“Non sono andato al lavoro stamani, ho preso un treno per Montauk, non so perché”
Ecco, fidatevi e diffidate
come la peste dal titolo italiano. Il titolo inglese è tratto invece
da questi versi di Alexander Pope:
"How
happy is the blameless vestal's lot!
The
world forgetting, by the world forgot.
Eternal
sunshine of the spotless mind!
Each
pray'r accepted, and each wish resign'd."
"Com'è
felice il destino dell'incolpevole vestale!
Dimentica
del mondo, dal mondo dimenticata.
Infinita
letizia della mente candida!
Accettata
ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio."
“Infinita letizia della mente candida”, priva di ricordi. E' infatti un film proprio sull'importanza dei ricordi, positivi o negativi che siano. E' un film che ci dice, con i suoi tratti poetici ed onirici, che nella vita non bisogna cancellare assolutamente niente. Che ogni esperienza fa parte di noi, ci costruisce. E che i rapporti amorosi non possono essere perfetti, ma quando c'è amore non c'è marchingegno che tenga che lo possa in qualche modo deturpare.
La trama è apparentemente
complessa e si sviluppa attorno all'invenzione da parte di una
fantomatica clinica / società medica americana di un metodo per
rimuovere i ricordi dalla mente delle persone. A questa “cura” si
sottopongono la bizzarra e vivace Clementine
Kruczynsky (interpretata da una splendida e come al solito bravissima
Kate Winslet, qui con dei capelli coloratissimi che mi fanno
impazzirre) e Joel Barish (Jim Carrey) per dimenticare la loro storia
d'amore, arrivata ormai al capolinea. Non è mia intenzione stare a
snocciolare la trama in tutta la sua complessità (fatta di due
storie parallele e flashback, senza linearità temporale. Più
difficile a raccontarla che a seguirla durante la visione). Sta di
fatto che per un motivo che scoprirete, il film inizia con Joel che
invece di recarsi al lavoro decide quasi impulsivamente di scendere
dal treno e recarsi invece a Montauk (“Non sono andato al lavoro
stamani, ho preso un treno per Montauk, non so perché”), cittadina
di mare dove incontra nuovamente Clementine. Ovviamente i due sono
ancora una volta attratti l'uno dall'altra e si innamorano di nuovo.
Si torna quindi indietro nel tempo alla sera in cui Joel si è
sottoposto al trattamento per cancellare la memoria e da lì in poi
si dipana il film, con simpatiche situazioni in cui sono protagoniste
anche Kirsten Dunst ed Elijah Wood, con quel mix eccezionale tra
ironia e malinconia, e soprattutto con una leggerezza fantastica (in
contrasto con la complessità della trama, grazie alla maestria della
premiata ditta Gondry-Kaufman)...
La
sequenza in cui Joel e Clementine si distendono sul lago ghiacciato
per guardare insieme le stelle è di una poeticità da far venire i
brividi. Al termine della storia, il finale agrodolce, che non da
certezze, non chiude nessuna porta e non ne apre di nuove, ma lascia
tantissimi spunti di riflessione e quel sapore dolce in bocca, tanta
voglia di amarsi per quello che siamo, con i nostri difetti. E'
l'epigolo perfetto per quella che è davvero una bella perla da
riscoprire... ;-)
Bellissima recensione Vittorio!
RispondiEliminaSì, anche per me è la più bella commedia romantica moderna.
L'unica che gli si può avvicinare, e che ho visto da pochissimo, è Ruby Sparks.
Pensa che nel mio blog in 400 recensioni ci sono 4 commedie...
Ci leggiamo a presto vicendevolmente su Sorrentino e Melancholia, ora sono di fretta!
( togli il verifica parole )
Dico solo che è fra i miei 10 film preferiti di sempre U.U
RispondiEliminaPenso lo sia anche tra i miei!! nel suo genere non ha eguali!!
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