“Mud”, ultimo
lavoro del regista trentacinquenne Jeff Nichols, che con il
precedente “Take Shelter” era riuscito a strappare gli elogi sia
del pubblico che della critica, è l'ennesima dimostrazione, se mai
ce ne fosse bisogno, che basta veramente poco per fare un bel film
film, capace di arrivare al cuore di un vasto pubblico. La trama
semplice e la regia essenziale, infatti, non tolgono certo punti ad
una pellicola capace di coinvolgere e trasmettere molte emozioni. Ben
lontano dalla pretenziosità di certo cinema d'autore, questo “Mud”
è un film che con la sua semplicità, riesce ad essere estremamente
intenso e non è certo poco, specialmente in questi ultimi tempi.
Come avete potuto intuire in questi primi mesi di vita del blog,
tendo a preferire film di tutt'altro stampo, eppure mi rimane
difficile parlar male di una pellicola del genere. Di sicuro non ve
la indicherò, come è stato fatto in altri blog, come uno dei
possibili migliori film dell'anno, in quanto innegabilmente distante
anni luce dal tipo di cinema e di storie che preferisco. Però, allo
stesso tempo, è difficile esimersi dal consigliarlo.
Come sono solito
fare, ne parlerò partendo dalle emozioni che mi ha lasciato. Ecco, a
livello di sensazione a termine della visione, mi ha un po' ricordato
ciò che provai quando vidi diversi mesi fa ormai, “Noi siamo
infinito”. Sono convinto che chi ha apprezzato il film di Stephen
Chbosky, sicuramente non rimarrà deluso da questa pellicola. Anche
questo, infatti, proprio come “Noi Siamo Infinito” è una bella
storia di amicizia, di amore, di sogni, di aspettative, ma anche di
disillusione, che si configura come un classico “film di
formazione”, in cui è messa in primo piano la crescita del
protagonista Ellis, quattordicenne alle prese con le prime difficoltà
della vita: il trasloco obbligato, l'imminente divorzio dei genitori,
le prime delusioni amorose, qualche scazzottata. Fin qui sarebbe la
stessa storia, vista e rivista, se non fosse per la presenza
dell'altro protagonista, il misterioso “Mud”, interpretato alla
grande da uno straordinario Matthew McConaughey che si sta
confermando come uno degli attori maggiormente in crescita
nell'ultimo periodo.
E'
proprio lui, il personaggio che da il nome alla pellicola, a conferire spessore a tutto il film. Ma chi è questo “Mud”? Lo scopriamo
piano piano andando avanti con la narrazione. All'inizio del film è
soltanto un uomo senza una precisa identità che i due ragazzini,
Ellis e Neckbone, incontrano su di un isola in mezzo al fiume
Mississipi. Uno strano tipo che vive su di una barca rimasta
incastrata tra i rami di un albero a seguito di un alluvione. Per
Neckbone è solo un barbone, un uomo pericoloso, per Ellis, invece,
diventa subito un amico... Di quelli a cui sin dall'inizio dai il
massimo della fiducia, senza porti troppe domande. Di sicuro è molto
ingenuo Ellis, perché non sa con chi ha a che fare, ma la sua
ingenuità nell'offrirsi subito di aiutare il misterioso Mud è uno
degli elementi migliori del film.
Mud
racconta ai ragazzini che sta cercando di rimettere in mare quella
barca, per fuggire con la donna che ama. In realtà è in fuga dalla
legge: ha ucciso un uomo, proprio per quella donna ed ora lo stanno
cercando sia la polizia per arrestarlo, sia i familiari della vittima
per vendicarsi...
Il
bello, però, è che anche quando scoprono la verità i due ragazzini
non si tirano indietro. Specialmente Ellis, continua a credere nella
prima versione della storia e lo fa perché crede nell'amore, l'amore
ideale, salvo poi doversi scontrare con la realtà dei fatti e capire
che la vera essenza dell'amore, è quella di un sentimento
sopravvalutato, corrotto, effimero, ma dovrà scontrarcisi piano
piano, restare ferito... cadere nel fango.
In
mezzo a tutto ciò il “bugiardo” Mud, sempre sporco, con quella
sua unica camicetta bianca sgualcita, la pistola infilata nei
pantaloni, i serpenti tatuati sull'avambraccio, e i chiodi a forma di
croce sulla suola degli stivali in pelle portafortuna, diventa
paradossalmente per i due amici una sorta di maestro di vita. Altro
elemento spettacolare, nella sua contraddittorietà. Due ragazzini
sulla via della maturazione e della crescita personale, "istruiti" da
un uomo che in realtà, quella maturità non l'ha mai raggiunta,
restando sempre un ragazzino, uno spirito libero, selvaggio, ingenuo
anche lui, persino testardo. Un sognatore ad occhi aperti che, però,
come nella celebre canzone dei Pink Floyd non ha sentito lo sparo di
partenza ed è sempre lì fermo mentre gli altri hanno già
cominciato a correre. Uno che insegue il sole e quello tramonta e poi
risorge dietro di lui. Eppure malgrado questo, tutto funziona,
risultando estremamente credibile ed emozionando ad ogni scena in cui
i tre sono insieme. Poco importa se Mud sia o no un bugiardo, un
criminale che nel libro di istruzioni della vita non ci ha mai capito
niente. Quel che conta è ciò che Mud significa per Ellis... ciò
che ha fatto, magari senza nemmeno volerlo, per lui.
E'
bello vedere come un film che ti mostra tanta amarezza (anche grazie
ai paesaggi desolati, poveri e sporchi del profondo sud degli Stati
Uniti), quell'amarezza propria delle vite ai margini della società,
l'amarezza di un uomo solo, un fallito che continua ingenuamente ad
essere sognatore, l'amarezza di dei ragazzini lasciati a se stessi,
riesca invece nel complesso a lasciarti in bocca un sapore dolce,
piacevole.
Qualche
metafora qua e là: il fiume, il fango, la ruggine, il morso dei
serpenti (stesso destino toccato a Mud prima ed Ellis poi), le perle
che bisogna andare a cercare sul fondo del mare... eppure “Mud”
non è essenzialmente un film poetico, è un film sincero,
realistico. Tutto qua: solo la dura vita ed una bella storia, quella
di persone semplici, come tante, alle prese con le loro debolezze.
Bellissimo il finale, senza una risoluzione precisa, ben distante dai
“lieti fini” a cui siamo abituati. Non c'è una morale, solo un
bel film, magari non perfetto, magari non il migliore dell'anno, ma
pur sempre un gran bel film. Forse avrebbe potuto avere le
potenzialità per essere davvero straordinario, se solo avesse osato
di più, se fosse stato un po' più coraggioso e spietato, ma
personalmente...a questo giro, mi può bastare anche così. Io ve lo
consiglio, fate voi.
Menzione
particolare per l'interpretazione di tutti gli attori, non solo del
già elogiato McConaughey, ma anche dei due ragazzini, capaci, malgrado la giovanissima età, di recitare soltanto con gli sguardi
come sanno fare i grandi attori.
*
data di uscita italiana: 5 dicembre.
Voto:
7,5
Noto che ultimamente McConaughey si sta davvero distinguendo, dopo anni bui passati a far commediette romantiche. Questo me lo voglio proprio vedere!
RispondiEliminaSi si recuperalo Ribelle!!! Mi sa che possa piacerti!
EliminaCredo uno dei film migliori visti quest'anno.
RispondiEliminaMa sei proprio sicuro che esca questa settimana?
No Poison, assolutamente!! Mi sa di aver scritto una cazzata...così avevo trovato, ma devono averla posticipata! di più non ti saprei dire...;-)
Eliminame lo segno!
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