..."Dire la verità,quello che non so,che cerco,che non ho ancora trovato.Solo così mi sento vivo."

martedì 11 febbraio 2014

SE DICO CINEMA...

Non sono solito aderire ad iniziative di questo tipo, ma stavolta non ce l'ho fatta a resistere perché ritengo la proposta di Valentina Orsini di “Criticissimamente”davvero straordinaria. Questo il bando: Ne parliamo tutti i giorni, fracassando le balle a mezzo mondo, non per forza cinefilo. Ci scanniamo, difendiamo i nostri eroi, dando vita a discussioni che...manco Freud. Ma alla fine nessuno ancora ha spiegato un dettaglio, il più complesso forse. 'Sto cinema, ma che sarà mai? Cosa significa. Cosa vi dà. Cosa rappresenta. 
Ed allora eccomi qua, ecco la mia dichiarazione d'amore nei confronti del cinema:


SE DICO CINEMA...
dico EMOZIONE,
sembrerà scontato...
il cinema è immagini, parole, musica, ma non è niente se non riesce a penetrarti dentro.
Quando ci riesce, però, diventa parte di te.

Ed è proprio vero quindi che i grandi film iniziano quando finiscono,
quando esci dalla sala, quando spegni la tv o il pc.

Se dico cinema, penso ad un sacco di cose...
penso al finale di “Otto e mezzo” con quel meraviglioso monologo recitato da Marcello Mastroianni...
e a quella giostra magnifica così simile alla vita, mentre risuonano le note di Nino Rota..
e quelle trombe ti danno la forza di continuare a vivere, ad amare, anche se è tutto “Confusione”...

Se dico cinema,
penso alla colonna sonora di “C'era una volta in America”, al giovane Noodles che dal quel buco nella parete spia l'amata Deborah...mentre lei danza, mentre si spoglia, mentre gli sorride ammiccante sapendo che lui è dall'altra parte...
penso a quel “Sono andato a letto presto”...

Se dico Cinema, penso a quell'umanità fragile dei film di Bergman, a tutti quei personaggi che guardano fissi in camera e come se potessero aprire magicamente il contenitore della propria anima, lasciano andare fuori tutti i propri fantasmi, le proprie debolezze.

Se dico cinema, penso ai silenzi dei film di Antonioni e alla malinconia delle pellicole di Wong Kar Wai... a quegli amori non confessati, lasciati fuggire per poi inseguirli tutta la vita...

penso a Jack Nicholson in “Qualcuno volò sul nido del cuculo” che con la sola forza d'animo riesce a far comparire una partita di baseball sullo schermo spento della televisione.
E penso a Travis Bickle su quel taxi nell'inferno della propria solitudine...e alla roulette russa de “Il cacciatore”.

Se dico cinema, penso alla violenza legata indissolubilmente alla dolcezza dei film di Kim Ki Duk. Oppure al cinema spietato di Lars Von Trier o Simon Staho...
O a quello criptico eppure così affascinante di David Lynch.
Ma penso anche a commedie semplici che però ti fanno guardare nel profondo come “Se mi lasci ti cancello”...
Ai monologhi di American Beauty, allo sguardo severo, sempre uguale, di Clint Eastwood.

Se dico cinema, penso al Bianco e Nero dei grandi film del passato ed all'esplosione di colori di certi film di oggi.

Perché in fin dei conti, fatemelo dire...
non c'è un prototipo di cinema “giusto” o “sbagliato”, non c'è una definizione precisa,
ma soltanto una sconfinata valle di opportunità da cogliere:

Cinema da scoprire, cinema da ricordare, cinema da rivalutare, cinema da difendere, cinema da criticare. Cinema da gustare in sala e cinema da metterci una vita per scaricare un cazzo di file di bassa qualità e poi guardarti il film con sottotitoli stranieri, perché non è possibile farlo in un altro modo.

Se dico cinema penso anche a blog come “Visione Sospesa” o “Emergere del possibile” che provano instancabilmente a riportare in superficie film e registi purtroppo non conosciuti dai più, dimenticati, sottovalutati...
E penso anche a blog come “Il Buio in sala” dove ogni volta che leggo una recensione manca poco piango dalla commozione...

Se dico cinema,
dico SOGNO, dico RABBIA, dico FORZA, dico AZIONE...
ma dico anche LENTEZZA, APATIA, ANGOSCIA, INETTITUDINE, MALINCONIA
e poi ancora UMORISMO, AMORE, LUCE, BUIO, INCUBI, PAURE, SPERANZE, UMANITA'...

E soprattutto, devo essere sincero,
Se dico cinema, dico GRAZIE.

Se dico cinema,si... dico GRAZIE, perché il cinema mi sta salvando.

Vittorio



12 commenti:

  1. Dichiarazione veramente sentita e carica di emozioni, Vittorio, come nel tuo stile d'altronde ;) E onorato della citazione, grazie mille, gentilissimo!

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    1. No, sono io che devo ringraziarti per il grande lavoro che fai sul blog! Grazie a te Vis!!!

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  2. bel post!
    l'ultima immagine però non so se l'assocerei troppo all'idea di salvezza eheh ;)

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    1. hahahhahahahhahah. Lo sapevo Cannibale!! Ed invece, a parte gli scherzi, mi sembra perfetta. La grandezza di quella sequenza sta proprio nell'inscenare una salvezza illusoria e precaria (ma così tragicamente poetica), di fronte ad un destino terribile ed inevitabile... Una delle più belle scene che abbia mai visto!

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  3. Ecco perché apprezzo questo blog. Pur aderendo ad un'inutile catena di sant'Antonio, utile soltanto a farmi tenere il conto dei blog che credo non siano altro che ministeri di Goebbels, sei riuscito a sfornare qualcosa di sentito, sì, ma soprattutto qualcosa di onesto. Complimenti, davvero.

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    1. Guarda, non sai quanto apprezzo che tu sia riuscito ad apprezzare questo post... pur sapendo cosa pensi di queste catene e soprattutto cosa pensi del cinema. So che hai una visione più radicale e meno "pacifica" della mia...ma sono contento tu sia riuscito a capire ed apprezzare questo intervento. Grazie!!

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Non è affatto scontato dire che il cinema è emozione, anche se poi c'è che si emoziona per "Justin Bieber's Believe" (ma d'altra parte, come giustamente dici, il cinema è anche una valle di opportunità).
    Complimenti per l'ottimo post e per la grandiosa carrellata di emozioni. Tanta roba.

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    1. Grazie mille! Ci tenevo a scrivere qualcosa del genere da diverso tempo ed ho colto la palla al balzo! ;-) Riguardo all'emozionarsi di fronte al film di Bieber, beh...c'è chi quelle opportunità se le gioca proprio male! Ma chi siamo in fondo per giudicare?! Magari loro vivono anche più contenti di noi... Grazie per essere passato da queste parti

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  6. Ahahahhahahahhahah. Lo sapevo Cannibale!! Ed invece, a parte gli scherzi, mi sembra perfetta. La grandezza di quella sequenza sta proprio nell'inscenare una salvezza illusoria e precaria (ma così tragicamente poetica), di fronte ad un destino terribile ed inevitabile... Una delle più belle scene che abbia mai visto!

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  7. Grazie mille Vittorio, un contributo sentito e pieno di emozioni. P.S. in effetti il Cannibal non ha tutti i torti eh? XD
    Grazie ancora! ;-)

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  8. Pezzo bellissimo Vittorio e grandissimo onore quelli che hai scritto su di me.
    Me l'ero persa st'iniziativa, questa sì davvero bella, altro che premi. Ormai mi sembra tardi per rimediare e partecipare...
    Mi sono ritrovato in molte frasi ma questo come non mai è un post che deve e vuole essere personale.
    A presto.

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