDxTpG5NfKWoxlVSKx_kPwvTISBIHbVbHQTbVrykwEJFCAQ9KZULKp5Dc-yZow9nlh7zUkLVY1d56JOHR26o9W_tZctXBlcA7UI8MZz_Xu_JRzzpyh-K14fNi8pY7A/s200/oltre+l'eden+grillet9.jpg" width="200" /></a>Un film che è l'apoteosi
dell'onirismo. Surrealismo puro. Tutta immaginazione. Poi ci si può
vedere la storia di una ragazza fragile attratta dal fascino del
mistero, del male. Ma è uno di quei casi in cui tentando di spiegare
un film, tentando di dargli una logica, non si fa che indebolirlo.
Magari non ci ho capito niente, cosa possibilissima, magari l'intento
del regista era altro...
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8Nw4REO6jDqMhtxcr13haHjpoQYGMTRyTAdMxq_XB7EjS7Z603x0NpuJlsHgYS-ABRcGXQ0B1M0PWhiyl38LkMWPdxVxjxGJTHyrGfiox5YVTKbudbEC1Ua3EaLfj6kND6Hw-mtyE22c/s1600/oltre+l'eden+grillet2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="120" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8Nw4REO6jDqMhtxcr13haHjpoQYGMTRyTAdMxq_XB7EjS7Z603x0NpuJlsHgYS-ABRcGXQ0B1M0PWhiyl38LkMWPdxVxjxGJTHyrGfiox5YVTKbudbEC1Ua3EaLfj6kND6Hw-mtyE22c/s200/oltre+l'eden+grillet2.jpg" width="200" /></a>Probabilmente qualcuno più bravo di me
saprà fornirne un analisi più dettagliata, saprà scovarne
significati nascosti, teorie filosofiche e quant'altro. Io, in tutta
onestà, mi sento alquanto impotente, ma non posso non segnalarvi,
non consigliarvi (ebbene si) questa opera.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ciò che mi preme stavolta è destare
la vostra curiosità. Questa più che una recensione è un invito che
rivolgo a quei pochi cinefili che di rado capitano su questo blog di
provare a vedere questa pellicola, provare ad immergersi... e magari
provare a commentarla insieme, perché in rete si trova ben poco.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;">Fidatevi, è un qualcosa da scoprire,
anche solo per vedere fin dove il cinema può arrivare, o forse solo
per godere delle immense potenzialità di questo mezzo, che non deve
essere per forza narrazione e questo film ne è una chiara
dimostrazione.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Grazie ad Enrico Ghezzi per averlo
mandato in onda su Fuori Orario e grazie a Luigi Rotondo di <a href="https://www.facebook.com/pages/The-Cinema-Music-Show/252433891550185">"The cinema & Music show"</a> ed a <a href="https://www.facebook.com/IControversi">"I controversi"</a> per avermelo segnalato e consigliato!</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><i>“Che cosa cerchi qui?</i></b></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><i>Niente. E l'ho trovato”.</i></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><i><br /></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidkCrqqcMHxR820t2JhDT1Jk02N_4lrg6ipPcmuK3ubXBYeOCDYhxBhuufy9wOVYvuOz6zxSCmY144tCTV0mIXlmS-WirYpR6awntHoQtpFzbmAplotIvEn5sVANiwjJ4scBTfTh2GB-k/s1600/oltre+l'eden1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidkCrqqcMHxR820t2JhDT1Jk02N_4lrg6ipPcmuK3ubXBYeOCDYhxBhuufy9wOVYvuOz6zxSCmY144tCTV0mIXlmS-WirYpR6awntHoQtpFzbmAplotIvEn5sVANiwjJ4scBTfTh2GB-k/s400/oltre+l'eden1.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw0UP6vPqZu0rF9Auv_w_iATxfCGWQEoiqBq2YVdt5hH93ffGFHmLea1_X0ltt9Bd41DOzd42o9lVA1ld5MTpyU1WXjYisbrpftKfqwSe78ByUvYmc3e_f9tfS8bRBY4b6j7nHjgTzzTk/s1600/oltre+l'eden2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw0UP6vPqZu0rF9Auv_w_iATxfCGWQEoiqBq2YVdt5hH93ffGFHmLea1_X0ltt9Bd41DOzd42o9lVA1ld5MTpyU1WXjYisbrpftKfqwSe78ByUvYmc3e_f9tfS8bRBY4b6j7nHjgTzzTk/s400/oltre+l'eden2.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoP3doH3u87jZq7W281YnuOXyMoWsIRpsQMOEmx6mw_T5aTcA-LXWhZIbqn9CPIk80skwMxLW_ykv_h7JnN6NtXaLeHQ5mGoHYzxtEcdL9-fQXUCrUYA6UIVnuILsUbVPhwqILceRFw4g/s1600/oltre+l'eden.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoP3doH3u87jZq7W281YnuOXyMoWsIRpsQMOEmx6mw_T5aTcA-LXWhZIbqn9CPIk80skwMxLW_ykv_h7JnN6NtXaLeHQ5mGoHYzxtEcdL9-fQXUCrUYA6UIVnuILsUbVPhwqILceRFw4g/s320/oltre+l'eden.jpg" width="240" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8fT3tHVaXWXgF3puW4GA0j_VeiLEk-5Fdtrk8zRiZh3OWOy9hWhWhwEn37Uahszem1EtzP4-n3KR03ZOftAT92NTTwRXrpD5TKDaidDvlFoLuVirJK3-ih2L8tGzBGKQ_HISiVYj5ttA/s1600/oltre+l'eden+grillet5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8fT3tHVaXWXgF3puW4GA0j_VeiLEk-5Fdtrk8zRiZh3OWOy9hWhWhwEn37Uahszem1EtzP4-n3KR03ZOftAT92NTTwRXrpD5TKDaidDvlFoLuVirJK3-ih2L8tGzBGKQ_HISiVYj5ttA/s320/oltre+l'eden+grillet5.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLKKV9dL1CVggmV9TI9I27vqZ62QVRSONMQeE9jVSlQxCpfc18OC6N3n5RdZ98m8k8gVdtcZMc96WpMH3HdpnQXhnSxrLFL6vUIES6C4W_PUvXTGXOtpqhUJuj4N-B6Z6P_4Zw-yfKl0M/s1600/oltre+l'eden+grillet7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLKKV9dL1CVggmV9TI9I27vqZ62QVRSONMQeE9jVSlQxCpfc18OC6N3n5RdZ98m8k8gVdtcZMc96WpMH3HdpnQXhnSxrLFL6vUIES6C4W_PUvXTGXOtpqhUJuj4N-B6Z6P_4Zw-yfKl0M/s320/oltre+l'eden+grillet7.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtVwu_GIUEnVFa41iymErwCJnohdw0KCdXa_YVLEmkJ5Q8x0PcuTfyinCBiYrCRWKGnMAlzvZGvBF73kyJdcWXlMbJ-45Rt9I1Ocrzhg2Fm2KB43MeYqdxTx-6r-mm4gn_eKm8Yz_3pZc/s1600/tumblr_miug3wcJjY1qbsghzo1_1280.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="311" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtVwu_GIUEnVFa41iymErwCJnohdw0KCdXa_YVLEmkJ5Q8x0PcuTfyinCBiYrCRWKGnMAlzvZGvBF73kyJdcWXlMbJ-45Rt9I1Ocrzhg2Fm2KB43MeYqdxTx-6r-mm4gn_eKm8Yz_3pZc/s320/tumblr_miug3wcJjY1qbsghzo1_1280.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.youtube.com/watch?v=rtfXokbMS9g&fb_source=message">Qui completo su youtube... non una qualità eccelsa, ma per chi non ha alternative...</a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b><i><br /></i></b></div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-58067309974977236292013-11-30T16:46:00.001+01:002013-11-30T16:46:09.586+01:00"Mud" (2013) di Jeff Nichols<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilgB-pNRjBglIiGRkKW3aNWeY4t-_Qj-9aMUWA4XLTN-78TgmLZmmuCubDJwFkxasEbQypvl1dYfNHjWREn4mWshp02X7i4s7q_9s20yfKr6XKoodEw2e3i-0e10ybYpAEtuDQh0Ffmpw/s1600/mud.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilgB-pNRjBglIiGRkKW3aNWeY4t-_Qj-9aMUWA4XLTN-78TgmLZmmuCubDJwFkxasEbQypvl1dYfNHjWREn4mWshp02X7i4s7q_9s20yfKr6XKoodEw2e3i-0e10ybYpAEtuDQh0Ffmpw/s320/mud.jpg" width="238" /></a><span style="color: #4c4c4c; font-family: Times, Times New Roman, serif;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #4c4c4c; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b>“Mud”</b>, ultimo
lavoro del regista trentacinquenne Jeff Nichols, che con il
precedente “Take Shelter” era riuscito a strappare gli elogi sia
del pubblico che della critica, è l'ennesima dimostrazione, se mai
ce ne fosse bisogno, che basta veramente poco per fare un bel film
film, capace di arrivare al cuore di un vasto pubblico. La trama
semplice e la regia essenziale, infatti, non tolgono certo punti ad
una pellicola capace di coinvolgere e trasmettere molte emozioni. Ben
lontano dalla pretenziosità di certo cinema d'autore, questo “Mud”
è un film che con la sua semplicità, riesce ad essere estremamente
intenso e non è certo poco, specialmente in questi ultimi tempi.
Come avete potuto intuire in questi primi mesi di vita del blog,
tendo a preferire film di tutt'altro stampo, eppure mi rimane
difficile parlar male di una pellicola del genere. Di sicuro non ve
la indicherò, come è stato fatto in altri blog, come uno dei
possibili migliori film dell'anno, in quanto innegabilmente distante
anni luce dal tipo di cinema e di storie che preferisco. Però, allo
stesso tempo, è difficile esimersi dal consigliarlo.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="color: #4c4c4c;"> </span>
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #4c4c4c; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Come sono solito
fare, ne parlerò partendo dalle emozioni che mi ha lasciato. Ecco, a
livello di sensazione a termine della visione, mi ha un po' ricordato
ciò che provai quando vidi diversi mesi fa ormai, “Noi siamo
infinito”. Sono convinto che chi ha apprezzato il film di Stephen
Chbosky, sicuramente non rimarrà deluso da questa pellicola. Anche
questo, infatti, proprio come “Noi Siamo Infinito” è una bella
storia di amicizia, di amore, di sogni, di aspettative, ma anche di
disillusione, che si configura come un classico “film di
formazione”, in cui è messa in primo piano la crescita del
protagonista Ellis, quattordicenne alle prese con le prime difficoltà
della vita: il trasloco obbligato, l'imminente divorzio dei genitori,
le prime delusioni amorose, qualche scazzottata. Fin qui sarebbe la
stessa storia, vista e rivista, se non fosse per la presenza
dell'altro protagonista, il misterioso “Mud”, interpretato alla
grande da uno straordinario Matthew McConaughey che si sta
confermando come uno degli attori maggiormente in crescita
nell'ultimo periodo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJPSfoYTLEdMreNPGe4m4wFM5q2E96k6G0pDcNARx5zQlmo8NUyIoWjAnzkGSTj0dbSrQ8JfKWfczyHnqtA2stuS4IEvgRF2-bu4OWNmOLS7txOjs370MNZKjfuAhpzkEneE9UGe-5QQs/s1600/16-mud.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJPSfoYTLEdMreNPGe4m4wFM5q2E96k6G0pDcNARx5zQlmo8NUyIoWjAnzkGSTj0dbSrQ8JfKWfczyHnqtA2stuS4IEvgRF2-bu4OWNmOLS7txOjs370MNZKjfuAhpzkEneE9UGe-5QQs/s320/16-mud.jpg" width="320" /></a><span style="color: #4c4c4c; font-family: Times, Times New Roman, serif;">E'
proprio lui, il personaggio che da il nome alla pellicola, a conferire spessore a tutto il film. Ma chi è questo “Mud”? Lo scopriamo
piano piano andando avanti con la narrazione. All'inizio del film è
soltanto un uomo senza una precisa identità che i due ragazzini,
Ellis e Neckbone, incontrano su di un isola in mezzo al fiume
Mississipi. Uno strano tipo che vive su di una barca rimasta
incastrata tra i rami di un albero a seguito di un alluvione. Per
Neckbone è solo un barbone, un uomo pericoloso, per Ellis, invece,
diventa subito un amico... Di quelli a cui sin dall'inizio dai il
massimo della fiducia, senza porti troppe domande. Di sicuro è molto
ingenuo Ellis, perché non sa con chi ha a che fare, ma la sua
ingenuità nell'offrirsi subito di aiutare il misterioso Mud è uno
degli elementi migliori del film.</span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTKmsGKgP51EdrPhxJ5fIVdP4UxiYEukQjeyJ-gVdrPAW6_9Sgd9aXDuLSTt8AkPLkGxaen6hnFvuYGv2VZBT_cx8Bhb26DU3AvV-q-IapsbmvkMWL2ygd1Q3riBtLEs68n6sBxqcTvcI/s1600/mud+nichols.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"></span></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTKmsGKgP51EdrPhxJ5fIVdP4UxiYEukQjeyJ-gVdrPAW6_9Sgd9aXDuLSTt8AkPLkGxaen6hnFvuYGv2VZBT_cx8Bhb26DU3AvV-q-IapsbmvkMWL2ygd1Q3riBtLEs68n6sBxqcTvcI/s1600/mud+nichols.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="137" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTKmsGKgP51EdrPhxJ5fIVdP4UxiYEukQjeyJ-gVdrPAW6_9Sgd9aXDuLSTt8AkPLkGxaen6hnFvuYGv2VZBT_cx8Bhb26DU3AvV-q-IapsbmvkMWL2ygd1Q3riBtLEs68n6sBxqcTvcI/s320/mud+nichols.jpg" style="cursor: move;" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #4c4c4c; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Mud
racconta ai ragazzini che sta cercando di rimettere in mare quella
barca, per fuggire con la donna che ama. In realtà è in fuga dalla
legge: ha ucciso un uomo, proprio per quella donna ed ora lo stanno
cercando sia la polizia per arrestarlo, sia i familiari della vittima
per vendicarsi...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #4c4c4c; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il
bello, però, è che anche quando scoprono la verità i due ragazzini
non si tirano indietro. Specialmente Ellis, continua a credere nella
prima versione della storia e lo fa perché crede nell'amore, l'amore
ideale, salvo poi doversi scontrare con la realtà dei fatti e capire
che la vera essenza dell'amore, è quella di un sentimento
sopravvalutato, corrotto, effimero, ma dovrà scontrarcisi piano
piano, restare ferito... cadere nel fango.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVjqS3LHb5BWkhi3539eQ4pt-_9NWmTYb8cB2_xyl2rnniYS9rZiSfJdhUNj-4fUrTZg9iMJRNcDAaEuhGvxsqhBdpL2SLz0DWlZ1gYEr8pFfQ2TPGJYBOOq-DJJSSFTK1z5Bdca-Zmsg/s1600/mud-sur-les-rives-du-mississippi-matthew-mcconaughey+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="131" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVjqS3LHb5BWkhi3539eQ4pt-_9NWmTYb8cB2_xyl2rnniYS9rZiSfJdhUNj-4fUrTZg9iMJRNcDAaEuhGvxsqhBdpL2SLz0DWlZ1gYEr8pFfQ2TPGJYBOOq-DJJSSFTK1z5Bdca-Zmsg/s200/mud-sur-les-rives-du-mississippi-matthew-mcconaughey+%25281%2529.jpg" width="200" /></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="color: #4c4c4c;">In
mezzo a tutto ciò il “bugiardo” Mud, sempre sporco, con quella
sua unica camicetta bianca sgualcita, la pistola infilata nei
pantaloni, i serpenti tatuati sull'avambraccio, e i chiodi a forma di
croce sulla suola degli stivali in pelle portafortuna, diventa
paradossalmente per i due amici una sorta di maestro di vita. Altro
elemento spettacolare, nella sua contraddittorietà. Due ragazzini
sulla via della maturazione e della crescita personale, "istruiti" da
un uomo che in realtà, quella maturità non l'ha mai raggiunta,
restando sempre un ragazzino, uno spirito libero, selvaggio, ingenuo
anche lui, persino testardo. Un sognatore ad occhi aperti che, però,
come nella celebre canzone dei Pink Floyd non ha sentito lo sparo di
partenza ed è sempre lì fermo mentre gli altri hanno già
cominciato a correre. Uno che insegue il sole e quello tramonta e poi
risorge dietro di lui. Eppure malgrado questo, tutto funziona,
risultando estremamente credibile ed emozionando ad ogni scena in cui
i tre sono insieme. Poco importa se Mud sia o no un bugiardo, un
criminale che nel libro di istruzioni della vita non ci ha mai capito
niente. Quel che conta è ciò che Mud significa per Ellis... ciò
che ha fatto, magari senza nemmeno volerlo, per lui. </span>
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="color: #4c4c4c;">E'
bello vedere come un film che ti mostra tanta amarezza (anche grazie
ai paesaggi desolati, poveri e sporchi del profondo sud degli Stati
Uniti), quell'amarezza propria delle vite ai margini della società,
l'amarezza di un uomo solo, un fallito che continua ingenuamente ad
essere sognatore, l'amarezza di dei ragazzini lasciati a se stessi,
riesca invece nel complesso a lasciarti in bocca un sapore dolce,
piacevole. </span>
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="color: #4c4c4c;"> </span>
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="color: #4c4c4c;">Qualche
metafora qua e là: il fiume, il fango, la ruggine, il morso dei
serpenti (stesso destino toccato a Mud prima ed Ellis poi), le perle
che bisogna andare a cercare sul fondo del mare... eppure “Mud”
non è essenzialmente un film poetico, è un film sincero,
realistico. Tutto qua: solo la dura vita ed una bella storia, quella
di persone semplici, come tante, alle prese con le loro debolezze.
Bellissimo il finale, senza una risoluzione precisa, ben distante dai
“lieti fini” a cui siamo abituati. Non c'è una morale, solo un
bel film, magari non perfetto, magari non il migliore dell'anno, ma
pur sempre un gran bel film. Forse avrebbe potuto avere le
potenzialità per essere davvero straordinario, se solo avesse osato
di più, se fosse stato un po' più coraggioso e spietato, ma
personalmente...a questo giro, mi può bastare anche così. Io ve lo
consiglio, fate voi. </span>
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="color: #4c4c4c;">Menzione
particolare per l'interpretazione di tutti gli attori, non solo del
già elogiato McConaughey, ma anche dei due ragazzini, capaci, malgrado la giovanissima età, di recitare soltanto con gli sguardi
come sanno fare i grandi attori. </span>
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #4c4c4c; font-family: Times, Times New Roman, serif;">*
data di uscita italiana: 5 dicembre.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #4c4c4c; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Voto:
7,5</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #4c4c4c; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuWGGYTJnb56CGr7rMeuMhvCntJ7WAC0j-bBHEcgjyUkI1G1F6lSLbT9gzjAu4eqIcLF-Z3PozsMa3iLJPWqYhqbIR-6sSBTcBUBkCqEwQMp1UjTVL4rFL2yq3MarZYVHnNpFhnMeIllE/s1600/Mud-Movie-2013-Matthew-McConaughey-Tye-Sheridan-Jacob-Lofland-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuWGGYTJnb56CGr7rMeuMhvCntJ7WAC0j-bBHEcgjyUkI1G1F6lSLbT9gzjAu4eqIcLF-Z3PozsMa3iLJPWqYhqbIR-6sSBTcBUBkCqEwQMp1UjTVL4rFL2yq3MarZYVHnNpFhnMeIllE/s320/Mud-Movie-2013-Matthew-McConaughey-Tye-Sheridan-Jacob-Lofland-2.jpg" width="320" /></a></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc14wJBieTYX8iFZYceWtWIDUsODhpvn_pQL4F5lNs5GR-XZfP83XnXTYgSbW77fju4UvKe7eZmm-3Do2iiJCeBI4SsRsUtAA-eLgVYLLOkL_8Lw8h0rU-ky0rG2aEtBPwWm40TTUxbSU/s1600/mud+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc14wJBieTYX8iFZYceWtWIDUsODhpvn_pQL4F5lNs5GR-XZfP83XnXTYgSbW77fju4UvKe7eZmm-3Do2iiJCeBI4SsRsUtAA-eLgVYLLOkL_8Lw8h0rU-ky0rG2aEtBPwWm40TTUxbSU/s320/mud+%25281%2529.jpg" width="320" /></a></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ_jPcU3mCHyD7BCvEEJO0r-LibjS4_1hmQrshTFNdd0Grh5-kzotdjZX8M7QoQ-RrKHu0behvpiIlNZEH82W56MLdBY42H5_hJ0-qfGoenZ7uwVZal2ByLbfKnHd_WE8UWxj8IU9sjh0/s1600/mud+nichols2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="171" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ_jPcU3mCHyD7BCvEEJO0r-LibjS4_1hmQrshTFNdd0Grh5-kzotdjZX8M7QoQ-RrKHu0behvpiIlNZEH82W56MLdBY42H5_hJ0-qfGoenZ7uwVZal2ByLbfKnHd_WE8UWxj8IU9sjh0/s400/mud+nichols2.jpg" width="400" /></a></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKqbCanEnj-MJUZQ26c4YXNAWZPTfp1THHyV0I7_7PnF0ZZtCPQH19kEYJxkeoST0dfpe8dBS-WyYvOLgajypqL9D_8Puzp7p_k1_CnzxSswaTaL10FttoEEMIQwPkNp2hyzyR6YOnbac/s1600/mud+nichols3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="171" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKqbCanEnj-MJUZQ26c4YXNAWZPTfp1THHyV0I7_7PnF0ZZtCPQH19kEYJxkeoST0dfpe8dBS-WyYvOLgajypqL9D_8Puzp7p_k1_CnzxSswaTaL10FttoEEMIQwPkNp2hyzyR6YOnbac/s400/mud+nichols3.jpg" width="400" /></a></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-31426850201497414412013-11-24T20:23:00.002+01:002013-11-24T20:51:18.528+01:00"L'ora del lupo" (1968) di Ingmar Bergman<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJhyphenhyphenWtvC8cN66NZP9Ld3Qkw2uzPWNUZ1EnBv4KrJ6VNJlSnL0qdM94mElkqigCH_uBa_STSchccZVGa75hlCCAvZ9ZWFDGSGo8sd3kVEschRJ6i26Mt4GDQhn0oSjUVGO5ay5n7fk9mdk/s1600/tumblr_m9v0k62kvK1rpgx54o1_1280.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJhyphenhyphenWtvC8cN66NZP9Ld3Qkw2uzPWNUZ1EnBv4KrJ6VNJlSnL0qdM94mElkqigCH_uBa_STSchccZVGa75hlCCAvZ9ZWFDGSGo8sd3kVEschRJ6i26Mt4GDQhn0oSjUVGO5ay5n7fk9mdk/s320/tumblr_m9v0k62kvK1rpgx54o1_1280.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
<b><<Un tempo la notte era fatta per
dormire...già, sonni calmi e profondi e svegliarsi poi...senza
terrori. Da molte sere siamo svegli fino all'alba, ma questa è l'ora
peggiore. Sai come si chiama? Il popolo la chiama l'Ora del lupo, è
l'ora in cui molta gente muore e molti bambini nascono, è l'ora in
cui gli incubi ci assalgono e se restiamo svegli...>></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
<b><<Abbiamo paura.>></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXxBcHdaBv3MA3wzWwMkaROBMrCEshyURDF4yCRDdJ5YOw7jB-ralpYlbSOt4NYa5J5CtjO-HIXQRAAMbVsdnjqTkFz0Ou0qFPAjLPA63h-1-5mXkMTvqcuUXuo0GW1PXoKXHHYQ3pa20/s1600/vargtimmen+copertina.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXxBcHdaBv3MA3wzWwMkaROBMrCEshyURDF4yCRDdJ5YOw7jB-ralpYlbSOt4NYa5J5CtjO-HIXQRAAMbVsdnjqTkFz0Ou0qFPAjLPA63h-1-5mXkMTvqcuUXuo0GW1PXoKXHHYQ3pa20/s200/vargtimmen+copertina.jpg" width="143" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><b><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Oscurità completa. Soltanto qualche
lampo di luce ogni tanto, poi soltanto buio, il buio della mente. Non
riesci più a dormire, non riesci più a vivere. La tua è una
battaglia continua, incessabile, contro il tuo passato, i tuoi
rimorsi, contro il tuo futuro, le tue paure. Un vortice da cui non
puoi uscire... Alma ti da la mano, prova a tirarti fuori, a salvarti,
ma tu la tiri troppo forte verso di te, lei non ce la fa a resistere...
adesso quel vortice risucchia anche lei...</span></b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il sonno della ragione genera mostri...</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikiyWL9CvQXvGoeCAYy3RBWDTD_5TERtUYvhc7PeNExYbGPKSAw1Lvde6JmSoXo3aa1RXVehoFLbGhqGsdhU7sCsgGj8dfY5SBATJZaNSk5W9JAW-c3sb_OEBgrOrKqYNCHuiIH7-04ig/s1600/ora+del+lupo8.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikiyWL9CvQXvGoeCAYy3RBWDTD_5TERtUYvhc7PeNExYbGPKSAw1Lvde6JmSoXo3aa1RXVehoFLbGhqGsdhU7sCsgGj8dfY5SBATJZaNSk5W9JAW-c3sb_OEBgrOrKqYNCHuiIH7-04ig/s200/ora+del+lupo8.jpg" width="200" /></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">è esattamente quello che accade in
quest'opera di Ingmar Bergman. Film oscuro, onirico, inquietante,
che si presenta agli occhi dello spettatore come un terrificante
viaggio negli angoli più bui della mente umana, un viaggio
assolutamente senza ritorno. Un film concepito come una composizione
musicale, che certamente più che a raccontare una storia, mira a
suscitare emozioni. La trama, infatti, è decisamente esile: è
semplicemente la storia di un pittore, Johan Borg (<span style="color: black;">Max
Von Sydow</span>), trasferitosi su di
un'isola assieme alla moglie Alma (Liv Ullmann), in fuga dai propri
incubi, dai propri fantasmi e dalle colpe del passato. E' quindi un
ritratto di depressione e follia.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSe83mLGrakgVqWUrylbyOGJ_dAXo6vcPA7k9y1gn86n_sGB-OY2JyBTEYQ9EQXp8q8y1YHqa86QyFcUoa_9X5KyfKqLNlHsZ69uAVwOSHbasmjMvQRcDsybaVFG3Qi1altuex5l8bTt4/s1600/hora+do+lobo+3.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><img border="0" height="137" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSe83mLGrakgVqWUrylbyOGJ_dAXo6vcPA7k9y1gn86n_sGB-OY2JyBTEYQ9EQXp8q8y1YHqa86QyFcUoa_9X5KyfKqLNlHsZ69uAVwOSHbasmjMvQRcDsybaVFG3Qi1altuex5l8bTt4/s200/hora+do+lobo+3.JPG" width="200" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7_HHGyHWJhyphenhyphenw-M8oVXUsWHXrf5KNG6OhfbY-LYY1xhYhSmdtgx6ug4EMHxSLOghmS8YLHgqiRbXX6kBjPBwxljzpP8UxG03iWcXh8SpfeX9JbuGwLjqCMq2cTXDcu4mYUiS1iHtw0LDA/s1600/ora+del+lupo2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7_HHGyHWJhyphenhyphenw-M8oVXUsWHXrf5KNG6OhfbY-LYY1xhYhSmdtgx6ug4EMHxSLOghmS8YLHgqiRbXX6kBjPBwxljzpP8UxG03iWcXh8SpfeX9JbuGwLjqCMq2cTXDcu4mYUiS1iHtw0LDA/s200/ora+del+lupo2.jpg" width="200" /></span></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nella prima parte del film vediamo il
protagonista raccontare alla moglie le proprie ossessioni, mentre le
mostra gli schizzi raffiguranti una serie di personaggi bizzarri che
popolano i suoi incubi... I due sono poi invitati ad una festa nel
castello del barone Von Merkens padrone dell'isola ed a cena la
moglie scopre che gli altri invitati sono esattamente gli stessi
bizzarri ed inquietanti personaggi che le ha mostrato il marito e
quel castello non è altro che l'inconscio di Johan, in cui
anch'essa si trova adesso a vagare. Sono maschere, non individui,
fantasmi, non persone...</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Vediamo poi l'amante del pittore e ci
assale il dubbio se essa esista veramente o no, se sia un ricordo del
passato, oppure una delle tante oscure presenze dell'inconscio del
protagonista. Così assaliti da questi dubbi, da questo senso di
incomprensione e straniamento arriviamo velocemente alla seconda
parte della pellicola. Solo a questo punto, dopo quasi metà film compare il
titolo: l'Ora del lupo. E siamo così proiettati nella camera da
letto dei due protagonisti, in mezzo al buio completo smorzato
soltanto dalla luce di un fiammifero.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><b><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><<Questo silenzio opprime la
mente, sembra una cosa irreale, neanche il mare si sente, una pace
tremenda...non è vero?>></span></b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><b><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><<Stai piangendo?>></span></b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><b><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><<Non piango, penso al
bambino...e a questa silenziosa oscurità, come se non dovesse più
far giorno...>></span></b></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"> Da lì in avanti assistiamo così
all'inarrestabile sprofondare di Johan nella propria follia E
precipitando trascina con sé la moglie Alma, anch'essa ormai preda
delle sue stesse paure ed ossessioni. E non c'è via di scampo, se
non la morte...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><<Non capisco più niente, non so
più che cosa sei, ho solo paura...credi che voglia restare qui e
forse finire uccisa, credi davvero che ci tenga a vederti correre
dietro quella donna e parlare con i fantasmi?>></span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6n1lBAZgDHGAY3tpHzpEJsgWTRp3erDdAZQVf0GGh4dKhv10gTVyY_v_tcj218RdzpPnm84RNc5IZemwkc3B4bY5eiOmJyXJm5wNJbU4uNuYJ2RVFCDh1KIdG-F9NC1yXK4WGFYaTTgw/s1600/ora+del+lupo10.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6n1lBAZgDHGAY3tpHzpEJsgWTRp3erDdAZQVf0GGh4dKhv10gTVyY_v_tcj218RdzpPnm84RNc5IZemwkc3B4bY5eiOmJyXJm5wNJbU4uNuYJ2RVFCDh1KIdG-F9NC1yXK4WGFYaTTgw/s200/ora+del+lupo10.jpg" width="200" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWU8LuMnlOssqAUdgz9vl0QqS5oGoh8el443pseVN31jAblDlVmKvA1moYi4Xipaew-GROtS76Q6jazXIkxdznegWH58xGq11vwWg-T1ViqR6Hdn5Ohgem6lia5htVVN8JiQkHqpOqPYc/s1600/ora+del+lupo5.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWU8LuMnlOssqAUdgz9vl0QqS5oGoh8el443pseVN31jAblDlVmKvA1moYi4Xipaew-GROtS76Q6jazXIkxdznegWH58xGq11vwWg-T1ViqR6Hdn5Ohgem6lia5htVVN8JiQkHqpOqPYc/s200/ora+del+lupo5.jpg" width="200" /></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">L'approccio al film non è certo
semplice, ma andando avanti, si rimane pienamente coinvolti e
difficilmente riusciamo a togliere gli occhi dallo schermo, pur
sentendoci il cuore in palpitazione. L'uso eccellente delle musiche,
dei vari suoni e rumori e di uno splendido bianco e nero (dove domina
il nero e per il bianco c'è davvero poco spazio), permettono al
regista di creare un crescendo di tensione, che culmina con gli
straordinari venti minuti finali, che sono la chiara dimostrazione
del suo estro visionario, della sua innegabile maestria nel tradurre
le emozioni in immagini. Malgrado le atmosfere in bilico tra l'horror
e il thriller, però, il film è ben altro e si inserisce benissimo
nella filmografia del maestro svedese.</span><br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Le tematiche, infatti, sono le stesse
di molti altri film: la fragilità dell'uomo, la sua difficoltà nel
mettere a freno le pulsioni dell'inconscio, l'incomunicabilità tra
due amanti, l'amore non più corrisposto, la solitudine, la
condizione degli artisti che più di ogni altro tendono ad
emarginarsi e sprofondare nella depressione. Pochi registi, sono
stati così abili come Bergman nel raccontare le debolezze dell'animo
umano. Qui però, il maestro svedese, compie un passo ulteriore,
sconfinando nei territori del surrealismo, contornando le sue
riflessioni filosofiche con immagini di straordinaria e disarmante
potenza visiva. Girato subito dopo il capolavoro “Persona”,
questo film è probabilmente la sua opera più sperimentale, atipica,
decisamente all'avanguardia per il tempo in cui è stata realizzata
ed ancora oggi, a più di quarant'anni di distanza, mantiene intatta
la propria modernità. Non capisco pertanto come possa essere
considerata un'opera minore...
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6wNCntpTyjEWm26RIy4E024BR_n18PvUgxPvc5m82xJGknMu6oIy5Scn4VcmO-eHhd-gxi6kJ1A3xxH7gcf3lHk9YpbzqMA_wrLu7CGseXfQMkPG85VEYdRgrvjz0ie2NhbbIVOcdJsY/s1600/ora+del+lupo+11.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6wNCntpTyjEWm26RIy4E024BR_n18PvUgxPvc5m82xJGknMu6oIy5Scn4VcmO-eHhd-gxi6kJ1A3xxH7gcf3lHk9YpbzqMA_wrLu7CGseXfQMkPG85VEYdRgrvjz0ie2NhbbIVOcdJsY/s320/ora+del+lupo+11.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Cosa manca, mi chiedo, ad un film del
genere? Perfetto nella forma (grazie alla splendida fotografia di
<span style="color: black;">Sven
Nykvist, in grado di rendere le ombre ancora più inquietanti</span>
), ed allo stesso tempo decisamente denso di contenuti e spunti di
riflessione.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Pertanto, rapportandosi agli anni in cui è stato girato ed ai mezzi a disposizione a quel tempo, penso che ben pochi registi sarebbero riusciti a descrivere così bene in immagini l'effetto devastante che può avere la mente sull'uomo. Guardare questo film è come ritrovarsi a
correre dentro un tunnel buio, in fuga dalle nostre peggiori paure...senza mai vedere la luce.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><b><<Grazie a voi io ho raggiunto il
limite...lo specchio si è spezzato, ma... cosa riflettono i
frantumi?>></b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKjY3wRmedHWcmbsz3OlZaA9DLp0gGz5P01Dsxr9azVfnkBGKRzZh6OwXEhtGElorknzc6qKWsg881gptB7JcFqYTzuw-BdP0SYBKaErBRREA-4px8QeDkzb9E7NUwEQMTPcWnLXbCdwQ/s1600/ora+del+lupo+9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKjY3wRmedHWcmbsz3OlZaA9DLp0gGz5P01Dsxr9azVfnkBGKRzZh6OwXEhtGElorknzc6qKWsg881gptB7JcFqYTzuw-BdP0SYBKaErBRREA-4px8QeDkzb9E7NUwEQMTPcWnLXbCdwQ/s400/ora+del+lupo+9.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxwobxuG8oYOOsul6szs9hdsYJzsgjh7uMUzt9LBzPBAdGEo80xhiZqZsD9SW1O51FOGFgWVunRpkjpT9IVUYMSuVe4T2k_kchaw2l1TL41YxI2ofy3xUZvwiPUc0GfTIbXlRU89etvk4/s1600/vargtimmen_8_org_webb_0.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="303" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxwobxuG8oYOOsul6szs9hdsYJzsgjh7uMUzt9LBzPBAdGEo80xhiZqZsD9SW1O51FOGFgWVunRpkjpT9IVUYMSuVe4T2k_kchaw2l1TL41YxI2ofy3xUZvwiPUc0GfTIbXlRU89etvk4/s400/vargtimmen_8_org_webb_0.jpg" width="400" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_O6So4NtorGin3HQ7lyuQb-wZLXgJ8AnEFuUIOqlpXp3EiBLGt9BeRkxyG8hBrgBYYSIbQA5xzS2O_ZBCFZzbsI7mR815RnUmR9Az234o3yToimBznsOzfLk1lthD0FFLNoM5W0fqibU/s1600/ora+del+lupo6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_O6So4NtorGin3HQ7lyuQb-wZLXgJ8AnEFuUIOqlpXp3EiBLGt9BeRkxyG8hBrgBYYSIbQA5xzS2O_ZBCFZzbsI7mR815RnUmR9Az234o3yToimBznsOzfLk1lthD0FFLNoM5W0fqibU/s400/ora+del+lupo6.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVN_U7lIosOM4IlGo_dpMIuC328S3FN0475pg9XuyF_AtkF8DZIPFMV4DniFY3js5fnEFOqpBteACVWK4ZZr6SodA0J0SYw9DbmUwaVva6KEL6ximAfdotAvboMWvxKg9Ac_WeTdjOLks/s1600/ora+del+lupo7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVN_U7lIosOM4IlGo_dpMIuC328S3FN0475pg9XuyF_AtkF8DZIPFMV4DniFY3js5fnEFOqpBteACVWK4ZZr6SodA0J0SYw9DbmUwaVva6KEL6ximAfdotAvboMWvxKg9Ac_WeTdjOLks/s400/ora+del+lupo7.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu2p-Nft1HHfmMovscflmJXY-yszuGYtDW6bVvL4OTdCCzoWBPNO39qYWq2YNcAJkVvdKcP-i4ZMkcFik2gECpJjFbowbHKqrDKh5KGFMQjXtN5lVMzPFlexqAQ0P8Ftc-ybn6trH1_NY/s1600/l'ora+del+lupo23.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu2p-Nft1HHfmMovscflmJXY-yszuGYtDW6bVvL4OTdCCzoWBPNO39qYWq2YNcAJkVvdKcP-i4ZMkcFik2gECpJjFbowbHKqrDKh5KGFMQjXtN5lVMzPFlexqAQ0P8Ftc-ybn6trH1_NY/s400/l'ora+del+lupo23.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9x2RutwDRYM5TaxXxtqDM8EwVDr2GIa12S9YKbMW5S9PcHDltdF1i-B83SsNLhD7LQuLctkNHFMnQx1KE7jbr1ynUz8QCx6lTsiJX8cflR-g-7lk6zotwb5OSkNvjt6cTrnv3zz4YiAg/s1600/vargtimmen6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="302" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9x2RutwDRYM5TaxXxtqDM8EwVDr2GIa12S9YKbMW5S9PcHDltdF1i-B83SsNLhD7LQuLctkNHFMnQx1KE7jbr1ynUz8QCx6lTsiJX8cflR-g-7lk6zotwb5OSkNvjt6cTrnv3zz4YiAg/s400/vargtimmen6.jpg" width="400" /></a></div>
Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-58677531502351007492013-11-17T23:33:00.001+01:002013-11-17T23:42:34.430+01:00"Il Giardino di cemento" (1993) di Andrew Birkin<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHs-yb-WnTLWyvpjycCsyt2OQHwWBly3Hsay84yLXtX3TrJ1zw5iFFR9RzVwKDP990c2pNYCBbX-9g_Otaf2DNjVed5S-7gDoqN3FWOfcDjhd6dQARRl85SJGhGfPEjXllCzS01kAcoN8/s1600/MPW-37633.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHs-yb-WnTLWyvpjycCsyt2OQHwWBly3Hsay84yLXtX3TrJ1zw5iFFR9RzVwKDP990c2pNYCBbX-9g_Otaf2DNjVed5S-7gDoqN3FWOfcDjhd6dQARRl85SJGhGfPEjXllCzS01kAcoN8/s320/MPW-37633.jpg" width="200" /></span></a><span style="color: #444444; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Non so perché decisi a suo tempo di
procurarmi questo film ed ancora meno so cosa mi abbia spinto a
vederlo adesso, eppure dopo la visione mi sento assolutamente di
consigliarlo, spendendoci sopra qualche parola. Vincitore dell'Orso
d'argento a Berlino nel 1993, tratto dall'omonimo romanzo di Ian
McEwan (che non ho letto, quindi non so bene giudicare la qualità del'adattamento), “Il giardino di cemento” è un film
oggi quasi dimenticato. Eppure io penso che non me lo dimenticherò
facilmente...
</span><br />
<i><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Film doloroso ed amorale eppure poetico
ed intenso. Uno schiaffo alla morale comune, che forse nel 1993
faceva ancora più male di oggi, perché non eravamo ancora abituati
a vedere un certo tipo di cose sullo schermo: incesto tra ragazzini,
mamme morte tenute in cantina, bambini di sei anni che amano
travestirsi da femmina... Sta di fatto che, con tutti i suoi limiti, che non sono pochi, “Il giardino di cemento” appare comunque, anche oggi, a
distanza di vent'anni, una pellicola coraggiosa, raffinata, delicata,
forse semplice nella forma, nella sua regia essenziale, ma non certo
altrettanto semplice e delicata nei contenuti. Anzi!</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMdvTGGjQ46WX3x5RqY5RbbxoNTQEFfxmh_CJpX3cVIZDHwBlnukZ7tjz9Qj93qKdqj82QkDCAmHoUK43uzigiuskzDO7qjfwBjxoNWVLcec7G3I3UcsDFj_ULqrYmJsjS9RazcAWqvTI/s1600/cement+garden2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMdvTGGjQ46WX3x5RqY5RbbxoNTQEFfxmh_CJpX3cVIZDHwBlnukZ7tjz9Qj93qKdqj82QkDCAmHoUK43uzigiuskzDO7qjfwBjxoNWVLcec7G3I3UcsDFj_ULqrYmJsjS9RazcAWqvTI/s320/cement+garden2.jpg" width="240" /></span></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Anche perché fin dall'inizio ci
troviamo a fare i conti con la morte. E' infatti la storia di quattro
fratelli, (il protagonista Jack, quindicenne, la sorella Julie di
poco più grande di lui, la sorellina più piccola di 11 anni ed il
fratello minore Tom di sette anni), i quali nel giro di poco tempo
restano senza i genitori. Il padre muore probabilmente per un infarto
mentre sta spargendo il cemento nel cortile, proprio nelle prime
immagini del film, mentre Jack in preda alle irrefrenabili pulsioni
sessuali tipiche di un adolescente si sta masturbando al gabinetto.
La madre, invece, costretta a letto dalla malattia, muore nel sonno
dopo pochi giorni. A quel punto, per paura di essere separati ed
affidati ciascuno ai servizi sociali i quattro fratelli decidono di
non comunicare alle autorità la morte della madre. Così, dopo
averla avvolta in una coperta, la trascinano dentro un vecchio baule
di metallo, in cantina, e la ricoprono di cemento. Una scelta
insensata, assurda, oppure naturale? Un atto di coraggio oppure di
paura? Qualunque cosa sia, un gesto che può apparire decisamente
disturbante. Come tutte quelle scene in cui pressappoco scopriamo
come Jack sia fortemente attratto dalla sorella che di certo, dal
canto suo, non fa niente per sfuggire alle sue attenzioni ed anzi,
con finta ingenuità, lo provoca. Eppure le scene tra i due,
interpretati veramente bene da dei giovanissimi <span style="color: black;">Andrew
Robertson</span>
e <span style="color: black;">Charlotte
Gainsbourg, sono magnifiche, nella loro leggerezza. Ed è proprio la
prova della Gainsbourg ad elevarsi per intensità. Il suo è un
personaggio strano, indecifrabile, sempre ambiguo nel modo in cui si
relaziona con il fratello, ma proprio in ciò sta il suo fascino. Per
non parlare del più piccolo Tom che si sente una femmina e gioca ad
interpretare la sorella Julie con tanto di gonna e parrucca gialla.
Ma non c'è ricerca fine a se stessa della provocazione e mai si
scende nel ridicolo, anche se il rischio è sempre in agguato...</span></span></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijDHHJix4IIgwzOrBQ7VikjH5I1rudE4uQ83Wvkb0JJW_bh6B7hBScwyMkeE793UnkA5hF7B08_2cQ4bkmEqoJ8EEphEh9wXu1OWFbzny1OCGsESX22bhOutQANTDpU2k01GYg7TBTUM8/s1600/vlcsnap-2013-11-15-00h28m10s222.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><img border="0" height="120" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijDHHJix4IIgwzOrBQ7VikjH5I1rudE4uQ83Wvkb0JJW_bh6B7hBScwyMkeE793UnkA5hF7B08_2cQ4bkmEqoJ8EEphEh9wXu1OWFbzny1OCGsESX22bhOutQANTDpU2k01GYg7TBTUM8/s200/vlcsnap-2013-11-15-00h28m10s222.jpg" width="200" /></span></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrV1khjzkzb0vWbzT-vVJ6R6TnDaD1o66_SYwyar16dEMiLlmDKDb59zL20dum76CsAVsYeQHccQEepAeSQfGIshDUwdgsS7pG4U_UgZch7tEUxKFQOSCkLrOn2fv9y0CIK2aJyY9tjis/s1600/vlcsnap-2013-11-15-00h33m15s206.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><img border="0" height="120" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrV1khjzkzb0vWbzT-vVJ6R6TnDaD1o66_SYwyar16dEMiLlmDKDb59zL20dum76CsAVsYeQHccQEepAeSQfGIshDUwdgsS7pG4U_UgZch7tEUxKFQOSCkLrOn2fv9y0CIK2aJyY9tjis/s200/vlcsnap-2013-11-15-00h33m15s206.jpg" width="200" /></span></a><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Così
il film diventa quasi un piccolo poetico inno alla libertà, un
invito a svincolarsi dalle convenzioni sociali, da ogni forma di
pregiudizio. Un elogio della “anormalità”. I fratelli prendono
in mano la loro vita, gestendola come vogliono, senza più
costrizioni. Sappiamo sin dall'inizio che quella libertà non durerà,
è solo precaria, perché prima o poi verranno scoperti e separati
tra loro, per questo per tutta la durata del film si prova un certo
senso di amarezza che viene però offuscata da quella delicatezza,
che è marchio distintivo e preponderante dell'opera.</span><br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Insomma,
“Il giardino di cemento” è si un film che fa storcere il naso,
distogliere lo sguardo, ma non si ha l'impressione che l'intento sia
soltanto quello di provocare. Ci si riesce ad emozionare, forse
commuovere. Come la scena in cui Jack ed il piccolo Tom, nudi nel
lettino del bambino, si lasciano andare ai ricordi dell'infanzia, dei
genitori, che ci appaiono sbiaditi, in toni di grigio...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Times, Times New Roman, serif;">E'
vero: per tutta la durata del film, ci troviamo in mezzo alla
desolazione, alla sporcizia, alla polvere, al puzzo del corpo della
madre in putrefazione, ma allo stesso tempo, dopo un inizio che forse
fa un po' troppa fatica ad ingranare, il film diviene coinvolgente e si raggiungono dei notevoli
sprazzi di poesia, che credetemi, valgono il tempo dedicato alla
visione. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Times, Times New Roman, serif;">Voto:
un 7.5, ma dal sapore particolare e difficilmente dimenticabile.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span><span style="color: black; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjIPdu_tgKHQmC0J1Uh7KL1vWp12HU0yUmgvoxVrYtS3xRKFQQhFEkYyT_kjMWlkeULU6ntrhF9k19kq5cG1Tn4O2YugSqv0mRLqSLqnRrIXzzCy2HtyoxNcZS-AUqp-bFN-g2JWkLdAk/s1600/vlcsnap-2013-11-14-20h49m30s98.jpg" imageanchor="1" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjIPdu_tgKHQmC0J1Uh7KL1vWp12HU0yUmgvoxVrYtS3xRKFQQhFEkYyT_kjMWlkeULU6ntrhF9k19kq5cG1Tn4O2YugSqv0mRLqSLqnRrIXzzCy2HtyoxNcZS-AUqp-bFN-g2JWkLdAk/s320/vlcsnap-2013-11-14-20h49m30s98.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNO2Wk5pQOQurkwfLpX1_mHWs97JT3q3twdXJ7btPDA2u6xHsxngLReZSdIlK1eonQ4KpSI1y7Nsw0ZvlP1kHtArIUqCT8UZZSLblbV5mtxLzbAYGqXFS1XH711dRikBMUa-Njo2W1i7Q/s1600/vlcsnap-2013-11-14-20h50m12s2.jpg" imageanchor="1" style="font-family: 'Helvetica Neue', Arial, Helvetica, sans-serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNO2Wk5pQOQurkwfLpX1_mHWs97JT3q3twdXJ7btPDA2u6xHsxngLReZSdIlK1eonQ4KpSI1y7Nsw0ZvlP1kHtArIUqCT8UZZSLblbV5mtxLzbAYGqXFS1XH711dRikBMUa-Njo2W1i7Q/s320/vlcsnap-2013-11-14-20h50m12s2.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<span style="color: black; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"></span>Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4597611376204407836.post-12974444757477540192013-11-07T16:00:00.000+01:002013-11-07T16:57:52.722+01:00"L'Eclisse" di Michelangelo Antonioni (1962)<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #666666;">“</span><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><b><span style="color: #666666;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Chissà
perché si fanno tante domande...io credo che non bisogna conoscersi
per volersi bene, o f</span></span></span><span style="color: #666666;"><span style="font-size: small;"><i>orse
non bisogna volersi bene</i></span></span><span style="color: #666666;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">”</span></span></span>
</b></span>
</div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoQTF6SIARSr4ZHkcWDm__edm7gjztkvmz5WwV3fDSP-ae3XHIjkSJ5jXc7LH6Oq9lFO0O1azAQDauDXmYRZbb_kExEflCwfqh2VsYWFq9yUJi7xYWb2Fi5VSkIn9ptji-H9Xp4SKTMHU/s1600/eclisse+antonioni+31.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="215" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoQTF6SIARSr4ZHkcWDm__edm7gjztkvmz5WwV3fDSP-ae3XHIjkSJ5jXc7LH6Oq9lFO0O1azAQDauDXmYRZbb_kExEflCwfqh2VsYWFq9yUJi7xYWb2Fi5VSkIn9ptji-H9Xp4SKTMHU/s400/eclisse+antonioni+31.jpg" width="400" /></a></span></div>
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJzG9dFUnoeL-idxKWweJKQDKZ1SNJIS0ER2dxHFfwfH8oM67xXul11LTdh7zhCq9Vze_PQblmETMh7I9DonvuOJk5v4CAZTwE0-9gzksI_kCXhQhmh4NPzhZsRBVjFQrKgk8ea5hXwnM/s1600/81DNj9rrSCL._SL1417_.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJzG9dFUnoeL-idxKWweJKQDKZ1SNJIS0ER2dxHFfwfH8oM67xXul11LTdh7zhCq9Vze_PQblmETMh7I9DonvuOJk5v4CAZTwE0-9gzksI_kCXhQhmh4NPzhZsRBVjFQrKgk8ea5hXwnM/s200/81DNj9rrSCL._SL1417_.jpg" width="142" /></a><span style="font-size: x-small;"><span style="color: #333333;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"></span></span></span></span><span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Ho
sempre pensato che la potenza del cinema risieda essenzialmente nel
suo racchiudere in sé varie forme di arte. Il cinema è innanzitutto
arte figurativa, pittura, fotografia, capace di trasmettere emozioni
soltanto attraverso le immagini...Ma è anche musica, capace di
arrivare al cuore tramite le melodie, i suoni... Ed è filosofia,
letteratura, capace di scuotere anima e mente con parole. Questa
essenza del cinema, questa sua natura così poliedrica, questa sua
completezza, emergono in maniera preponderante da un film come
“L'eclisse” di Michelangelo Antonioni. Si, questo film è
l'essenza del cinema. Punto.</span></span></span></span></div>
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5YWAEi21lNc9dW4aWsAfg7recDhs9Ap92ZMM9_2A5LYKn4knkhNXdY_kgRx9Bbbef64DL-32AVDC2hb135NLr5FfOPgNNUdRt92CQGQZJXuQLQHVNRP9dqxZc2xcaD1GR_g86ZsVtxPo/s1600/eclipse+antonioni.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="169" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5YWAEi21lNc9dW4aWsAfg7recDhs9Ap92ZMM9_2A5LYKn4knkhNXdY_kgRx9Bbbef64DL-32AVDC2hb135NLr5FfOPgNNUdRt92CQGQZJXuQLQHVNRP9dqxZc2xcaD1GR_g86ZsVtxPo/s320/eclipse+antonioni.jpg" width="320" /></a></span></span></div>
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Un
susseguirsi di immagini meravigliose, una più emozionante
dell'altra. Dipinti in bianco, nero e grigio, capaci da soli di dire
qualcosa. E poi i suoni...il rumore dei tacchi a spillo di Vittoria,
mentre si aggira silenziosa e lenta nel suo appartamento, oppure
mentre cammina senza meta per strade pressoché deserte, in mezzo
agli alberi, ad una natura spoglia, indifesa nei confronti di una
società proiettata verso il progresso industriale (siamo nell'Italia
del boom economico). Il rumore del vento a fare da
sottofondo...interrotto saltuariamente dal rombo di una macchina che
attraversa l'incrocio... e poi di nuovo silenzio. Ed a rompere
l'incantesimo, poi, il marasma del palazzo della borsa, le urla degli
agenti finanziari. </span></span>
</div>
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">
</span></span>
<br />
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">I
dialoghi, pochi, ma intensi... sono frecce che arrivano dritte al
cuore, implacabili. La recitazione monumentale di Monica Vitti, che
reggendosi tutto il film sulle spalle, è capace di trasmettere
sempre quel senso di vuoto esistenziale, quella malinconia perenne,
quella tristezza di fondo difficile da celare. Ed è capace di
mostrarcela, in maniera sincera, più che credibile, anche quando
sorride, anche quando si lascia andare a risate liberatorie insieme a
Piero, mentre lo bacia, mentre gli parla, mentre gli fa capire che
vorrebbe amarlo, ma non ne è capace.</span></span></div>
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">
</span></span>
<br />
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">
</span></span>
<br />
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">La
locandina del film farebbe pensare ad una storia di amore. In realtà
è una storia di assenza dell'amore. L'amore se c'è mai stato,
adesso non c'è più. Si riparte quindi da dove finisce “La notte”,
dalle tristi parole rivolte da Jeanne Moreau a Marcello Mastroianni
in uno dei finali più belli della storia del cinema: <span style="color: #333333;">“</span><span style="color: #333333;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Se
stasera ho voglia di morire è perché non ti amo più. Sono
disperata per questo. Vorrei essere già vecchia per averti dedicato
tutta la mia vita. Vorrei non esister più perché non posso più
amarti.” </span></span></span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: #333333;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span>
</span></span></div>
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">
</span></span>
<br />
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiqWNtMCRaR6UtsA-b-2mPywDFz0XVGXz2_whwo3b39u_Q-CNejMuyUwRFfSKxSAnfDdBXuIUec1pJsKkofrwOn6UPVePX9-XqV9JLjRIEJ65NxOHnEThc7MRWd-z5HneNfcncoK6KkVU/s1600/eclisse+antonioni+8.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="172" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiqWNtMCRaR6UtsA-b-2mPywDFz0XVGXz2_whwo3b39u_Q-CNejMuyUwRFfSKxSAnfDdBXuIUec1pJsKkofrwOn6UPVePX9-XqV9JLjRIEJ65NxOHnEThc7MRWd-z5HneNfcncoK6KkVU/s320/eclisse+antonioni+8.jpg" width="320" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjB19L7KweGAb0FyzPD32fHAjZRXbftE1OVxJ471g9qlz47N-LKeewxTLPvNBVRNUkHZGkJXoOvLwQbD0g0eBU70SSynJmRdhQ-bHJ29h0nLFy5UbHKl6V4dTKIs9Z3gXC81MDAVKKrztA/s1600/eclipse+antonioni+2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjB19L7KweGAb0FyzPD32fHAjZRXbftE1OVxJ471g9qlz47N-LKeewxTLPvNBVRNUkHZGkJXoOvLwQbD0g0eBU70SSynJmRdhQ-bHJ29h0nLFy5UbHKl6V4dTKIs9Z3gXC81MDAVKKrztA/s320/eclipse+antonioni+2.jpg" width="320" /></a><span style="color: #333333;">“<span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">L'eclisse”
riparte proprio da qui, da un'amore finito. La protagonista Vittoria
(Monica Vitti), non ce la fa più...deve chiudere la propria storia
con il fidanzato e provare a guardare avanti. Ma il suo, come ho già
detto, altro non è che un vagare senza meta. Il suo desiderio di
evasione appare evidente, la notte in cui viene invitata a casa di
una vicina di casa, una donna nata in Kenya ed adesso trasferitasi in
Italia. Nella scena della danza di Vittoria, truccata da negra, con
tanto di cerchi dorati al collo, emerge in maniera preponderante
quella sua voglia di fuggire. Da qualche altra parte, non importa,
basta fuggire dal grigiore quotidiano della sua vita. “Forse laggiù
si pensa meno alla felicità. Le cose devono andare avanti per conto
loro. Qui invece è tutto una gran fatica. Anche l'amore.”</span></span></span></span></span></div>
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">
</span></span>
<br />
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: #333333;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Segue
la sequenza del viaggio in aereo, in cui ancora una volta il primo
piano sulla Vitti, ci mostra degli occhi sognanti, ma allo stesso
tempo velati di malinconia. Nella seconda parte del film, invece, al
palazzo della borsa, dove la madre ha perso un sacco di soldi,
incontra un giovante agente finanziario (Alain Delon), un rampollo
dell'alta borghesia romana, proiettato verso una carriera di
successo. Insensibile, interessato soltanto al denaro. Piero è tutto
ciò che non è Vittoria: spavaldo, sicuro di sé, orgoglioso,
ambizioso, donnaiolo. I due cominciano a frequentarsi, stanno bene
insieme, malgrado siano completamente diversi, ma è come se ci fosse
un muro tra i due. Non c'è empatia, non c'è possibilità di
comunicazione. C'è spazio soltanto per l'insoddisfazione, la noia.
Vittoria vorrebbe innamorarsi, di nuovo, probabilmente per
dimenticare la storia da cui è appena uscita, forse per svagarsi,
forse per noia, forse per paura... Non lo sappiamo, perché nemmeno
lei lo sa. </span></span></span></span></span>
</div>
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">
</span></span>
<br />
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMGP6xQULEAH3KOjasByuli9Vi5QZX9zCxaFAczr09ubFhxUBs5bibmOAgDT9RUuWu2A24E_oVYVDZgfoWlef5iovsXGInj5RhOLZbEhpBeHeWnBw9R2UwmN01ZbktzHfPTnhJWlUPmBw/s1600/eclisse.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMGP6xQULEAH3KOjasByuli9Vi5QZX9zCxaFAczr09ubFhxUBs5bibmOAgDT9RUuWu2A24E_oVYVDZgfoWlef5iovsXGInj5RhOLZbEhpBeHeWnBw9R2UwmN01ZbktzHfPTnhJWlUPmBw/s320/eclisse.jpg" width="240" /></a><span style="color: #333333;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Si
alternano così momenti molti intimi in cui sembra esserci più
coinvolgimento, ad altri in cui quel muro di incomunicabilità tra i
due sembra ancora più invalicabile, in cui appare evidente la
mancanza di passione, l'assenza di trasporto emotivo, l'aridità dei
sentimenti. Ed in questo i paesaggi del film, le stanze, il modo in
cui sono arredate, i palazzi tutti uguali, bianchi, tristi...bastano
a trasmettere quella freddezza, quel gelo che è il gelo dell'anima,
più che della società. </span></span></span></span></span>
</div>
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">
</span></span>
<br />
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: #333333;">“<span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Chissà
perché si fanno tante domande – si chiede Vittoria – io credo
che non bisogna conoscersi per volersi bene. O forse non bisogna volersi bene.”</span></span></span></span></span></div>
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">
</span></span>
<br />
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;"><span style="color: #333333;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Quel
che si respira, quindi, è un'atmosfera di piena alienazione, quasi
apocalittica, senz'altro cupa, priva di colore. Per questo è un film
perfetto nel suo bianco e nero, nei toni di grigio così esplicativi.
Non avrebbe potuto essere in altro modo. Così emerge soltanto la
fragilità dell'uomo nella società moderna, la freddezza dei
sentimenti, il senso di vuoto. Bastano i silenzi e le immagini a
raccontarli. Eppure, in tutta questa sua freddezza è un film capace
di arrivare al cuore. Ah, se solo avessi le parole per descriverlo.
E' come se dallo schermo uscissero delle onde, invisibili,
inascoltabili, che però riescono ad attraversarci. Un film dove
domina il niente, che però non mi ha mai minimamente annoiato ed
anzi, nel suo essere gelido, è riuscito a trasmettermi calore più
della stragrande maggioranza dei film che mi sia capitato di vedere.
Un film sincero...capace di mantenere intatto il suo fascino e la sua
forza espressiva a più di cinquant'anni di distanza da quando è
stato proiettato per la prima volta in sala. Menzione a parte merita
il finale, misterioso e cupo, in cui i protagonisti escono di scena,
in cui a quell'incrocio dove si erano dati appuntamento nessuno dei
due si presenta, mentre sulla città cala il buio (Perenne o è solo
un'eclisse?) beh... è davvero meraviglioso.</span></span></span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-k8WkzXK9yO9Gqa2LLrglpZBVzOZWYk7ePcp3UvgLyITjrbBiOoUy-nuBa2IPjfgk19__uJ1I4mXk4EbrC7wlkfqRaOn1HOGW525otFzSxZXwU6L4WTmrCIi34VVAUxc7Pw_0CUWNCdo/s1600/l-eclipse-07-gmonica.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-k8WkzXK9yO9Gqa2LLrglpZBVzOZWYk7ePcp3UvgLyITjrbBiOoUy-nuBa2IPjfgk19__uJ1I4mXk4EbrC7wlkfqRaOn1HOGW525otFzSxZXwU6L4WTmrCIi34VVAUxc7Pw_0CUWNCdo/s320/l-eclipse-07-gmonica.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv5buD-TOdSl4V2x_GEI_0uCFfLex42Y7DPs1aHIGUbK_DT4OZT1B_1ax0H0flWBjW85ZWMZju410iTR98IDVDf6Ykes_ZXAit7kbJQjGxO4i23n7AQ8cndS0-jjb9wdopkYJqgc56QWI/s1600/eclisse+antonioni+18.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="172" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv5buD-TOdSl4V2x_GEI_0uCFfLex42Y7DPs1aHIGUbK_DT4OZT1B_1ax0H0flWBjW85ZWMZju410iTR98IDVDf6Ykes_ZXAit7kbJQjGxO4i23n7AQ8cndS0-jjb9wdopkYJqgc56QWI/s320/eclisse+antonioni+18.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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Vittorio Morellihttp://www.blogger.com/profile/06776496049518208961noreply@blogger.com7